I giorni passarono, quel pomeriggio si allontanava sempre di più da noi.
Quando la riaccompagnammo a casa mi salutò con un lento gesto della mano; sembrava triste.
Le lasciai un libro; Finchè le stelle saranno in cielo, il mio preferito.
Lo ebbi in prestito da una cugina di mia madre, quando andai a trovarla.
Clare abitava al nord, circa 10, 12 ore di viaggio in macchina.
Successe dopo che Liz volle rompere.
I miei nonni volevano andare a trovarla, quindi, convinta mia madre feci le valigie e mi intrufolai in macchina con loro.
Una sera, quando ormai eravamo già lì ed io, Clare e sua figlia Isabel guardavamo la televisione, la donna mi guardò per un po' di tempo mentre, durante la pubblicità, aprii la mia agenda e cominciai a scrivere qualcosa.
«Ti piace la scrittura?»
Alzai lo sguardo verso di lei e sorrisi timidamente.
«Mi piace qualsiasi tipo d'inchiostro su qualsiasi tipo di foglio.»
Ricambiò il mio sorriso, mentre Isabel era intenta a scriversi con i suoi amici al cellulare.
«Lì ci sono dei libri, scegline uno e divoralo durante il viaggio di ritorno.» mi indicò uno scaffale a muro, con le varie mensole piene di libri; fu la prima cosa che notai quando entrai in casa sua, ma feci finta di esserne sospresa. Il mio libro era lì, sulla seconda mensola. Il libro che un mese dopo lasciai a Liz, nella speranza capisse che ancora l'amavo.
-
Passarono due mesi dall'ultima volta che la vidi; mi mancava così tanto.
I miei giorni erano fin troppo monotoni e le mie notti, per quanto il mio sonno si interrompesse molto spesso, mi scavarono delle occhiaie sul viso.
In sintesi mi stavo consumando, anche se io stessa dicevo che non fosse così.
Liz continuava a stare con quella ragazza ed io, con quel briciolo di istinto di sopravvivenza rimasto, cercavo qualcuno per rimpiazzare la sua assenza. Ogni Sabato era atroce, per Liz smettevo di esistere e finivamo molto spesso per litigare ed io, da grande testa di cazzo, a piangere mentre mi fumavo nervosamente un pacchetto di sigarette a serata.
Una di queste conobbi una ragazza; i suoi capelli erano sul ramato ed aveva dei grandi occhi verdi. Il suo nome era Hannah e si aggiunse al nostro gruppo di amici per via di Meredith, che l'aveva trascinata con sè solo per farmela conoscere e magari concedermi una piccola scappatella.
Abbassai lo sguardo sul mio cellulare, nessun messaggio da Liz.
Avvolsi la mia bottiglia di birra e mi presentai a questa nuova ragazza; un paio d'ore dopo ebbi il suo numero.
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