Mike's pov
Mancavano poche ore all'arrivo di Will. E Undici.
Mancavano poche ore e avrei riabbracciato il mio migliore amico. E la mia ragazza.
Ero così felice che finalmente quel giorno fosse arrivato.
Non avevo mai passato tutto quel tempo senza di loro dopo che erano entrati nella mia vita: mi ero completamente trovato scombussolato da quella partenza, mentre tutto gli altri sembravano essere andati avanti tranquillamente.
Non vedevo l'ora di riaverli tra le mie braccia.
Mi guardai intorno: era tutto perfetto.
Un festone con delle lettere cubitali diceva: "WELCOME HOME, WILL AND EL"
Sotto di esso c'era un tavolo con bibite e patatine. La musica alleggiava nella stanza a basso volume.
In onore di Will avevamo messo "Should I stay or should I'll go" dei The Clash e in onore di Undici la canzone che stavamo ascoltando durante il nostro primo bacio, al ballo scolastico.
Non ne ricordavo il titolo, ma non aveva importanza.
Erano tutti lì, i miei amici.
Lucas e Erika, che come al solito stavano litigando, e i loro genitori.
Max era da sola, probabilmente stava pensando che ci sarebbe potuto essere suo fratello.
Era cambiata da quando Billy se n'era andato e sicuramente la partenza di Undici non l'aveva aiutata a superare meglio quella perdita.
Poi c'era Dustin insieme alla madre e al suo gatto.
E poi c'era la mia famiglia, i Wheeler: io, Holly, Nancy e i miei genitori.
Mi guardavo intorno, preoccupato ma così dannatamente felice.
Avrei riabbracciato Will: mi sembrava passata una vita intera.
Will's pov
Non volevo tornare a casa.
Ero contento di rivedere i miei amici, ovvio, ma stavo cercando di dimenticare il mio amore per Mike.
Mi ero fidanzato con un ragazzo più grande di me: mi piaceva davvero stare con lui.
Era carino, simpatico, intelligente, furbo... e identico a Mike per l'aspetto.
Ero ridicolo, seriamente, ma non potevo farne a meno.
«Will! Facciamo tardi!»
«Sì, sì arrivo.» diedi un bacio a stampo al mio fidanzato e poggiai la testa nell'incavo del suo collo.
«Ti amo.» Non mi sentii di dire lo stesso, dato che purtroppo non era così, ma gli sorrisi riconoscente.
Era dolcissimo e gli volevo un mondo di bene, stavo benissimo con lui... ma solo come amico, magari migliore amico.
Non avrei mai potuto amarlo, dato che non facevo altro che paragonarlo a Mike.
Ero davvero un caso perso e un po' mi sentivo anche in colpa.
Mi salutò con un cenno della testa e uscì dalla finestra della mia camera.
Ovviamente la mia famiglia non sapeva della mia sessualità: non mi sentivo pronto a dire a mia madre e mio fratello che mi piacevano i ragazzi.
Avevo affrontato abbastanza burrasche nelle loro vite per il momento, non me la sentivo proprio di lanciare anche quest'altra bomba.
Scesi le scale e raggiunsi mio fratello in macchina, sedendomi sui sedili posteriori dell'auto.
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Sottosopra||byler
Fiksi PenggemarFan fiction Byler. Non tutti gli avvenimenti e i personaggi rispecchiano quelli della serie tv Se shippate la Mileven non leggete, la smonto. Detto questo, buona lettura💕