Forse il problema è che io ci spero troppo in cose che so che non succederanno, mai.
- Edwardtheodoregeinn.
° ° °
Il dottore Skynner esce dalla stanza e rimaniamo solo io e il dottor Hiddleston.
I suoi occhi verde smeraldo fissano i miei come io facevo prima.
Dopo avermi messo completamente in imbarazzo, si avvicina alla flebo e prende tra l'indice e il pollice il piccolo ago.
《Te lo sei tolto da sola?》 Si rigira fra le dita l'ago, dandogli dei colletti con l'indice dell'altra mano, testando se esce o no il liquido.
《Sì》Mantengo un tono di voce freddo, è il mio modo di spronare le persone a mostrarmi il loro carattere.
Sono brava in questo.
《Mi dispiace per te, ma devo rimetterlo》 Avrei dovuto ritirare il braccio, ma il tocco delle sue dita sul mio polso me lo hanno immobilizzato.
Non appena l'ago entra nella mia pelle socchiudo la bocca per parlare, reprimendo così un gemito di dolore.
《No che non le dispiace》Il dottore mette un cerotto sopra l'ago e torna a guardarmi, sorridendomi come un sole.
《È un lavoro che dovrebbero fare le infermiere, quindi un po' mi dispiace》Per lui è ironia?
Non so perché, lo trovo patetico.
《Perché? In fondo è l'unica cosa concreta che ha fatto nel suo lavoro fin ora》Il mio insulto avrebbe offeso anche Gesù Cristo, ma lui rimane impassabile, nemmeno ci fa caso, anzi: si allontana verso dei moduli che sono accuratamente posati sul tavolino davanti al mio lettino con un sorriso sornione.
《Mi hanno messo al corrente del tuo carattere ribelle》Continua a sorridermi.
Ma mi sta prendendo in giro?
Mi mordicchio l'interno delle guance alla ricerca di una risposta decente. 《A me non hanno messo al corrente del suo carattere, anche se mi sembra un insopportabile so-tutto-io》Alza gli occhi verso i miei, posa i moduli e si avvicina di più a me.
Nei suoi occhi leggo la sfida.
《Signorina Cooper, sta cercando di intimidirmi?》Unisce le mani dietro la schiena e punta con più profondità il suo sguardo sul mio, che è vergognosamente impaurito.
《Voglio solamente farle aprire gli occhi》Aggrotta leggermente la fronte e la sua espressione mi chiede di continuare a parlare. Mi tiro su con il busto, irrigidendomi. 《Io non guarirò mai, nemmeno se lei fosse un Santo in persona》Mi rilasso sullo schienale 《E lei, con quello sguardo e con quel camice da sex-symbol non mi sembra un Santo..》Vengo interrotta.
《Io penso che tu sei una ragazza che ha combattuto per tanto tempo》 Le sue parole mi incantano, forse è per colpa della sua voce così profonda, o forse è per il suo accento, o forse per entrambi, sta di fatto che in questo momento la sua voce mi fa più effetto dell'acool: ne voglio di più. 《Penso che hai perso la speranza, ma non del tutto. E questo, Charlotte, vuol dire che tu lotti ancora.》Allunga un dito verso il mio petto, dritto al cuore. 《Perché fino a quando la più piccola scintilla di speranza non si spegne, allora si lotta ancora.》
Resta in silenzio a guardarmi negli occhi e poi si allontana di nuovo verso i moduli.
Mi ha completamente zittita.
Mai, mai nessuno mi aveva parlata così, nemmeno mio padre o mia madre.
Lo fisso, ripensando a quelle parole saggistiche.
E se dentro di me ci fosse ancora un briciolo di speranza? Allora avrebbe tutto un senso, ma perché non riesco a percepirla?
Io non voglio morire, io voglio guarire, voglio vivere, cazzo! Voglio studiare lingue, scrivere libri, incontrare la persona giusta, divertirmi.. Ho ancora una vita davanti, ma mi sembra poi così evidente che non c'è speranza, che il mio futuro non sia quello, ma solo cenere e polvere.
Distolgo gli occhi da lui non appena la mia coscienza commenta: Però, è sexy davvero.
Mi mordo il labbro inferiore e mi torturo le mani.
《Allora Charlotte, devo controllare il tuo battito cardiaco》Si avvicina si mette lo stetoscopio alle orecchie, posizionandosi al mio fianco.
Mi sposto in avanti e lui si siede dietro di me e posiziona l'apparecchio sulla mia schiena.
Per un paio di secondi ascolta il mio battito e poi mi chiede di tossire. Eseguo il suo ordine e si alza.
《Distenditi》Ha un'aria concentrata, chissà a cosa sta pensando o teorizzando.
Eseguo anche quest'ordine e poggia la campana dell'apparecchio sul mio cuore. Ascolta per un paio di sencondi e successivamente mi chiede di tossire e di respirare profondamente.
《Va bene così》Si allontana e mi rimetto a sedere. 《Questo è stato un controllo molto breve, ma a quanto ho potuto capire hai un cuore molto pigro.》
《Pigro?》 Ripeto io. Pff, non solo il mio culo, anche il mio cuore è pigro.
《Già, hai un cuore che reagisce in ritardo ai vari cambiamenti di tono di respirazione.》Il dottore raccoglie i moduli, li riordina e li mette nella sua cartella.
Possibile che in quattro anni con un casino di tac o chemio nessuno ci sia arrivato a questa cosa così mediocre, mentre lui con uno stupido stetoscopio ci è riusciuto nell'arco due minuti?
Si avvicina alla porta e si volta verso di me.
《Riposa Charlotte, domani ti visiterò meglio》MI sorride, ma lo fermo prima che possa andarsene.
《Che controlli mi farà domani?》Sembro una bambina curiosa da come l'ho detto.
《Non lo so ancora, ma tu riposa e sta tranquilla, è quello il trucco per non alterare il tuo cuore》Questa volta mi sorride a 32 denti, un sorriso smaliante di cui ne rimango accecata.
E' davvero sexy.
Picchio mentalmente la mia coscienza.
《A domani》Mi saluta, ma io non ricambio.
Sto zitta, aspettando che la porta si chiuda in un piccolo tonfo.
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Oltre il Confine | Tom Hiddleston Fan Fiction
ChickLitSotto una lunga cascata di riccioli castani, si nasconde una giovane ragazza con tanta voglia di vivere e di essere un'adolescente a tutti gli effetti. Ma purtroppo una cosa la ostacola: la malattia. Charlotte viene curata ad The Big Hospital a Lond...