[IN PAUSA]
Piccole storielle fra voi e i bts. L'immaginazione è la cosa che ci contraddistingue, quindi godetevi la lettura e immergetevi nella storia con i personaggi.
➡Smut
➡Soft
➡Kink
➡️Angst
⚠Boy×Girl
⚠Ships×you
RICHIESTE CHIUSE
Attenzione⚠️...
Una cena fra amici, riporterà a galla vecchi ricordi e verità nascoste.
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Attenzione《 Non ci sarà del sesso fra Yoongi e Seokjin. Inoltre i flashback sono indicati con una scrittura diversa. 》
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Y/n's pov
"Finalmente siete arrivati!"
Abbracciai Yoongi con tutte le forze che avevo e trattenni le lacrime quando sentii il suo profumo. Mi staccai poco dopo, e lo guardai sorridendo. I capelli biondi erano spariti, lasciando spazio ad un colore più chiaro e rassicurante; un verde, quasi scolorito. Più tardi lo avrei preso in giro per questo.
"Io non esisto? Vedi che mi offendo!" Guardai oltre le spalle di Yoongi, e vidi Jin, più bello che mai. Lo abbracciai, e affondai il viso nel suo collo profumato; Seokjin, afferrò i miei fianchi e mi sollevò da terra. Gettai un urletto sorpreso e risi.
Mi fece scendere poco dopo, e li feci entrare in casa. Mi erano mancati così tanto! Non li vedevo da ben un anno, e per noi, che alle superiori non ci staccavamo mai, era stato un po' difficile.
"Y/n...sei fantastica" esclamò Seokjin, appena ci sedemmo sul divano davanti il fuoco scoppiettante; io arrossii e lo guardai sorridente.
"Anche voi non siete messi male, ma non siete cambiati per niente. Questo viaggio in America, vi ha portato a qualche conclusione?" Dissi aprendo la bottiglia di birra, che avevo fortunatamente preso poco prima che arrivassero. Ne bevvi un sorso e lo passai ai miei amici, rendendomi conto solo dopo, che forse non avrei dovuto farlo.
Non eravamo più degli adolescenti. Eravamo adulti. Per giunta non ci vedevano da un anno! E gli stavo offrendo la bottiglia che avevo già poggiato sulla mia bocca.
"Y/n, sei una stupida" disse Yoongi, facendomi risvegliare da quel momento di riflessione.
"Eh?" Alzai gli occhi distratta.
"Passa qua." Con gli occhi spalancati, gli diedi la bottiglia e subito la portò alla bocca. Arrossii e appoggiai le spalle allo schienale del divano, leggermente esausta. Avevo appena compiuto venticinque anni, e il lavoro che mi permetteva di andare avanti era più stancante di quanto si potesse immaginare.
