Il tuo matto preferito

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Scorpius
Erano due settimane che Rose stava in coma, perciò quando quel 14 aprile scesi con Al in Sala Grande non avevo fiducia di rivederla. La prima cosa che feci fu guardare al tavolo di Grifondoro, ma non c'era nessuna chioma rossa appartenente a Rose tra i suoi cugini. Come mi aspettavo.
Non mangiavo molto, non riuscivo a farlo. Quindi feci funta di mangiare sotto lo sguardo esaminatore di Al, che ultimamente continuava a preoccuparsi per me.
Non so perché ma mi vennero le lacrime agli occhi e sputai tutto ciò che mangiavo.
-Amico- mi disse lui.-Lei non vorrebbe che tu piangi.
-Lo so Al... ma non ce la faccio, lei è troppo importante per me...
E scoppiai a piangere.
-Amico...
-Al, lasciami.
-Amico...
-LASCIAMI
-No, amico, guarda là!
Indicò il portone. Oltre ad esso c'era una figura esile e pallida dai capelli rossi svolazzanti, e riuscivo a vedere i suoi occhi azzurro cielo fino al tavolo.
Sapevo chi era, ma non ci credevo comunque... lei...
Corsi via, e lei corse più forte. Piangeva, proprio come me, ma di lacrime di gioia. Eccola, Rose Weasley, davanti a me, che mi abbracciava come non aveva mai fatto. Aveva superato la tempesta, e aveva vinto.
Non mi ricordavo più i tratti del suo viso. Gli occhi azzurri luccicanti, le lentiggini che parevano una mappa stellare e i suoi capelli rossi, indomabili, mossi sulle spalle.
Anche Wendy e le sue cugine ci notarono, infatti arrivarono subito.
Dopo averla salutata, stretta e abbracciata, rimanemmo soli.
Soli.
Soli ma insieme.
-Non farlo mai più.-dissi.
-Tranquillo amore.
-Mi sei mancata tanto, è stata dura senza te, mi mancavi ogni giorno, non mangiavo, pensavo fosse colpa mia, non ti sono stato accanto, sì, è colpa mia..
-Scorp... Non è colpa di nessuno, solo mia. Sapevo che era pericoloso, ma ho ignorato. Ed è solo colpa mia se sei stato male due settimane senza me. Io ti voglio bene, e appena sveglia ho chiesto di te. Zio Harry e zia Ginny piangevano, e mia madre era praticamente una fontana, mentre mio padre urlava contro il medimago perché non lo faceva entrare.
Mi sei mancato, sono sveglia da ieri, ma ho dovuto passare una giornata in famiglia a riposo per riprendermi del tutto... la McGranitt ha istituito un Ballo di Primavera in onore mio, e volevo chiederti...
-... se ti andava di venirci con me.- completai io. -Sarei matto ad accettare...
-Lo sapevo, grazie comunque Scorp.
Fece per andarsene, ma la trattenni.
-... allora sai cosa? Voglio essere matto, da manicomio, da ricovero.
-Il mio matto preferito.
-La mia psicopatica preferita.
Ci guardammo.
I suoi occhi azzurri e blu contro i miei color ghiaccio. Leggevo il desiderio di chi aveva aspettato troppo. Perché non accontentarla? Tanto era sabato, niente lezione.
Le presi le guance e la baciai. Nel corridoio. Gli studenti si fermavano, alcuni parlavano o ci ignoravano, ma io volevo solo lei. E il mio mondo ruotava attorno a lei.
   







Niente È Impossibile Con Te || ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora