Capitolo 6

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JIMIN'S POV
Ho passato qualche ora, circa fino all'una a piangere con la testa sul cuscino per soffocare i singhiozzi e poi mi sono addormentato.
Ho deciso di uscire dalla camera sperando di non vedere Y/N in giro.

Mi faccio una doccia veloce mi vesto con una felpa nera oversize e un paio di jeans attillati strappati alle ginocchia e le mie bellissime Adidas bianche. Mi pettino i capelli biondi e poi scendo per le scale dirigendomi in salotto.
Qui trovo i ragazzi seduti sul divano che stanno piangendo coprendosi il volto rigato dalle lacrime.
Jimin: "Ehi ragazzi...che succede?"
Tae mi passa una lettera e io la prendo iniziando a leggere:

Cari ragazzi,
Jimin non mi ha parlato e per questo ho pianto tutta la notte. Mi manca e io lo amo ma forse lui non mi ama come lo amo io... È per questo che ho deciso di tornare in Italia e rivedere la mia famiglia anche se non tutta intera...
Come sapete non sono coreana, ma mi sono trasferita qui a Seoul per il lavoro di mio padre, quindi vorrei rivedere la mia parte di famiglia ancora viva che non vedo da molti anni...
Non so per quanto starò lì, ma so che non tornerò presto. Probabilmente se state leggendo questa lettera io adesso sarò già in aereo...
Penso che questo sia un addio...
Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me e soprattutto per avermi accolta da voi anche se ero una sconosciuta... Mi mancherete vi voglio bene e Jimin... ti amo tanto non dimenticarlo...
Addio...

                                                Y/N 🖤

Le lacrime mi solcano il viso una ad una senza fermarsi, ognuna di esse è amara e un pezzo di cuore che cade sul pavimento lucido spezzandosi. Sento i sensi di colpa e la rabbia per non averla lasciata spiegare come era andata la situazione...
<Ti amo anche io Y/N, lo farò per sempre e ti aspetterò per quando tornerai da me...>

Y/N'S POV
Sono in aereo da non so quante ore che sembrano infinite...
Ho già ricevuto 60 chiamate dai ragazzi e 150 messaggi, ma Jimin non si è ancora fatto vivo... avevo ragione, lui non mi ama come lo amo io...per lui ero solo un gioco che ha lasciato perché si era stufato...
Sento gli occhi pizzicare però cerco di tenere le lacrime, ho pianto fin troppo per lui.

~ARRIVATA IN AEROPORTO~
Finalmente sono arrivata a casa, la mia vera casa. Ormai non ho più quasi nessuno, i nonni sono deceduti molti anni fa, i miei genitori sono morti, quindi mi rimangono gli zii, se sono ancora vivi...

Prendo il treno che mi porta fino alla mia piccola cittadina.
Mi dirigo verso la casa in cui abitavo.

Appena ci arrivo davanti sento le lacrime scendere piano piano e tanti ricordi passarmi per la mente...
La mia bella casa arancione, con i due alberi piccolini davanti, il poco giardino che c'è dove mi sdraiavo all'ombra del sempreverde a contemplare il cielo azzurro, gli scalini di mattone colorato che portano alla grande porta verde dove mi fermavo davanti tornate a casa da scuola mentre la mamma tirava fuori le chiavi, la porta finestra dove mi affacciavo a guardare le persone che passavano, lo sdraio dove passavo ore i pomeriggi a leggere libri all'ombra del tetto mentre mio padre cucinava in casa...Mi mancano questi momenti... Avrei voluto fare tutto questo anche con Jimin...
<Mamma, papà...mi mancate, non potete immaginare quanto...>

Mi asciugo le lacrime e mi dirigo verso un hotel in centro città che è bello ma non costa troppo, affitto una stanza e appena arrivo mi metto il mio pigiama e mi rannicchio sotto le coperte calde.
È stata una giornata sfiancante, meglio se riposo...

Angolo autrice
Ciaooo! Oddio ce l'ho fattaaaa!!!
Mi dispiace se non è bello però giuro che mi farò perdonare promesso 😓
Vi invito a lasciare una stellina e un commentino pk mi farebbe piacere.
Grazie mille alla prossima! 😃♥️

Serendipity - Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora