17.

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Ricordate di andare a leggere le mie nuove storie.

Louis si svegliò irritato, dalla forte luce solare che da minuti incorniciava il suo volto, rendendolo bollente.

Sospirò, e si maledì per non aver chiuso le tende ieri ma insomma, era impegnato a fare altro.

Sbattè le palpebre un paio di volte, accorgendosi fin da subito del peso sul suo petto. Sorrise, e si, poteva vivere così per sempre, pensò

Il suo Harry era accovacciato come sempre, su di lui. Le palpebre chiuse, le lunghe ciglia che delineavano varie ombre sui suoi zigomi, ed infine le labbra socchiuse, che Louis avrebbe baciato in eterno.

Voltò la testa verso sinistra, scrutando con attenzione il tardo orario. Era quasi mezzo giorno e il minore non si era ancora svegliato.

Così Louis prese ad accarezzarlo, scuotendolo appena, mormorando poi un sacco di "Haz svegliati" nel suo orecchio.

Solo dopo svariati minuti il piccolo diede segno di vita. Iniziò a muoversi cautamente sul petto caldo e accogliente del maggiore, stringendolo maggiormente, mentre i capelli soffici e puliti del riccio, solleticavano il torso nudo del maggiore, facendogli soffocare una risata.

Harry allargò un sorriso, meravigliato e incredulo della piega che aveva preso la loro storia. Erano così attratti l'uno dall'altro, che, ogni giorno sembravano conigli in procinto di accoppiarsi e cavoli, si conoscevano solamente da circa due mesi.

Sospirò, sbadigliando in modo gutturale, ricordando poi di essere nudo, steso sopra il corpo del suo amato.

Avvampando, abbozzò un sorriso, seguito da un «Sei così caldo, Louis. Mi piace» che lasciò eccitare un poco il maggiore.

Cazzo.

Un Harry mattutino, fino ad ora,  gli faceva ancora uno strano effetto.

Sbiascicava le parole in modo lento, con la voce ancora impastata con quel tono roco, più del normale, che faceva perdere la testa a Louis, decisamente.

«Grazie?» sussurrò, soffiando l'aria sull'ammasso di capelli adagiato su di lui, provocando un brivido al corpo del piccolo, che chiuse ancora le iridi, godendosi il momento.

«Oh si Louis era proprio un complimento.» mosse le labbra contro la pelle liscia del maggiore, facendolo irrigidire qualche attimo.

«E io trovo questo tuo tono di voce sexy.» Sussurrò provocatorio Louis, facendo ghignare sommessamente il piccolo, che non si degnava di cambiare posizione.

«Quindi sono sexy?» chiese, alzando di poco la testa, lasciando che Louis godesse di quelle iridi, ancora assonnate.

«Decisamente.» concluse, accarezzandogli i capelli.

«Come ti senti?» continuò poi, scendendo a toccare con le dita le goti del riccio.

«Sto bene, ma un po' indolenzito se sai cosa intendo.» e Louis boccheggiò, chiedendosi profondamente che fine abbia fatto il Harry tenero e timido della sera precedente; non che non gli piacesse la sua parte provocatoria, anzi la venerava, ma ancora non capiva come facesse a cambiare personalità così in fretta.

«Si, ho capito perfettamente. Ma non credo ti sia dispiaciuto, e se ora sei addolenzito, è per una buona causa.» sussurrò provocatorio, baciando poi la sua cute.

«Senza dubbio. Concordo appieno» mormorò Harry beffardamente, baciando un lembo di pelle, dolcemente.

E no, Louis non volevo avere un alzabandiera mattutino.

The Butler. || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora