[IN PAUSA]
Piccole storielle fra voi e i bts. L'immaginazione è la cosa che ci contraddistingue, quindi godetevi la lettura e immergetevi nella storia con i personaggi.
➡Smut
➡Soft
➡Kink
➡️Angst
⚠Boy×Girl
⚠Ships×you
RICHIESTE CHIUSE
Attenzione⚠️...
MEMBRO: Kim Taehyung GENERE: Smut + KINK: Lingerie NOME: Noemi RICHIESTA DA: Noemi_gregorio
" Lingerie color panna"
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Tornerò presto, te lo prometto.
Vaffanculo, avrei dovuto rispondere.
Nonostante amassi da morire il mio fidanzato, eccolo che mi lasciava ancora da sola per delle giornate intere. Ormai non riuscivamo nemmeno a salutarci la mattina, perché lui doveva scappare a lavoro.
E non poterlo vedere nemmeno per un minuto al giorno, mi faceva male. Mi mancava da morire. Ma lui non sembrava che provasse la stessa cosa. Infatti, quando gliene parlai, lui si arrabbiò molto; dicendo che non era l'unico a lavorare, e che se usciva tutto il giorno non era di certo per divertirsi.
"Dai, adesso non esagerare amore. Purtroppo devo andare. Le prove mi aspettano." Mi aveva liquidato con queste parole, levando poi i piedi da casa nostra. Mi sentii nuovamente sola.
[...]
Erano più o meno le due del mattino quando la porta di casa venne aperta. Io mi svegliai subito, alzandomi dal letto e aprendo la porta della mia camera da letto.
"Tae..." lo richiamai. Nessuna risposta.
Andai in cucina, ma non vi era nessuno apparte il buio. Visitai attentamente il soggiorno, e l'unica cosa che scovai fu proprio un orologio, posato sul tavolino d'ingresso, e la sua borsa sportiva. Accanto a quest'ultima vi era una busta bianca, su cui non mi soffermai abbastanza a causa di un rumore.
Mi diressi velocemente in bagno, avvicinandomi di più a quel rumore che assomigliava sempre di più allo scrosciare dell'acqua, e finalmente lo vidi.
Osservai la sua pelle leggermente abbronzata, e le vene sporgenti delle sue mani. Mi fermai a guardare anche il suo viso, e due occhiaie ben visibili erano presenti sul suo viso; il mio cuore ebbe un sussulto quando il biondo si avvicinò a me.
"Che fai ancora sveglia?" Disse con voce stanca, ma che comunque mi provocò un brivido lungo la schiena. Cominciò a sbottonarsi i pantaloni e lo fece cadere lentamente a terra, abbassandosi e spostandoli nella cesta dei panni sporchi. Cercai di non fare caso al suo sodo fondoschiena, coperto solo dai suoi boxer.
"Ti stavo aspettando" risposi, guardando il biondo negli occhi. Lui sorrise dolcemente, e posò la mano sulla mia guancia.
"Non dovevi. Vai a dormire, io faccio una doccia veloce e arrivo" staccò subito il contatto e chiuse l'acqua, ormai calda. Spostò la tendina e, dopo essersi tolto anche i boxer, entrò nel box doccia.
