//One shots// -BTS-

Richiesta •11•

MEMBRO: Park Jimim
NOME: Arianna
GENERE: Lemon/Soft/ romantico
RICHIESTA DA: arycrew9

"Buon presentimento"

«ATTENZIONE: capitolo molto lungo. Si parla di più di 5000 parole.»

《●○》《●○》《○●》

Quel giorno mi svegliai con una strana voglia di arrivare a scuola al più presto. Non sapevo cosa, ma riconoscevo perfettamente del buon presentimento dentro di me, che mi portava ad essere così solare ed energica di prima mattina. Avevo l'impressione che quella giornata afosa di Aprile, si sarebbe rilevata presto una meravigliosa opportunità.

Arrivai poco dopo a scuola, con un leggero anticipo rispetto alle mie amiche, e notai quanto i giovani delle altre classi fossero trepidanti senza un particolare motivo. Almeno, io non sapevo nulla. Ma rimasi abbastanza sorpresa nel vedere così tanta eccitazione tra gli studenti dato che, le poche volte che arrivavo puntuale, sembravano degli zombi.
Decisi di lasciar perdere e mi andai a sedere nell'unica panchina libera accanto l'ingresso dell'edificio: non feci in tempo a prendere il telefono dalla tasca dei pantaloni, che la voce squillante della mia amica attirò la mia attenzione.

"Occhi verdi!" Sorrisi alla giovane ragazza che stava quasi inciampando su se stessa per raggiungermi. Restai seduta sulla panchina e aspettai che si avvicinasse di più per poi stamparle un bacio sulla guancia.

"Miryam, non fare quella faccia sorpresa!" Dissi, appena fummo molto vicine. Le diedi un bacio, come detto prima, e il suo sorriso si espanse in maniera tenera.

"Sinceramente non mi aspettavo di trovarti qui. Sembri di buonumore! Cosa ti è successo?" Chiese con un sopracciglio alzato, sospettosa e visibilmente curiosa. Era sempre stata un po' pettegola, ma mai si era permessa di parlare di qualche mio segreto all'infuori del gruppo.

"Beh...nulla. Comunque, sai cosa sta succedendo a scuola?" La sua espressione fu molto buffa, poiché corrucciò le labbra e le sopracciglia contemporaneamente.
Le indicai la folla accalcata davanti al cancello della scuola, adesso pullulante di ragazzi e ragazze, che discutevano fra di loro in modo davvero eccessivo per la mattina. Quanta energia, pensai strafottente, magari la usassero per cambiare la scuola, dato che l'edificio fa schifo. Notai anche i rappresentanti degli studenti e sbuffai, rendendomi conto di quanto fossero ancora dei bambini.

"Non ne ho idea...informiamoci." Si alzò velocemente e si diresse a passo svelto verso la folla. La seguii con lo sguardo fino a quando una mano si posò sulla mia spalla, in modo improvviso e prepotente, facendomi saltare in aria.

"Ari, buongiorno! Come mai così presto oggi?" Alessandra mi stava fissando con insistenza: questo perché era una persona molto curiosa. Adesso però, mi stavo davvero arrabbiando. Oddio, poteva capitare di essere puntuale a scuola, no? Decisi di nascondere questo leggero fastidio, trasformandolo in un sorriso. Infondo, lei non mi aveva fatto nulla ed era la mia migliore amica. Non l'aveva detto con nessuna malizia.