Questa sera l'aria è tiepida e, complice anche la festa paesana, in giro c'è molta gente, tra turisti e gente del posto, non riusciamo a stare tutti vicini quindi decidiamo un punto di ritrovo, in piazza dove c'è il palco con un gruppo che suona, in caso ci si dovesse perdere di vista.
Sono la prima ad arrivare in piazza e, poco dopo, ecco anche Cesare.
C: "Tieni, come l'ho visto ho pensato a te" dice porgendomi un piccolo sacchetto di carta colorata.
Io: "Cesi, grazie, non dovevi. Che cos'è?"
C: "Aprilo e guarda"
Apro il sacchettino e ne estraggo il contenuto. E' un braccialetto di cordoncino di un giallo intenso, il mio colore preferito, con un ciondolino a forma di cuore. Non è niente di che, ma per me è come se mi avesse regalato un braccialetto di diamanti.
Io: "Grazieeee, è meraviglioso!!!"
Gli butto le braccia al collo e mi viene naturale dargli un bacio ma sbaglio le misure e le nostre labbra si toccano leggermente. Fingo che non sia successo nulla, è troppo imbarazzante.
Io: "Mi aiuti a metterlo?"
C: "C-certo"
Intanto arrivano gli altri.
Io: "Guardate cosa mi ha regalato Cesare!" dico mostrando il braccio. Sembro una bambina il giorno di Natale.
T: "Che bel braccialetto!"
D: "Che bel pensiero."
N: "E bravo Cesi, hai fatto felice mia sorella. Guarda che sorriso che ha!"
T: "Ehi, ma sto gruppo è proprio bravo. Balliamo?"
Ci buttiamo tutti in pista e la serata passa via velocemente.
N: "Ragazzi, mi è venuta sete e anche un po' di fame. Prendiamo qualcosa?"
Annuiamo e ci dirigiamo verso gli stand.
N: "Crepes alla Nutella e birra per tutti?"
Io: "Ci sto, andate voi, io vado ad occupare il tavolo laggiù prima che lo prenda qualcuno"
D: "Prendetele anche per me, io vado con lei:"
Arriviamo al tavolo e ci sediamo, appoggio le braccia sul tavolo e mi metto a giocherellare con il braccialetto che mi ha appena regalato Cesare.
D: "Ti piace vero?"
Io: "Certo che mi piace, è bellissimo! Adoro il giallo"
D: "Non il braccialetto! Cesare!"
Arrossisco. Alla fine l'ha capito!
Vorrei negare per sviarlo ma non posso perché sono arrivati gli altri.
T: "Tieni Niki" dice porgendomi la crepes.
C: "E qui c'è la birra, scura come piace a te"
Io: "Grazie ragazzi".
N: "Mhhhh, ma questa crepes è cremosa e avvolgente!!"
Scoppiamo tutti a ridere.
A mezzanotte ci sono i fuochi d'artificio, c'è tanta gente e siamo tutti un po' compressi gli uni contro gli altri. Ad un certo punto sento delle mani da dietro cingermi la vita, mi irrigidisco e mi giro per vedere chi sia. Fortunatamente è Cesare, gli sorrido e torno a guardare i fuochi, lui mi stringe un po' di più a sé. Con la schiena contro il suo petto lo sento respirare, intreccio le mie dita alle sue e lo tengo stretto. Mi bacia sulla guancia, è una sensazione fantastica. Avrei voluto che durasse un'eternità.
Torniamo a casa e facciamo nottata, a mio fratello è presa voglia di giocare a Risiko.
Sono le 3 passate quando finalmente andiamo a letto, domani si torna a casa.
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La partita che mi ha cambiato la vita (Cesare Cantelli)
FanfictionQuando i sogni di bambina diventano realtà La storia è frutto di immaginazione e non sono episodi realmente accaduti.