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III

Le settimane passano inesorabili eppure non sono state trovate prove del mio aggressore. Come se non fosse mai successo, eppure i segni sulla mia pelle dicono il contrario.

Giuliano e Sandro stanno ribaltando la città pur di trovare qualcosa, e secondo mio fratello è stato qualcosa di studiato e organizzato da qualche nemico, e non da un semplice popolano che aveva bisogno di denaro.

Tutto riconduceva ai Pazzi, ma come dimostrarlo?

Ero uscita poche volte durante tutto questo tempo e non ero mai da sola, ma sempre accompagnata.

Mio fratello Lorenzo ha spodestato mio padre dalla carica di titolare della banca, un duro colpo che però il mio gemello saprà farsi perdonare proprio oggi, con i giochi.

Lorenzo ha promesso a nostro padre di portargli l'elmo d'argento in quanto vincitore, e so che mio fratello ce la farà.

Parteciperanno anche i Pazzi, ed è l'unica cosa che si interpone fra me e l'assistere a quella gara. Ma l'ho promesso ai miei fratelli e a nostro padre, quindi sarò forte e andrò avanti. Costi quel che costi.

Sono sugli spalti con Giuliano e Lorenzo che si preparano per la gara, quando Francesco Pazzi insieme a Guglielmo si presenta davanti a noi.

"Madonna, Lorenzo, Giuliano" ci saluta Francesco e lo stesso fa suo fratello

"Oggi ci sfideremo in campo, e sapete già chi vincerà immagino" mormora Francesco mentre Giuliano mi tira a sè

"Quanta arroganza in una sola persona, non credete Messere?" chiedo retorica e non so nemmeno dove ho preso il coraggio di parlare, lui corruga le sopracciglia e poi sorride

"Quanta saggezza in una sola donna, Madonna" sussurra, e sento Giuliano stringermi più forte

"Siete un adulatore, Pazzi" ammetto io

"Mi piace raccontare la verità" ribatte

"Gareggerete prima con mio fratello e poi sarà il mio turno" continua

"Spero sarete lì a vedere chi vincerà Madonna" provoca

"Sarò molto attenta Messer Pazzi" replico e i due fratelli si dileguano

Non capisco il motivo di tante provocazioni e commenti nei miei confronti. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto un legame profondo con un Pazzi. La mia famiglia vuole la pace con loro, ma io non riesco a vedere del buono in loro, non riesco a fidarmici.

La gara inizia ed è il turno di Giuliano che si batterà contro Guglielmo. Non lo conosco bene, ma credo sia diverso da suo fratello, credo sia più buono, più dolce, non come un vero Pazzi.

La battaglia fra Giuliano e Guglielmo termina con un pareggio, ma io e Lorenzo sappiamo che nostro fratello aveva già programmato questo risultato.

Ora invece tocca a Lorenzo e Francesco, spero che Pazzi si rimangi tutte le parole che ha detto e che mio fratello gli dia una bella lezione.

Quando i due salgono sui loro destrieri il battito accelera, poi i due cavalli partono e la battaglia finisce con un pareggio, ancora.

Per decretare un vincitore c'è bisogno di un secondo duello, nel quale mio fratello cade a terra a causa della sella tagliata. Opera di un Pazzi, sicuramente.

Lorenzo si rialza, e si toglie l'armatura sotto lo sguardo perplesso di tutti. Giuliano è con lui e lo sostiene. Ovviamente Francesco per avere un duello equo, si toglie l'armatura e sale sul cavallo.

I due amici d'infanzia cavalcano sui loro destrieri e si scontrano, Lorenzo ha la meglio, e tutti esultano tranne Jacopo e Guglielmo Pazzi. Fra le urla di gioia, comprese le mie, vado dai miei fratelli che stanno festeggiando insieme a Sandro con l'elmo d'argento che Lorenzo porterà a nostro padre.