Oltre il Confine | Tom Hiddleston Fan Fiction

Three.

Il buio e l'attesa hanno lo stesso colore.

-Giorgio Falletti.

* * *

《Sicura che possiamo lasciarti sola?》

《Mamma, non sono sola. Ci sono le infermiere, i dottori, i pazienti, la depressione..》Mia madre sorride amaramente alla mia ironia, si avvicina, mi schiocca un bacio sulla fronte ed esce senza dire niente, con un vago e triste sorriso sulle labbra.

Mio padre non mi ha salutata, è sicuramente arrabbiato per quello che gli ho detto ieri.

Non me ne pento, gli ho detto la verità: la vuole accettare? Bene. Non la vuoi accettare? Fattene una ragione, la verità è triste e fa male. Punto. Questa è la vita.

Se mio padre è troppo speranzoso per non accettare che prima o poi io morirò, non posso fare niente se non aprire i suoi occhi.

Rimango sola nella stanza, afferro il cellulare per non annoiarmi e controllo le notifiche su Facebook.

La mia bacheca è piena di stati come "Sii forte, Charlie" o "Sta tranquilla, ne uscirai presto da quella prigione".

Sono tutti un pugno di falsi.

Invece di scrivere queste cazzate su un social, perché non venite qui? Dov'è il mio migliore amico? Almeno lui.

Ma non c'è nessuno.

Sono tutti dei buffoni.

Nessuno è disposto a preoccuparsi veramente per me.

Blocco lo schermo del cellulare e lo getto sul comodino, incrociando le braccia al petto come una bambina.

Tiro su il respiro con il naso, nel tentativo di sciogliere il nodo che ho alla gola.

Mi sento così sola, ma non voglio ammetterlo.

Io non sono sola, io non sono sola, io non sono sola.

Ripeto questa frase per così tante volte da fargli perdere il significato.

Sobbalzo quando si apre la porta ed entra il dottor Hiddleston. Lo fisso mentre fa il suo ingresso e mi sorride raggiante.

《Buongiorno, Charlotte》dice con voce profonda, accompagnata dal suo accento da British-sex-symbol.

Gli rivolgo un sorriso di scherno e sciolgo il nodo delle mie braccia.

《Come va?》mi chiede dolcemente.

Una parte di me vorrebbe sciogliersi alla sua dolcezza e alla sua sensualità, ma la parte razionale che è in me vince.

《Sono una paziente con una malattia rara che non è ancora stata identificata, ma.. a pensarci.. sto alla grande.》 La frase viene detta con ironia e terminata con molto fare scontroso.

Lui ride.

Ride.

Ma come si permette?!

《Cosa ci trova di ironico?》gli domando sghemba e quello, mentre sfoglia la mia cartella, sorride e risponde:

《Trovo divertente il modo in cui cerchi di intimidirmi》Mi rivolge uno sguardo decisamente sensuale e poi ritorna alla mia cartella.

Questo ci prova gusto a inviarmi occhiatelle sexy stile Christian Grey? Evidentemente, sì.

Sbuffo infastidita e non rispondo, oggi non ho voglia di incazzarmi.

《Te lo richiedo, come stai, Charlotte?》Perché ha reso il mio nome più elegante con un accento inglese puro che posseggo pure io? Che senso ha?