È questo che vuoi?

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Il giorno dopo mi svegliai verso le 7.Indossavo solo gli slip,ma non voglio andare nei dettagli.Mi alzai,facendo scivolare il braccio di Niall sul lenzuolo fresco e andai a prendermi una maglietta.Aprii le ante e presi la maglia bianca con scritto "Crazy Mofos" di Niall.Mi stava leggermente larga,non troppo..non ero mai stata poi troppo magra,quindi mi stava bene.Scesi giù in cucina.Mentre scendevo le scale,rabbrividii al contatto col pavimento ghiacciato,era davvero molto freddo.Presi un bicchiere di acqua e mi misi sul divano.Accesi Real Time e comincia a vedere i programmi per le ore successive.Rimasi sul divano per circa una mezz'ora,poi andai in bagno.
Stavo per aprire la porta,quando una mano mi prese e mi fece girare.
M"Mmmmm..buongiorno"dissi stampandogli un bacino.
N"A te.."mi sorrise.Aveva ancora gli occhi mezzi socchiusi,era così tenero.
N"Dove stai andando?"continuò.
M"A lavarmi.."morsi il labbro.
N"Mmm...vengo con te."mi spinse nel bagno.
M"Se insisti.."e mi voltai.Sfilai la t-shirt e rimasi solo in slip.
M"Niall se mi continui a fissare così rischi di mettermi in imbarazzo."Dissi voltandomi.
N"Ti vergogni ancora?"chiese
M"Ogni tanto"arrossii.
N"Non devi vergognarti.Sai che per me sei bellissima.Io non ti giudicherò mai,ricordatelo."Mi strinse da dietro,portando il suo collo sulla mia spalla.
N"Ti amo perché sai essere perfetta in ogni tuo minimo difetto...Principessa."
Entrammo nella doccia..mi attaccai al suo corpo e lo strinsi mettendo le braccia attorno al torace.Rimanemmo così per più di un ora.
"Niall squilla il cellulare.."Urlai nell'orecchio del biondo
"ma che cazzo urli?"chiese dolce
"Non lo so"cominciai a ridere.
"È il tuo comunque!"Esclamò
"..È vero.."sorrisi.Afferrai un asciugamano,e mi coprii.Andai a rispondere.
M"Pronto?"
X"Tesoro.."
M"P..papà?"
P"Si amore..come va?"
M"Bene ciao!"attaccai.Doveva essere stato quell'idiota di mio fratello a dargli il numero.Vibrò subito dopo:
"Domani alle 10 al parco centrale,tesoro devo solo parlarti.
'Papà'"
Merda.No.Merda.No.Non lui.Non ora.Respira.Inspira.Merda.
Tornai in camera.
N"Amore..tutto bene?Chi era?"
M"N..nessuno amore.A P..proposito..d..domani alle 10 non ci sono.."

NIALL'S POV.

Balbettava.Mi stava mentendo.Dovevo scoprire cosa nascondesse.Perfetto,domani la seguirò.
N"Perfetto..io anche avevo un impegno."
M"Benissimo"
N"Sicuro che vada tutto bene?"Annuì.
M"Ho solo..freddo"Gli porsi una mia maglia.
N"Vestiti dai..io ti aspetto giù."Tutta la giornata andò avanti così.Il cellulare che squillava,lei che tremava,io che la soffocavo in abbracci caldi.Non mangiò neanche.

