9)Emozioni

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Stesa sull erba fresca e profumata,inebriata Dall' atmosfera che mi circondava, pensavo ancora a ciò che era accaduto 15 minuti prima con l'elfo.
"Ma cosa diavolo ho fatto? Chi è questa e cosa ne ha fatto di Mery?"
Mi chiesi completamente spiazzata dal mio comportamento.
La Mery che conoscevo non avrebbe mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere, ma questo posto... tira fuori una parte di me che non pensavo di avere, una forza, una sicurezza, un impulsività sconosciutemi.
Quando mai ho fatto un sorriso malizioso? Quando mai mi sono avvicinata in questo modo ad un ragazzo senza fare puntualmente una figuraccia, senza cadere,arrossire o balbettare?
Quando mai sono stata così avventata?
Ma la cosa strana è che questa nuova parte di me non mi dispiace,anzi, sono piuttosto soddisfatta (anche se piuttosto imbarazzata) dalla mia trovata.

Sono ancora immersa nei miei complessi mentali nel momento in cui Boromir mi si avvicina con un'aria scocciata e forzata guardandomi con occhi giudicanti.
"Andiamo ragazzina... tocca a me" disse con evidente fastidio scrutandomi dalla testa ai piedi. Gli rivolgo lo stesso suo sguardo e con nostalgia mi alzo dal mio piccolo angolino di relax sotto un ombroso cipresso,seguendo l'uomo che mi precede.
Mentre ci posizioniamo per iniziare l'allenamento gli altri,ancora con il fiatone, si lasciano crollare sull erba vicino a noi a riposarsi ed osservare.

Perfetto...abbiamo anche il pubblico.

Presa la spada sistemo la postura, ma un secondo dopo vedo la figura davanti a me scattare e puntarmi la lama affilata al collo
"Hey! Mi stavo ancora-" inizio a replicare ma l'uomo subito mi interrompe
"Devi stare concentrata dolcezza" sorride sfottente  guardandomi con aria di sfida.
Sento l'irrefrenabile impulso di staccargli quel ghigno a suon di pugni, ma opto per il metodo zen.
Chiudo gli occhi e ispiro profondamente concentrandomi sui pacifici rumori della natura che ci circondando in quel fresco pomeriggio di... oh cavolo... ma in che stagione siamo ? Boh.
Vabbè, in un fresco pomeriggio.

Mi rimetto in posizione e stavolta attacco per prima velocemente, scatto in avanti in un affondo che sfortunatamente riesce a parare appena in tempo,tenta di disarmarmi ma mi scanso con agilità mentre indietreggio leggermente, ma sentendo un masso dietro di me sposto per un secondo lo sguardo dal mio avversario, dandogli la possibilità di riprendersi e bloccarmi.
"Non devi distrarti, occhi sull'avversario sempre. Uno sguardo e sei morta.Un errore e sei morta, hai capito ?" Mi dice scrutandomi con severità.
"Si..." rispondo.
"Allora vuoi continuare a giocare o facciamo sul serio? Sai,sto incominciando ad annoiarmi..."
Non lo uccidere Mery, non lo uccidere...
Autocontrollo, autocontrollo,autocontrollo Mery.
D'accordo.Ora basta.
Vuole il divertimento ?Divertiamoci.
Siamo una di fronte all altro.
Ci fissiamo in posizione, pronti a scattare e all'agguato per ogni eventuale mossa dell'avversario.
Intorno a noi i compagni seguono attenti il combattimento come i miei amici seguono le partite di calcio.
Lui attacca per primo.
Schivo subito il colpo con un'elegante piroetta prendendo posto alla sue spalle dandogli poi un calcio non troppo forte sul retro del ginocchio per fargli perdere l'equilibrio. Funziona e l'uomo cede a terra,ma mettendo le mani davanti a se riesce ad evitare di cadere di faccia e rotolando di lato schiva il mio colpo. Lo sorpasso mentre si rialza velocemente e mi blocca un braccio, ma stavolta riesco a liberarmi con un colpo piazzato al braccio che lo fa indietreggiare. Ci troviamo di nuovo una davanti all altro, ma qualcosa non va come aspettato.
Mentre il mio avversario si lanciava all'attacco verso di me,una radice gli fa perdere l'equilibrio e istintivamente mette le braccia davanti a se per attutire la caduta.
Peccato che davanti a lui c'ero io.
E così, le sue mani finiscono proprio,seppur per poco,sul mio seno che gli impedisce di cadere.
Appena se ne rende conto Boromir strabuzza gli occhi e velocemente si toglie.
Lo guardo con le sopracciglia alzate.
I nostri "spettatori" trattengono il respiro in un clima di disagio generale.
Ma gliel'avrei anche perdonata se,per togliersi da quella situazione e celare l'imbarazzo evidente, l'uomo non avesse aggiunto la frase "ti è piaciuto,vero?" con un finto ghigno compiaciuto.
Non ci vedo più.
Lo guardo con un misto di disgusto e collera mentre la rabbia prende il sopravvento: con tutta la forza che ho,senza esitare, gli assesto una bellissima e forte ginocchiata nei gioielli di famiglia.
La sua faccia è indescrivibile:completamente colto di sorpreso sgrana gli occhi lucidi che ora sono intrisi di dolore,la faccia diviene sempre più paonazza mentre si porta le mani al punto dolorante e cade lentamente prima in ginocchio e poi si lascia stramazzare a terra con gemiti e versi soffocati.
Il suo stupore è paragonabile a quello dei compagni che fissano la scena interdetti, nessuno parla e ciò che si ode per un minuto sono solo le imprecazioni del ferito e il frusciare degli alberi, finché Merry non fa scaturire una risata generale che si diffonde tra il resto della compagnia.
La scena è esilarante ed io mi unisco all'allegria generale, guardando con un sorrisetto Boromir
"Ti è piaciuto,vero ?"
Pipino ride ancora più forte "Guardate la sua faccia!" Dice fra le risate indicando l'uomo ancora stramazzante a terra e incapace di alzarsi.
Mi giro rivolgendogli le spalle "Be a quanto pare per oggi l'allenamento è concluso,io vado a fare un bagno se al signor Boromir non dispiace...", così mi allontano dirigendomi verso il bosco,mentre il cielo era ormai tinto di un dolce e tenue color rosa salmone.

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