* linguaggio volgare, discorsi di natura sessuale, contenuti sessuali espliciti *
Perdo la connessione
Sto come un meteorite
Verso la collisione
Lei pensa che di barbie ho tutta la collezione
Che voglio solamente scartare la confezioneBaby le tue amiche non sono sincere
Ti han detto che io faccio casini in quartiere
Ma stai tranquilla, non devi temere
Ti giuro che sono un cattivo ragazzo per beneFabrizio's POV
Futura mi aveva fatto prendere uno spavento enorme.
Forse era assurdo, esagerato e persino un po' folle, da parte mia, preoccuparmi in quella maniera, anche considerando che la conoscevo da quanto? Una manciata di giorni?
Sì, forse era così, forse ad un occhio esterno, stavo correndo come un treno, facendomi anche paranoie inutili ed insensate, dandole modo di ferirmi, rischiando di rimetterci in emozioni, sentimenti, tempo investito. Avevo anche saltato le prove per lei, per due giorni di fila.
La verità?
Non me ne importava un accidente.
Ero innamorato, come un ragazzino, mi ci ero buttato a capofitto, ci stavo mettendo il cuore, senza fermarmi a pensare. E, considerando anche il fatto che, meno di ventiquattr'ore prima, mi era quasi morta tra le braccia, forse le mie preoccupazioni non erano poi del tutto infondate.
- N'te chiuderai mai più n'una stanza, sa'?
- Grandioso, Fab! Adesso non posso nemmeno avere un po' di privacy quando vado in bagno? - bofonchiò lei infastidita, serrandomi maggiormente le braccia attorno al collo e le gambe attorno alla vita - Vuoi controllare ogni cosa? Eh? Vuoi che ti informi di quante volte al giorno faccio la pipì, magari?
- Chiudi 'a boccuccia, vedi de nun farme 'ncazza', sa'? - replicai in tono severo, raggiungendo la cucina e sistemandola sul tavolo, allontanandomi poi di alcuni passi, fissandola arrabbiato - Comportate bene, nun fa' capricci co' me, n'te conviene...
- Oh, che fai, adesso mi minacci pure?
Serrai i pugni, prendendo un lungo respiro profondo.
Mannaja a lei, 'tacci sua, quanto poteva esse 'ndisponente, quanno ce se metteva?
Cristo, quanto gliel'avrei sonate sur culo, n'quer momento, giusto pe' farle n'po' capi' che nun c'era tanto da scherza'!
- M'hai fatto spaventa' a morte! 'O capisci questo, sì?
- Fab, mi dispiace... davvero, te lo giuro, non volevo... è solo che... - si morse un labbro, abbassando lo sguardo.
- Te sei vergognata... questo l'ho capito, nun te preoccupa'...
Lei alzò appena gli occhi, rivolgendomi una mezza occhiata imbarazzata.
"No, Fabrì, n'è er momento de farse 'nteneri', sa'? Se merita 'na lezione, così forse se renne conto che nun..."
- Ti chiedo scusa, Fabrizio... non mi chiuderò più in nessuna stanza, al massimo ti chiederò di lasciarmi sola per qualche momento, se ne avrò bisogno... va bene? Ora, ti prego, non avercela con me... non guardarmi così, mi stai mettendo paura... e io non voglio, Fabrizio... non voglio averne, non di te...
Feci un enorme sforzo di volontà, per non andarla ad abbracciare. Invece, serrai le labbra in una smorfia seccata, rivolgendole un'occhiata corrucciata.
- Semo ritornati ar nome 'ntero, mo'? Pe' 'a serie, mantenemo 'e fottute distanze?
Futura spalancò gli occhi, fissandomi allucinata. Tre volte aprì la bocca per dire qualcosa, e altrettante la richiuse, senza dire nulla. Infine, si alzò dal tavolo, voltandomi le spalle e marciando verso la porta.
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Intimacy {Sequel of Hypochondria; COMPLETA}
Fanfiction"Mi chiamo Futura Spagnoli, ho venticinque anni, e sono una sopravvissuta". Futura & Fabrizio... due corpi, una sola anima. Quale destino, per loro? "Mi sono tagliata i capelli, perché credevo che, così facendo, avrei dato un taglio anche al passato...