È un nuovo giorno, mi è sembrato così strano non svegliarmi più nella mia adorata cameretta, ma prima o poi mi ci dovrò abituare a questo posto.
Allungo il braccio e prendo il telefono per vedere che ore fossero, le 11:00, ma quanto dormo?
Con molta controvoglia decido di alzarmi, mi dirigo in bagno, mi sciacquo la faccia e appena mi sento abbastanza sveglia decido di lavarmi e vestirmi. Esco dalla stanza e mi dirigo verso la cucina vedo un ragazzo seduto al tavolo della cucina e senza farci troppo caso convinta fosse il mio coinquilino lo saluto tranquillamente "ciao Nels!", non risponde.
Mi sto preparando il caffè e mi rigiro per guardarlo meglio "aspetta...tu non sei Nels!" Mi guarda, è un ragazzo moro, occhi di un colore indefinito e con un bel fisico da quello che si può intravedere, sembra uno che tiene al proprio aspetto
"eh già, tu dovresti essere Elisa, giusto?" lo guardo molto titubante "si...ma tu chi sei?" "Cesare, sono il cugino di Nelson, lui ora è sceso un attimo, tra poco dovrebbe tornare" mi risponde portando gli occhi sul suo cellulare "ah, okay" prendo il caffè e scappo in camera mia, penso mi abbia guardato un po' male però non ci ho fatto troppo caso. Mentre sorseggio il caffè penso tra me e me "cazzo però, Nelson me lo poteva pure dire che suo cugino doveva venire stamattina e in più è pure figo, Dio che figura di merda che c'ho fatto!" Non esco più dalla mia camera dalla vergogna fin quando non sento bussare "ehi Eli, sono Nelson, posso entrare?" apro la porta e lo faccio entrare "ora mangiamo, ti va di pranzare con noi?" "Noi chi? Ci sta ancora tuo cugino?" "Si" "ah allora no, mangio dopo casomai" "dai Elisa! Guarda che è simpatico e poi tu devi abbattere questa timidezza! Se ti chiudi in camera non ci riuscirai mai!" "lo so...ma mi vergogno" "ma smettila!"
mi prende da un braccio e mi trascina verso la cucina
"dai oh, non so neanche che cosa mangiate!" "Fidati, ti piacerà" lo guardo male "ti odio" si mette a ridere e continua a parlare "ah e tranquilla che cucina Cesare che è bravo! io e te meglio se non li tocchiamo i fornelli!" Ridiamo entrambi e la tensione che c'era prima nell'aria inizia a scendere.
Ah si, questa cosa non l'ho raccontata! Ieri sera la pizza non era prevista; Nelson mi aveva chiesto se sapessi cucinare ed io gli ho detto che me la cavavo, ho provato a fare una semplicissima pasta in bianco soltanto che ero tornata in salotto a parlare con Nels, quindi entrambi ci eravamo dimenticati tutto sul fuoco ed ad un certo punto sento puzza di bruciato, scappo in cucina e non era andata a quel paese solo la pasta, ma anche il pane, che stava prendendo fuoco vicino al fornello acceso, appena lui vede la scena di io che cerco di sistemare tutto il casino si mette a ridere, mi guarda e mi chiede che pizza volessi. Già forse è meglio se la prossima volta dico la verità, ovvero che non so cucinare manco per sbaglio.
Tornando al presente, aiuto Nelson ad apparecchiare mentre Cesare cucina, è proprio un bel ragazzo si, ma non mi sembra per niente simpatico o educato ha quest'aria da superiore che mi urta e non poco, ma per il resto non saprei, non lo conosco e sinceramente mi interessa poco farlo.
Io e Nelson ci sediamo e Cesare ci raggiunge poco dopo, è stato per tutto il tempo con gli occhi sul telefono con la faccia un po' scocciata e annoiata, Nelson inizialmente cercava di farlo entrare nelle nostre conversazioni ma non sembrava e non sembra per niente interessato, mi da un sacco fastidio il suo comportamento ma faccio finta di non dargli peso. Finito di mangiare, visto che siamo finiti a stare in silenzio, cerco di spezzare il ghiaccio "io oggi voglio farmi un giretto per la città, cosa mi consigliate di andare a vedere?" A Nelson gli si illuminano gli occhi inizia a parlarmi e non la smette più, mentre Cesare mi ignora palesemente e cerco di fargli intendere che ci sono rimasta male, ma per avere la sua attenzione bisogna fare salti mortali, esiste solo quel maledetto telefono.
Torno in camera per prepararmi ad uscire, mi metto una maglietta della levi's, i jeans e le mie amate scarpe da ginnastica e proprio quando sto per aprire la porta sento Nelson che si arrabbia con Cesare "certo che avresti pure potuto aprire bocca ogni tanto, sembri antipatico se ti comporti così!
È nuova di qui, potresti pure mostrarti più disponibile" "scusa Nels eh, ma non mi frega niente di lei sinceramente, perché dovrei fare il finto interessato?"
Sento che continuano a parlare ma non ascolto più i loro discorsi. Non so di preciso il motivo ma quella frase mi ha fatto rimanere davvero male, capisco che non mi conosca, ma boh speravo di trovare persone che mi avrebbero accettato per quella che sono e non persone come quelle di Roma che mi giudicavano solo per l'apparenza...
Fatto sta che esco dalla stanza un po' triste anche se non voglio darlo a vedere perché odio farlo "bene allora io esco" e accenno un sorriso, Nelson mi guarda con aria un po' preoccupata "tutto bene?" annuisco e lui continua "se vuoi ti posso accompagnare a fare il giro!" e mi sorride "no tranquillo, voglio stare un po' da sola. Ciao ragazzi" "ciao Eli" dice Nelson sorridendomi, Cesare mi fa un saluto con la mano ed io me ne vado.
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|How I Met Your Father| Cesare Cantelli
Fanfictionsolita storia d'ammmmore con Cesi e una ragazza a caso. due ragazzi, incontrati per caso, innamorati persi l'uno dell'altra. Ma perché tendiamo sempre ad ignorare quello che ci dice il cuore? Forse non sbaglia sempre come crediamo [completa]