La mattina dopo,si alzò e sveglio anche me.
M"Tesoro,dobbiamo andare,sono le 9e30"Cercò di sorridere,ma invano.
N"Si può sapere cos'hai?"Chiesi ormai nervoso.
M"N..niente..tutto apposto."
N"Non mentirmi."
M"Niall..davvero.Sto bene"E corse in bagno.Mi alzai molto lentamente,andai ad aprire la finestra.Un'aria fredda mi invase il corpo,rabbrividii e andai a vestirmi.Entrai nel secondo bagno e mi vestii in fretta.Uscii,prima che la ragazza potesse andare via.Scese.Indossava un paio di jeans a vita alta e una felpa grigia a fiori rosa.Vans nere e borsa nera.
M"Io vado."Sospirò.
N"Posso sapere almeno con chi?"Non rispose.Uscì.Ovviamente io la seguii.Ogni tanto durante la strada si girava per vedere se qualcuno la stesse seguendo,ma era talmente distratta che non mi vide nemmeno.Arrivammo al parco principale.Erano le 10e05,non vedevo nessuno che potesse conoscere.Poi si diresse da due signori sulla cinquantina.Mi avvicinai e mi accostai dietro ad una grande quercia.Non capivo molto,anzi niente.Parlava in italiano.Però capivo i gesti.Quella signora era terribilmente uguale alla mia ragazza,doveva essere la madre.Parlarono altri 5 minuti,poi le cose si aggravarono.Lui le afferrò un braccio,strattonandola.Uscii fuori,non volevo aspettare ancora che le facessero del male.Staccai il braccio della ragazza dalla mano possente del 'padre',e me la misi dietro,facendola sentire protetta.La sentivo piangere.
"Cosa volete fare?"chiesi.Il padre rispose."chi cazzo sei?"chiese lui ."Non si risponde ad una domanda con un altra domanda.Cosa volete fare?"Richiesi incazzato più di prima.
P"Portarla via.Questa non è la vita che vuole."
N"Non è vero.Lei sta bene qua,lontano dalle persone che la facevano e fanno stare male.Cioè voi.Io non vi permetterò di portarla via dalla sua vita.Che sia chiaro."
P"Figliola..di a questo qua che non è vero"Disse rivolto alla ragazza,che uscì lentamente dalla sua 'tana'
M"Uno,non chiamarmi 'figliola',2 il suo nome è Niall,Niall Horan,ha 21 anni,quasi 22 ed è il MIO ragazzo.3,Questo è quello che voglio..brutti stronzi!"Il padre allungò la mano.Riuscii perfettamente a bloccarla.
N"Non le conviene signore.Non la tocchi".Lo fissavo.Poi lui pl
Si rivolse alla figlia "È questo che vuoi?"Chiese serio.
M"Si.È questo che voglio"Disse sicura
P"Vaffanculo allora."e si allontanò."Io ho speso anche i soldi per te..ragazzina."Continuò ad urlare."Viziata,è questo il ringraziamento?Ingrata."la finì là.
N"Non dargli retta,ti prego."Dissi asciugando le poche lacrime che le stavano rigando il volto.
N"Perché non me lo hai detto?"chiesi serio.
M"Non volevo metterti nei casini"Disse girando lo sguardo."Però come vedo,l'ho fatto lo stesso"sospirò.
N"Guardami"Girò lo sguardo."Non importa se mi metti nei tuoi guai o no..io ci sarò sempre,potrai buttare anche me nei tuoi casini,ma io tirerò sia me che te fuori.È una promessa."
"Non illudermi ti prego"
"Non lo farò"le sussurrai.Poi la presi a principessa.
M"Niall che fai!"Urlò.Non risposi e corsi verso casa.

N"Mi devi ancora spiegare cosa è successo con i tuoi"Dissi buttandola sul letto.Eravamo a casa sua.Si alzò,e aprì l'armadio.Tirò fuori un album e me lo porse.Cominciai ad osservare le piccola foto messe sulla carta ingiallita durante il tempo.
"Eri carina a 14 anni.."le sorrisi.
M"Cosa?Ma che libro ti ho...AAAAAAAAAAH!Ho sbagliato!"Rise."Ecco a te!"Mi porse un album identico.Lo aprii e notai tutto scritto in italiano.
N"Amore,sei rincoglionita?Io non capisco l'italiano"mi guardò delusa."È vero.."disse portando una mano sulla fronte.
"Tutto cominciò a 16 anni.Mi iscrissero a dei corsi di lingua,e io non volevo.Può sembrare stupido,ma io non volevo farlo.Poi mi fecero fare dei corsi extrapomeridiani di materie come filosofia chimica..Poi cominciarono a impedire alle mie amiche di vedermi.Ero rimasta sola.Mia madre mi insultava'Sei troppo grassa,troppo magra..'Le solite cazzate.Mio padre mi diceva di essere una delusione.Poi a 17 anni mio padre mi vietò di uscire.Dovevo stare sui libri,ogni giorno,tutti i giorni.18 anni,ultimo anno del liceo,uscita ad ottimi voti,mi iscrivono ad un università.Mi ero rotta le scatole,andai fino a Bologna e cancellai l'iscrizione,e con l'aiuto di mio fratello,fuggii qua."non piangeva nemmeno più.La ragazza è sensibilissima,le cose che le dicevano le hanno urtato il cuore.Rimarranno per sempre in lei.Non riuscii a parlare.Lo fece lei,continuando il discorso.
M"io continuavo a perdonarli.Gli voglio ancora bene dopotutto.Mi è sempre capitato di perdonare le persone solo perché non volevo che uscissero dalla mia vita.Continuavo a sopportare ogni minima cosa sperando che un giorno tutto ciò sarebbe finito.Credo che invece che avrei dovuto essere forte e mettere fine a tutto.Ricorda Niall,se qualcuno ti ferisce una volta,la colpa è la sua.Ma se te ne fa male due,la colpa è tua."Rimasi a bocca aperta.La strinsi al mio petto.

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