Capitolo 20

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Chanel's Pov:

Nelle ultime settimane avevo capito che le lacrime, sono parole che il cuore non può esprimere

Tante cose "brutte" erano successe in quest'ultimo periodo.

Perché da quella stupida, inutile e confusionaria battaglia le cose non erano migliorate, anzi...

Mio padre tornò a casa morente.
E lì, ammetto che, mi sentii mancare.

Mio zio perse l'uso delle gambe, ma mio padre si affrettò ad aiutarlo.

Gli altri finirono in una qualche prigione di sicurezza, mentre Steve era riuscito a scappare.

Questa battaglia, questa guerra civile uccise dentro.
Portò a tutti quanti via qualcosa, da dentro.

Non saremmo mai stati più gli stessi, i tempi d'oro erano finiti, continuavo a pensare.

Stavo male, tanto.
Mi sentivo privata di un mio diritto, ma loro non erano un semplice diritto.
Però continuavo a fare finta che tutto andasse bene, tipico.

Due settimane dopo che mio padre tornò a casa, da me, da zio rod, stavo per esplodere.
Con una scusa uscii dal complesso, che mi faceva troppo pensare.

Andai dalla persona che mi aveva fottuta con uno sguardo.

Banale farlo? Direi cavoli.

E in quel martedì di pioggia, giravo per le strade del Queens, verso le quattro di pomeriggio.

Avevo il cappuccio alzato, camminando a testa bassa con la musica nelle orecchie.

Senza neanche pensare mi ritrovai alla "Midtown Science High School".

Quando entrai mi tolsi il cappuccio, sistemandomi la gonna dalle tonalità azzurre.

Camminai nei corridoi vuoti, continuando a non voler ammettere perché mi trovavo lì.

Una ragazza mi guardò per poi dire: "Sei anche tu uno strano studente estero?"

Simpatica.

"In realtà sto cercando una persona...sai com'è" risposi, "Si okay...beh chi cerchi?" Domandò, masticando avidamente la sua cicca.

"Io...Peter Parker" profilai, con non so quale coraggio.
"Ti va bene che sta in quel club per gente molto sveglia dove si divertono a fare domande altrettanto intelligenti...Comunque sta nell'aula dove fanno anche teatro" informò con un aria sempre più annoiata.

"E dov'è?" Chiesi, "Infondo al corridoio a destra...Ma davvero nella tua scuola puoi andare in giro con quella gonna? Vabbè io vado, addio" disse per poi voltarsi.

Che dire...incontro ravvicinato con uno studente medio americano selvatico.

Arrivai davanti alla porta e lì lo vidi.

Seduto sopra al palco, affiancato da altri.

Sinceramente mi sembrava stupido bussare, quindi decisi di entrare come se niente fosse, anche se il mio cuore aveva preso a battere più veloce.

Entrai e fui subito notata.

"Chanel Stark?" Dissero tutti, quasi in coro.
"Io...ehm...assisto...si" affermai, per poi avvicinarmi di più al gruppo.

Mi sedetti al tavolo, quello sotto al palco, lo stesso dove era seduto un professore.

Erano ancora tutti sufficientemente basiti.

"Continuate, io non parlerò" informai.

Dopo qualche altro secondo di silenzio ripresero a fare le loro domande.

Peter mi fissava incredulo, mentre quello seduto al tavolo affianco sembrava più un maniaco.

Almeno mi stavo distraendo, mi ricordai.

"Ehm buon pomeriggio signorina Stark...per quando mi faccia molto piacere averla qui, solitamente non accettiamo gli spettatori durante le prove..." parlò il professore.

Io semplicemente lo guardai con uno dei miei sguardi, che lui disse: "Ma può rimanere!"

Non che fossi Gesù o Beyoncé, ma facevo effetto.

Finiti questi allenamenti, aspettai Peter.

Lo presi per mano, davanti a tutta la sala, portandolo via con me.

Lo trascinai in un angolo più appartato, per poi abbracciarlo forte, proprio come avevo bisogno, iniziando a singhiozzare.

Mi sembrava di avere 10 anni, o meno.

"C-Chanel cosa succede?" Domandò, iniziando a ricambiare l'abbraccio, "va tutto male Peter...sono tutti divisi" ammisi.

Mi strinse forte, mentre la mia testa affondava nel suo petto.

"Le cose andranno meglio" disse per poi prendermi il viso con entrambe le mani.

Per quanto Peter non fosse tutto questo armadio, rimaneva comunque più alto di me, che dal mio metro e sessantatré appariva alto.

I nostri occhi si scontravano, mi sembrò di vedere i suoi brillare, mentre sentivo i miei bruciare per le lacrime.

Lui aspettava che io dicessi di sì.

Che cosa ho da perdere?

Spostai le mie mani dietro al suo collo, iniziando a farlo avvicinare.

Appena fummo abbastanza vicini, lo vidi chiudere gli occhi e le nostre labbra si scontrarono.

Ero pervasa da brividi di piacere, non volevamo fermarci.

Ma essendo che siamo esseri umani, alla fine, ci dovemmo staccare per riprendere fiato.

"P-perchè lo hai fatto?" Chiese intimorito, "Perché mi piaci e anche molto, quindi se avevi intenzione di sparire di nuovo, sappi che non puoi" ammisi.

"A-anche tu mi piaci e mi dispiace di essere sparito, ma pensavo fosse la cosa giusta" disse, "da oggi potremo discutere tutte le volte che vuoi su cosa è giusto e cosa no" affermai, per poi far riscontrare le nostre labbra in un piccolo, tenero bacio.

Usciti dalla scuola, andammo in una caffetteria e lui mi raccontò tutta una storia di spacciatori di armi aliene che aveva messo fuori gioco.

"Io credo che ci potremmo definire fidanzati" proposi, mentre eravamo per strada verso casa sua, mano nella mano.

"Si p-potrebbe fare sì" rispose sorridendo, con la sua faccia paonazza.

Arrivato al suo condominio ci salutammo e io chiamai Happy per farmi venire a prendere.

"Stranamente per l'andata fai sempre la persona indipendente, per poi farti venire a prendere tutte le volte al ritorno da me" mi rimproverò Happy, una volta salita in auto.

"Buonasera anche a te" dissi solamente, "tuo padre era preoccupato, non rispondevi" informò.

"Avevo bisogno di staccare, ero in giro per me, non avevo voglia di rispondere" risposi, "Si okay ma è importante informare tuo padre di ciò che fai" ribadì, per poi partire finalmente con l'auto.

Sinceramente non mi interessava, volevo bene a tutti, ma sapevo di doverne volere di più a me stessa.

Author's note:
Sono sparita per tanto, troppo, ma ho realizzato di non essere chissà cosa a scrivere (non che mi ritenessi brava prima ma btw).

Pubblico questo capitolo per dirvi soprattutto che lascio wattpad per un po'.

Amo questa app ma non trovo perché rimanere.
Forse ritornerò.
Comunque vada vi voglio bene :))

Spero di mandare avanti questa storia...intanto continuate voi con la vostra fantasia...e se avete voglia scrivere pure le vostre fantasie here.

Xoxo fresh muffin❤️

Kid in love || Peter Parker #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora