10.

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Camminavano in silenzio da qualche minuto ormai, imperterriti, mentre il miscuglio dei vari cinguettii, rallegrava la distesa verde, che ai loro occhi sembrava immensa.

Le foglie si muovevano sinuose, in una danza senza fine, mentre il vento scompigliava ancora una volta le fronde verdi dei grandi alberi secolari, e come pioggia, qualche fiore cadeva da essi, pitturando di un colore vivace il terreno tenue.

La guida gli aveva lasciati in modo freddo, dicendo più volte che, se volevano entrare nel vero spirito della natura, avrebbero dovuto senza il suo aiuto, addentrarsi nel bosco, e cercare un rifugio comodo per tutti loro. L'unica cosa che fece, fu indicargli il sentiero spericolato, che gli avrebbe guidati fino al posto desiderato, per poi finire il suo discorso con le regole che si dovrebbero rispettare in un degno campeggio.

" «Qui non si buttano rifiuti per terra. Ci sono appositi bidoni, e sono differenziati per categoria. Non si urla, potete far spaventare i volateli. Non si fuma e tanto meno si buttano le sigarette a terra dato che possono provocare seri danni. Non dovete fare i falò sull'erba, ma bensì in un terriccio umido. Non si usa il telefono dato che non ce rete e wifi. Non bevete alcolici, non buttate la bottiglia di vetro per terra e non avvicinare l'alcool al fuoco. Non utilizzate il flash per eventuali foto, potete accecare gli animali. E non mangiate cicche per poi buttarle a terra. I volateli le scambiano per pane, e mangiandole soffocano, per poi morire.» I ragazzi sbuffavano mentre annuivano seppur contrari ad alcune regole.

Erano arrivati ad un vecchio capannone ben dieci minuti prima, e la guardia boschiva aveva iniziato sin da subito ad elencare regole su regole, che tanto, avrebbero trasgredito.

«C'è solo un bagno chimico e il coprifuoco è alle 23.00 tutto chiaro?» L'uomo sulla cinquantina li ammirava in modo serio, mentre con una mano si aggiustava la divisa verde, sbiadita.

Il gruppo si ritrovò ad annuire, lanciandosi occhiatine compiaciute a vicenda.

«Bene, ora seguitemi. Dovete sapere che Lee Valley è un'ambiente pieno di flora e fauna di diverso tipo. Non spaventati se troverete insetti strani e non urlate.» Continuò la guardia mentre giungeva da capo fila per il gruppo di adolescenti, incamminandosi lungo la stradina stretta di terriccio umido.

«Abbiamo un lago artificiale, composto dalla falda acquifera, e quindi potete fare un giro in barca.» Si addentrò un poco lunga la stradina, dove dava inizio al grande bosco, mentre spiegava in maniera fredda che non gli avrebbe accompagnati, spiegando solo i vari sentieri da prendere. I ragazzi ascoltavano attenti, bisbigliando tra loro. "

«Avete portato le bussole vero?» Niall sembrò in panico, mentre rompeva il silenzio che si era creato in quel bosco.

Jade sospirò, e annuì tacita, riprendendo a camminare, lasciando che la quiete avvolgesse quel posto.

Lassù era ancora azzurro, anche se a ovest si addensavano le nuvole.

Forse era più che probabile che venisse a piovere, ma nessuno ebbe il coraggio di dar nota a quel fenomeno.

La camminata era piuttosto nauseante e mancava ancora tanto al punto prediletto.

Provarono a guardarsi intorno magari avrebbero notato qualche animale regale che gli avrebbe distratti.

Un cervo, un procione o magari un piccolo scoiattolo. Ma niente di tutto ciò canzonò il loro cammino.

Dio non aveva mandato altro che un pugno di zanzare esploratrici che senza dubbio avrebbero presto riferito al loro sciame, che c'era carne fresca in arrivo.

Avevano oltrepassato un cartello con la scritta "NO. CONWAY STATION 5,5 MILES."

C'era pure una capannina con dentro una pompa e un cartello con su scritto " ACQUA POTABILE. SI PREGA LASCIARE PIENA BROCCA DI CARICAMENTO", almeno non sarebbero morti disidratati.

The Butler. || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora