La dichiarazione d'amore

311 10 0
                                    

Scorpius
Erano le undici e con il mio trolley verde scuro cercavo di entrare nello scompartimento più ignorante di tutto l'Hogwarts Express: Dominique Weasley che aveva una scorta di smalti di ogni sfumatura, James Potter che discuteva animatamente allo specchio da solo, Wendy e Rose che probabilmente spettegolavano di quella Stella Bones e di quella là, Alice Paciok e poi c'eravamo io e Al, che andammo a sederci accanto alle nostre fidanzate, salutandole con un bacio.
-Tutto bene amore? -chiesi a Rose.
-Sì ovvio, Scorp. A parte il fatto che ieri ho litigato con Stella Bones e Alice Paciok, oggi le ho beccate in corridoio e gli ho lanciato una maledizione, non c'è nulla che non va, no?
Ok. Quella ragazza mi faceva paura.
Il treno partì dalla stazione di Hogwarts sferragliando in modo assordante, ma solo a pensare che prima della fine dell'ultimo anno avrei preso solo qualche volta quel treno mi salivano le lacrime.
Wendy si era addormentata sulla spalla di Al, che le stava facendo i grattini sui capelli neri. James e Dominique si stavano scambiando la saliva, bleh, diventavano diabetici dopo un po'.
Rose tirò fuori il suo cellulare babbano e le cuffiette Babbane, e si mise ad ascoltare la musica. Vidi sullo schermo il titolo di una canzone che conoscevo, allora mi misi a cantarla a bassa voce.
La nausea per la dichiarazione alla famiglia di Rose, che quella mattina si era attenuata, ora era tornata ad assillarmi. E se il padre di Rose avesse rifiutato la nostra relazione? E se Rose dicesse che la nostra relazione era tutto uno scherzo e l'avesse annunciato a tavola davanti a tutti? E se fosse stato così, avrei avuto il coraggio di guardarla in faccia di nuovo?
Ok amico, sei davvero paranoico. Rose Non farebbe mai una cosa simile e lo sai. No, ok, forse potrebbe farlo, ma non credo, non è intelligente abbastanza.
Sarà, ma io ho bisogno di prendere un po' d'aria.
-Rose. -sto cercando di dire a Rose che vado a fare una passeggiata, ma lei continua ad ascoltare la musica. -Rosellina. Rosie.
-Scorp, hai finito di rompere i bolidi?! -è così femminile...
-Vado a prendere una boccata d'aria, torno, non ti preoccupare.
Le diedi un bacio a stampo e poi uscii. Quando chiusi la porta di vetro finalmente l'aria nuova entrava nelle mie narici, e stavo meglio. La nausea si era attenuata leggermente, e mi sembrava sempre meno plausibile che la mia dolce Rosie potesse fare una cosa del genere.
Arrivai davanti alla porta del bagno e ci entrai, lasciando la porta aperta. Mi lavai la faccia, l'acqua scendeva dai miei capelli platinati, e mi sentivo decisamente meglio. Quando alzai lo sguardo notai una figura dietro di me. Una ragazza, dai capelli biondo scuro e gli occhi verdi, ma non belli come quelli di Rose. Sapevo chi era. Stella Bones.
-Guarda chi c'è qui... Malfoy Junior.
-Stella, non sono interessato a te.
Stella sembrò ignorarmi, e si avvicinò. Non potevo baciarla. No.
-Sai... siamo sempre attratti da chi non ci interessa... avrò una chance, ma non ora.
Se ne andò ondeggiando i capelli lunghi,e lasciandomi lì come un ebete.
Ero ancora lì a pensare a Stella che arrivò Rose, con un sorrisetto.
-Ehi Scorp, con gli altri abbiamo deciso di andare a Las Vegas, ti va? Abbiamo già scritto ai nostri e anche a tuo padre sono d'accordo.
-Ok, va bene, quando partiamo?
-Stasera tardi, quando finirà la cena. Forse ci sarà anche tuo padre, e purtroppo ci sarà anche Alice. Non è per zio Neville, ma per lei, e ovviamente se c'è lei c'e anche quell'oca della sua amica. Comunque loro se ne andranno dopo cena. Andremo con la passa porta, quindi non disfare i bagagli, tira solo fuori un qualcosa per la cena di stasera, il tema sarà il blu, quindi se hai qualcosa di blu mettilo.
-Sarà fatto.
Le diedi un dolce bacio e poi lei uscì, chiudendosi la porta del bagno alle spalle, e lasciandomi lì da solo dentro il bagno, allibito e allo stesso tempo elettrizzato per la gita di Las Vegas che sarebbe durata una settimana.

Rose
Giù dal treno vedo già Victoire e Teddy, loro ci porteranno a casa con la materializzazione, dato che noi non potevamo ancora farlo.
Con tutti i bagagli e cugini al completo presi la mano a Teddy che ruotò su se stesso e m sentii stringere in tubo di metallo, e quando sentivo che non riuscivo più a respirare finalmente ci trovammo tutti nel giardino della Tana. Per Lily e Hugo era la prima volta, e infatti appena furono con i piedi a terra iniziarono a rotolare e credo che Hugo abbia vomitato, ma a parte questo arrivammo tutti sani e salvi.
Prima che Dominique riuscisse a trascinare me, Wendy, Lily (ancora scossa dall'atterraggio) e Roxi, io e Wendy salimmo le scale da sole, tanto valeva salire da sole se dovevamo farci trascinare da una certa bionda isterica.

Dopo venti minuti Wendy era ancora alla postazione trucco, Roxi alla postazione armadio in disperata ricerca dei suoi jeans preferiti, Domi alla postazione letto che probabilmente cercava i tacchi, Lily che metteva a soqquadro la stanza per trovare la sua borsetta e io che stavo alle prese con un mascara extravolume che mi faceva delle ciglia lunghissime. Quella Stella doveva rosicare, era una Promessa. Wendy si metteva il suo fidato rossetto rosso e un po' di fondotinta su un punto nero. Le sopracciglia perfette, lei era perfetta. Anche lei voleva farla pagare a Stella, e ci saremmo riuscite. Presi l'eyeliner e feci una lunga linea che mi risaltava gli occhi, poi afferrai un rossetto rosa chiaro e lo passai sulle mie labbra fredde. Mi guardai. Carina, ma non un granché.
Wendy e io avevamo optato per due vestiti blu, solo che il suo si apriva in una gonna, il mio era a tubino, e mi risaltava molto il corpo.
I miei capell straordinariamente erano a posto, mancavano solo i tacchi bianchi.
Quando scesi di sotto vidi che le due oche erano arrivate, e che Stella stava guardando me con la bocca semiaperta. La salutai con la mano e andai a sedermi. Qualche minuto dopo le mie amiche scesero e si misero vicino a me, ma il posto di fronte fu occupato da Stella.

Era il nostro turno. Nonna Molly era in cucina che preparava i piatti del dolce. Tutti parlavano. Guardai Scorpius. Era il momento. Suo padre fu il primo ad accorgersi che ci alzavamo, quindi batté le mani per far stare zitti i miei parenti, e devo dire che è davvero un'impresa ardua, ma ci  riuscì. E quindi l'attenzione era su di noi.
Ispirai a fondo e iniziai a parlare.
-Quest'anno e stato molto intenso. Ho scoperto che mi piaceva un ragazzo, ora è qui in questa sala, e molto presto ho finito per innamorarmene. Mi dicevo che non potevo, che lo odiavo, che siamo gli opposti. Ma come si dice... gli opposti si attraggono. Sapevo che era stato innamorato di me, e magari lo era ancora, e me accorsi quando mi vedeva stare con qualcun altro. E stupida me che non lo avevo capito. Ora, questo mese, io e lui facciamo 3 mesi, i tre mesi migliori da quando sono a Hogwarts.
Mio padre mi guardava con gli occhi fuori dalle orbite, mia madre era commossa ma zia Ginny non sembrava contenta.
-E chi è questo ragazzo?
-Si chiama... si chiama Scorpius Hyperon Malfoy. Noi stiamo insieme, ma ci tenevamo a farvelo sapere.
-Be cara Rosie... -disse mia madre- sono Fiera di avere un Nuoro come lui.
Partì un applauso non condiviso da molti.
La cena finì e la passa porta stava per partire. E io, Scorp, Fred, Wendy, Al, James, Domi, Roxi, Lily e Lys ci smaterializzammo a Las Vegas, nel mondo babbano.

Niente È Impossibile Con Te || ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora