PROLOGO

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Ho 17 anni e mi chiamo Elisa. Vivo in Inghilterra con mio padre, anzi da sola, perché lui non è mai a casa. Non sono inglese, sono italiana, di Roma. A 12 anni mio padre è venuto in Inghilterra per lavoro e dato che mia madre aveva un amante ha lasciato me e mio padre, quindi l'ho dovuto seguire a Bath.
Mi sono iscritta a scuola qui, ma non ho mai incontrato delle vere amiche come quelle di Roma. Poi col passare del tempo mio padre ha cominciato a tornare molto spesso in Italia ma a causa della scuola non posso andare con lui.
Il mio telefono squilla, è Scott il mio ragazzo.
(La conversazione è in inglese dato che sono in Inghilterra).
-"ciao amore"
-"ciao scottttttt"
-"sei a casa da sola? Vuoi che ti raggiunga?"
-"no amore devo studiare"
-"studiamo insieme"
-"certoooo.... come se fosse possibile"
-"Ahahahahah, sono irresistibile."
-"va boh ora torno a studiare"
Studio per altre due ore poi arriva mio padre. Da come l'ho descritto sembra che lo odi, insomma non è mai a casa e altre cose ma lo adoro davvero, è sia una mamma che un papà e non mi vergogno di niente con lui, poi insieme abbiamo superato l'abbandono da parte di mamma e ci siamo ancora più ravvicinati.
-"papà ciao"
Scendo le scale di corsa ma mi accorgo che non è solo, c'è una donna con lui. Io con mio padre ci parlo in Italiano,ma dato che probabilmente questa donna è inglese la saluto.
-"good afternoon "
-"eli è italiana"
-"ok allora piacere, Elisa"
-"Anna"
Guardo mio padre attentamente, sembra un pò imbarazzato e non capisco perché.
-"eli ti piacerebbe tornare in Italia?"
-"papo per me è uguale, decidi tu"
-"vedi , io ho trovato una donna che mi fa veramente stare bene, è ce l'hai davanti, fra qualche mese ci sposiamo e avevamo in mente di trasferirci di nuovo a Roma in in unica casa."
Rimango spiazzata dall'affermazione di mio padre. Sono felice per la sua nuova fiamma, se lo merita, ma tornare a Roma.... mi piacerebbe tantissimo ma non so se riuscirei ad abituarmi con un altra donna in casa.
-"ok.... ci sto"
Mio padre sorride felicissimo e anche Anna, mi sembra proprio una brava donna, spero che mi lasci i miei spazi.
-"ah, Anna ha 3 figli, due sono grandi ma uno vivrà con noi"
Questa cosa mi fa spalancare la bocca, un fratello?! Sono un pò curiosa, ho sempre amato essere figlia unica ma spesso mi sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella con cui confrontarmi.
-"quando dobbiamo trasferirci?"
-" fra 8 giorni l'aereo partirà con i nostri mobili e i nostri bagagli, noi invece partiremo fra sei giorni, quindi prepari le tue cose e le impacchettiamo per portarle a Roma, poi un camion dei trasporti le passa a prendere e si assicureranno loro che tutto arrivi a Roma fra 8 giorni."
Salgo in camera e preparo le valige, ne tengo una da portarmi con me per quei due giorni senza il resto dei bagagli .
Il giorno prima di partire lascio Scott, in Italia ci vado da single dato che so tutti boni. Saluto le mie amiche, alcune piangono, io no, non credo mi mancheranno parecchio. Il sesto giorno mi sveglio alle 7 e diamo tutte le nostre cose a quelli dei traslochi. Alle 15 abbiamo l'aereo. Passo la mattinata con la mia migliore amiche Cecil. Cecil mi mancherà veramente, è una delle poche persone sincere che conosco. Quando la saluto mi scendono un pò di lacrime e anche a lei. Come regalo di addio ci siamo date dei ciondoli a forma di cuore con il nome l'una dell'altra.
Arrivò a casa per le 12. Mi metto i vestiti che mi ero preparata ovvero dei pantaloni neri a vita alta e una maglia corta bianca. Mi pilastro i capelli biondo scuro e mi metto un pò di mascara negli occhi azzurri.
Alle 15 saliamo sull'aereo. Guardo l'Inghilterra sotto di me e provo una strana sensazione di felicità, non metto piede a Roma da 5anni e mi manca l'odore di casa.
———
Arriviamo a Roma alle 18 e sono parecchio stanca.
Anna ci aspetta con la sua macchina agli arrivi.
Respiro l'aria di Roma, così calda e avvolgente, entro in auto e arriviamo a casa.
-"senti Elisa, non so cosa ti aspetti da casa nostra ma non è un granché, io e tuo padre dobbiamo ancora trovarne una che ci piaccia e nel frattempo vivremo in quella in cui vivo con Niccolò, ti avviso è molto piccola, quindi dovrai condividere la stanza con Nic ma non ti preoccupare è solo per poco tempo"
Le sorrido timidamente , mi piace questa donna, veramente .
Saliamo le scale di casa sua e lei mi aiuta con il mio piccolo bagaglio. Entriamo in casa e grida:
-"Niccolò vieni qui , presentati e non fare il maleducato"
Da una camera esce un ragazzo assonnato, probabilmente stava dormendo.
-"sisi ciao piacere Niccolò"
-"io Elisa"
-"la mia sorellastra"
Queste parole mi fanno strano , nel senso boh, non sono abituata ad avere un fratello. Figuriamoci un fratellastro della mia età.
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Amici spero che questa storia vi piaccia, cioè almeno l'inizio, è TOTALMENTE inventata e commentate con le vostre opinioni, tanto a me fanno piacere e a voi con costa nulla.
Sto scrivendo anche in altra storia se vi va andate a dare un occhiata.

IL FRATELLO DEI SOGNI ||nicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora