•Richiesta 17•

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MEMBRO: Kim Namjoon
NOME: Andrea
GENERE: Smut
RICHIESTA DA: Aandrea014

"Costume fuori posto"

"Costume fuori posto"

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Non vedevo l'ora di buttarmi in piscina.

Quel giorno c'era particolarmente caldo e io non lo sopportavo per niente. Ma odiavo mille volte di più il sudore appiccicoso e fastidioso che si creava durante una giornata particolarmente afosa. Guardai le mie due amiche -già in costume- che non facevano altro che farsi foto allo specchio, mostrando senza preoccupazioni il loro fisico scolpito. Non mi reputavo una persona insicura, ma di certo mi capitavano giorni in cui preferivo non farmi vedere da nessuno.

"Andrea! Perché ci metti così tanto?" Yun mi spinse delicatamente fuori dalla stanza seguita dalle risate delle altre due mie amiche. Mi raggiunsero in un batter d'occhio, afferrandomi la mano e chiedendomi scusa; si giustificarono dicendo che sembravo troppo addormentata e dovevano svegliarmi in qualche modo. Risi anch'io. Ma non capivo perché mi trattassero così. Mi sembrava di avere a che fare con delle ragazze che mi consideravano una persona debole e da proteggere a tutti i costi. Io volevo solamente divertirmi e contenermi allo stesso tempo; forse per questo risultavo un po' noiosa agli occhi degli altri. E di conseguenza sola. Ma non mi dispiaceva tanto. Conobbi queste tre ragazze grazie a Namjoon, il ragazzo di cui ero perdutamente innamorata, e mi parvero subito delle persone molto estroverse e socievoli.

"Ragazze, io stavo aspettando voi!" Esclamai.

Sentimmo delle voci maschili in lontananza che ci chiamavano con visibile fastidio. Potevo capirli: era da ben mezz'ora che eravamo rinchiuse dentro quella stanza.

"Andiamo su" continuai, spronando le mie amiche a seguirmi. Conoscevo ormai a memoria quella casa. Non sapevo bene come spiegare quello che provavo verso il moro; semplicemente amavo tutto quello che lo riguardava. Dalla faccia buffa che assumeva nei momenti esilaranti, alla sua testardaggine che, il più delle volte, mi irritava terribilmente.

"Raga- ma dove sono?" Non riuscii nemmeno a girarmi per cercare i miei amici che i ragazzi urlarono, prendendoci di sorpresa, e facendomi spaventare a morte. Proprio mentre mi riprendevo dallo spavento, indietreggiai pronta a riprendermi una rivincita sui miei amici, ma - non accorgendomi minimamente del bordo della piscina- caddi copiosamente in quell'enorme vasca costosissima del mio fidanzato. Delle forti braccia mi sorressero con facilità e determinazione; come se qualcuno volesse a tutti i costi aiutarmi, riportandomi in superficie.

Appena ricominciai a prendere aria, la prima cosa che percepii furono le risate fastidiose dei miei amici; continuavano a sghignazzare per la mia caduta improvvisa. Mi stavo leggermente vergognando per quella figura di merda, ma dovevo ammettere che le loro risate erano piuttosto contagiose. Così tanto che mi ritrovai a ridere con loro.

//One shots// -BTS-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora