Epilogo - Addio, Brizio - sfizio

337 13 45
                                    

* Linguaggio volgare. Contenuti sensibili. Violenza. Sangue *

Tu eri il mio sole

Tu eri la mia terra

Ma non sapevi quanto ti amassi

Così hai colto l'occasione

E hai fatto altri piani

Ma scommetto non pensavi che sarebbero falliti

Non devi dirmi, cosa hai fatto

Io lo so già, l'ho scoperto da lui

Ora non c'è più alcuna possibilità per te e me

Non ce ne saranno più

Ora è il tuo turno

Di piangere

Piangimi un fiume di lacrime

Futura's POV

Il concerto stava quasi per volgere al termine.

Avevo cantato - o, per meglio dire, urlato - senza sosta, per ore. Avevo la gola secca, riarsa. Mi pizzicava. Feci un cenno del capo a Ludovico, allontanandomi verso il camerino di Fabrizio. La sicurezza mi aveva già vista prima, per di più Fab mi aveva messo un pass al collo. Passai senza problemi.

Non appena entrai, vidi l'oggetto dei miei desideri. Un minuscolo frigo. Corsi ad aprirlo, alla ricerca di una bottiglietta d'acqua. Quello che ci trovai dentro, mi commosse. C'era una bottiglietta di the freddo, al limone, con una targhettina attaccata. Sopra c'era scritto il mio nome. E c'era un cuore. E quella era inequivocabilmente la grafia di Fabrizio.

Con gli occhi lucidi e le mani che mi tremavano, afferrai la bottiglietta e l'aprii, mandandone giù una lunga sorsata. Era il mio preferito, ed era delizioso. Riposi la bottiglietta, avvicinandomi alla specchiera per controllare il trucco. Perfetto, nessuna sbavatura.

Stavo per tornare al backstage, quando un oggetto attirò la mia attenzione. Il cellulare di Fabrizio era posato in un angolo, accanto ad una bottiglia d'acqua mezza vuota, una birra ormai terminata, le sue sigarette e il suo cappello.

Cosa dovevo fare?

Potevo fidarmi fino in fondo, anche del suo ritrovato rapporto con Giada, oppure era il caso di dare una sbirciatina?

- Oh, al diavolo! - sbuffai, allungando una mano e afferrandolo.

C'era una password da inserire. Provai con "Anita", ma era sbagliato. Ritentai con "LIbero" ma niente da fare. Feci altri tentativi, con i nomi dei suoi familiari, ma non ottenni nulla. Poi digitai il mio nome, e il cellulare si sbloccò.

Come potevo dubitare di lui, a questo punto?

Avrei dovuto rimettere il cellulare apposto, e tornare a godermi il concerto. Glielo avrei anche detto, specificando che non ero andata in fondo. Mi sarei scusata. Lui avrebbe capito, non si sarebbe arrabbiato. E tutto sarebbe finito lì.

- Se non ci canti l'ultima, non ce ne andiamo! - sentii intonare ai ragazzi delle transenne.

Sorrisi tra me e me, scuotendo la testa e facendo per rimettere apposto il cellulare di Fabrizio. 

In quel momento, la porta del camerino si aprì di scatto.

***

Fabrizio's POV

Una pausa di pochi minuti. Una sorsata di birra, qualche tiro di sigaretta. Sì, magari insieme a Futura mia.

Cercai ansiosamente il suo volto tra quelli nel backstage, senza vederla. Forse era uscita a fumare?

Intimacy {Sequel of Hypochondria; COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora