|| Due settimane dopo. ||
Ormai era un tabù; una di quelle abitudini a cui non riesci ad abituarti.
Louis, si svegliava con il cuore martellante, il respiro affannato, e i brividi a percuotere il suo corpo sudato.
Tutto questo accadeva solo per un unico e semplice motivo.
Louis si alzava ogni giorno, da due settimane a questa parte, accanto a Harry,
ed era incredibile di come le cose stessero cambiando in così poco tempo.
Mai, si era abituato nel vedere ogni mattina il minore che, con un lieve sorriso, dormiva beatamente, coccolato sul suo petto.
Ogni volta sembrava la prima; il suo cuore palpitava in modo furioso, e non si capacitava che, il piccolo dormiente accanto a lui, fosse il suo ragazzo.
Suo ragazzo. Al solo pensiero di quelle due parole, riusciva a far spuntare un sorriso compiaciuto, sul suo volto.
La richiesta di dormire assieme, era arrivata da Harry, e solo a quel ricordo, Louis sorrise ampiamente.
" Erano tornati dal campeggio a notte fonda.
Le strade erano già deserte, e solo il lieve canto di un grillo solitario, alleviava l'aria gelida della notte.
Louis sorrise, sentendo nuovamente il mugugno infastidito del piccolo, che con un broncio, avvertiva ancora una volta, quanto fosse stanco e necessito di riposo.
Quando arrivarono alla porta d'ingresso, Harry emise un sospiro di sollievo, e saltellando un poco, si fece trascinare all'interno della struttura, per poi salutare in modo giovale le due cameriere, che sorrisero all'entrata dei due ragazzi, mano nella mano.
«Portami di sopra Lou. Sono così stanco.» Sussurrò lievemente, sfociando le ultime parole in uno sbadiglio rumoroso, per poi portarsi le mani agli occhi nel tento di strofinarli.
A Louis mancò il fiato.
Quella visione era assolutamente adorabile.
E come sempre, fecero fatica a salire le scale, dato che il piccolo rosso in viso dalla vergogna, poggiava male i piedi, trovandosi così a cadere.
La stanza era buia, così il maggiore accese la luce fioca e calda dell'abat-joure, poggiando cautamente, il corpo stanco del minore sul letto.
Harry chiuse gli occhi, e sospirando si ritrovò a chiamare la voce di Louis, volendo avere la sua dose di baci notturni.
«Mi dai un bacio?» Chiese poco dopo, sentendo il letto piegarsi accanto a lui.
La risata forte e calorosa di Louis, fece arrossire maggiormente il minore, che sbuffando, mise il broncio.
«Hai bisogno di un bacio della buonanotte?» lo provocò, facendo avvampare in imbarazzo il riccio, che si tirò le coperte di seta bianco sulle gambe longinee.
«Voglio sentire le tue labbra sulle mie. Le cose sono diverse.» Louis schiuse le labbra a quell'improvvisa sicurezza nella voce di Harry.
Nessuno osò parlare.
Cadde il silenzio, fatto solo di sospiri pazienti del minore, e labbra socchiuse di Louis, che cercava di dare qualche risposta, ancora esterrefatto.
Solo dopo uno sbuffo rumoroso, Louis si ritrovò sdraiato accanto al corpo fragile del piccolo, pronto a donargli quel bacio desiderato da entrambi.
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The Butler. || Larry Stylinson.
FanfictionLouis trova lavoro come maggiordomo personale per un non vedente. Harry Styles, questo è il suo nome. ________________ "Lo guardò negli occhi profondamente, sfoggiando quel sorriso che solo gli dei possedevano. E fu in quel momento che capì, che ma...