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-"Nic prendile la valigia è portala in camera tua"
Vedo Niccolò strabuzzare gli occhi.
-"cosa cazzo vuol dire portala in camera tua?"
-"te serve un dizionario?"
-"ma io pensavo stessero in un hotel!"
-"Niccolò mi sto arrabbiando"
Niccolò prende la mia valigia e la spinge verso la porta da cui è uscito prima. La camera è piccola e sa di sigaretta (un odore che a me fa schifo). Lascia il mio bagaglio di lato e si stende nel letto sfatto mentre scrive qualcosa al cellulare.
Non so dove sedermi ne cosa fare dato che l'unica sedia libera è ricoperta di vestiti. Fortunatamente entra Anna.
-"NICCOLÒ"
-"che cazzo vuoi ma?"
-"ci sono ospiti in casa e tu te ne stai spaparanzato nel letto, dammi il telefono"
-"ma no"
-"Niccolò smettila subito e dammi il telefono"
Sbuffa e si alza dando il telefono a sua madre. Poi si siede nel letto.
-"io e Francesco (il padre di Elisa) usciamo un attimo, torniamo fra poco, fate conoscenza, chiacchierate su"
Sentiamo la porta chiudersi e Niccolò mi guarda male
-"non vorrai parlare veramente vero? Perché di te non me ne frega niente"
Ci rimango male, neanche a me lui mi interessa e non voglio conoscerlo ma quelle parole sono dolorose. STRONZO.
-"volevo chiederti dove è il liceo classico del quartiere"
-"che cazzo ne so io"
-"no infatti ho notato che non sai niente, nemmeno le buone maniere"
Fa un sorriso beffardo, poi sentiamo squillare il telefono di casa e va a rispondere , lo sento parlare e sussurrare, dopo 5 minuti torna e dice
-"domani vengono a trovarci i miei altri due fratelli per pranzo, adesso vado un attimo giù che voglio parlare con un mio amico."
Fantastico. Piuttosto di parlare con me chiama gli amici dal fisso. Va beh meglio per me. Dopo poco tornano Anna e papà e montano una brandina vicino al letto di Niccolò.
-"allora stasera volevamo andare al ristorante per mangiare qualcosa tutti insieme preparatevi per le 19:45"
Io e Niccolò annuiamo svogliati. Non mi cambio ne mi trucco, non ho voglia, ho solo tanta fame.
Andiamo in un ristorantino piccolo e accogliente.
-"che ve porto?"
-"amatriciana" dice Niccolò
-"io e Francesco Caccio e Pepe, tu Elisa?"
-"ehm... carbonara"
-"perfetto"
La cena procede bene, diciamo, dato che io e Niccolò non parliamo la conversazione è sostenuta solo da Anna e Papà che cercano di farci chiacchierare un pò con loro.
-"ma posso andà a dormì da Cassio?"
-" Niccolò abbiamo ospiti"
-" non ci dormo con una ragazza e poi c'è la partita così la guardiamo insieme su Sky"
-"fallo venire tu da noi"
-"no ma siamo in troppi in casa"
-"ma Nicco..."
-" DAI CAZZO MAMMA NON HO 11 ANNI"
-"ABBASSA LA VOCE E CALMATI"
-"NO CHE NON MI CALMO HO SCOPERTO 4 GIORNI FA DI AVERE UNA NUOVA SORELLA INSOPPORTABILE E DI DOVERTI CONDIVIDERE CON UN ALTRO UOMO"
Cade il silenzio più assoluto nel tavolo. Niccolò è tutto rosso e anche Anna. Deglutisco a fatica, Niccolò mi odia proprio.
-"Niccolò se vai a dormire da Cassio non ti azzardare a tornare a casa per un bel pò di tempo e non chiedermi soldi ne niente"
-"andate tutti a fanculo"
Si alza di scatto, prende il giubbotto ed esce dal locale. Anna ha le lacrime agli occhi.
-"scusate, Niccolò è un ragazzo difficile"
Mio padre le prende la mano e risponde.
-"sono tutti difficili a quell'età"
Mi sento un pò presa in giro, io non sono difficile, cioè magari un pò si ma lui è stato così distante ultimamente che non ha voce in capitolo.
-"Elisa, Francesco, mi scusa da parte sua, ma sapete non è facile per lui"
-"Anna non ti preoccupare"
-"non ce la faccio, mi da troppo fastidio questo atteggiamento strafottente di Niccolò"
Mio padre le sorride e io guardo il piatto ormai vuoto davanti a me. Rientriamo a casa per le 10:30 e aspetto che tutti e due vadano a letto prima di farmi una bella doccia. È stata una giornata infinita, letteralmente, prima Cecil, poi l'aereo e infine le scenate di quel viziato di Niccolò. Alle 11:45 mi butto nel letto e in pochissimo tempo mi addormento.

IL FRATELLO DEI SOGNI ||nicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora