CAPITOLO 43

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Non riesco a stare ferma, le mani mi tremano, il fiato è corto, la vista offuscata e la testa mi pulsa.

È quasi mattina, ed è da diverse ore che mi trovo qui, stanotte avrei voluto solo dormire ma evidentemente non era nei piani.

Mi guardo intorno, ci sono diverse scrivanie, con pile di fogli sopra di esse.

diverse porte mi circondano ma una in particolare attira la mia attenzione, su di essa si trova una targhetta color oro con inciso sopra "sceriffo Cooper".

Esattamente, mi trovo alla stazione di polizia e finalmente ho deciso di testimoniare contro quel mostro.

Sposto lo sguardo sulla mia mano, quella di Payton avvolge completamente la mia e sul dorso disegna dei cerchi immaginari.

Mi basta questo per non scoppiare in lacrime.

L'ansia mi sta divorando completamente, non solo perché tra pochi minuti dovrò testimoniare ma anche perché a momenti dietro la porta d'ingresso comparirà mia madre.

Mi ha chiamato circa un'ora fa dicendomi che era appena atterrata è che tra meno di un'ora era qui da me.

Appena le ho raccontato tutto non ha sprecato un attimo, quando ho chiuso la chiamata, durata circa mezz'ora, era già all'aeroporto e si stava imbarcando.

Cerco di rilassarmi, anche se ora come ora mi sembra impossibile.

Poggio la testa al muro per poi spostarla e sistemarla sulla spalla di Payton.

La porta si spalanca, e lascia spazio a un forte rumore di tacchi a spillo che si avvicinano frettolosamente.

È decisamente lei, è arrivata.

Appena alzo gli occhi che erano puntati a terra, mi sorprendo di essermi tranquillizzata, tanto che riesco anche a scherzare.

"cosa è successo, voglio spiegazioni ora!"

"ciao mamma, si sto bene, anche tu mi sei mancata" mia madre mi fulmina con uno sguardo del tipo "non è il momento di scherzare".

"comunque ti ho già spiegato tutto al telefono, ma se vuoi puoi entrare con me, a momenti entro per testimoniare"

Neanche il tempo di finire la frase che la porta che apre la stanza dove si svolgono gli interrogatori si spalanca, facendo uscire Peter scortato da 2 guardie.

Non ho più paura ora che so che finalmente è in carcere.

"Katie Anderson entra pure, siamo pronti"

Io no.

Prendo un grande respiro e mi avvio alla porta accompagnata da mia mamma.

Dopo mezz'ora buona, lo sceriffo Coiper ha finito e lascia sole me e mia mamma in stanza.

Non esita a sedersi davanti a me, cercando insistentemente il contatto con i miei occhi.

"lo so mamma, avrei dovuto raccontarti tutto prima, ma-"

"non ti preoccupare, sono fiera di te tesoro,ci vuole tanto coraggio per raccontare tutto quello che hai subito, davvero" mi guarda con sincerità, dove è andata mia madre, non la riconosco più.

Forse aveva ragione Sam, quando aveva detto che qualcosa era cambiato.

Sam...Sam!

"Sam?"

Mia madre mi guarda, scrolla le spalle e nasconde un sorriso.

Sa quanto sono legata a lei e quanto mi manca, non poteva mica lasciarla a casa.

Appena mi affaccio nel corridoio della stazione di polizia scorgo una piccola figura avvicinarsi sempre di più, finché non riesco a scorgere i lineamenti del viso, i lineamenti di Sam.

Senza pensarci un attimo mi precipito verso di lei e lei fa lo stesso.

La stringo forte a me, mi è mancata tantissimo e mi sorprendo a sentirla singhiozzare sulla mia spalla.

Mi sorprendo ancora di più a vedere che quando ci stacchiamo afferra una mano, alzo gli occhi per identificare la figura e scorgo un uomo dell'età di papà più o meno,l'unica differenza è che lui non è...ubriaco.

"Sam hai intenzione di presentarmelo" dico rivolgendo un sorriso all'uomo,so già quello che mi sta per dire, ma voglio sentirlo, voglio sapere che tutto è finito, tutto non sarà più come prima.

"Katie, lui è John, il fidanzato di mamma, John lei è Katie, mia sorella"

Un piccolo pezzo di cuore si spezza, sapere che tra mamma e papà è finita mi rattrista, ma è la cosa migliore, mamma quando stava con lui non era felice, finalmente ha trovato qualcuno che la rende così.

"piacere di conoscerti John, sono davvero felice per te e la mamma"

Chissà ora cosa penserà di me, sono alla stazione di polizia, bella come presentazione no?

Immediatamente sposto lo sguardo dietro le sue spalle possenti e identifico la figura di Payton.

Mi precipito subito verso di lui e gli getto le braccia al collo, ho bisogno di lui.

"oddio, c'è Payton, è proprio lui" sento Sam bisbigliare in preda all'emozione.

"Sam vieni qui c'è una persona che ti vuole salutare"

Non se lo fa ripetere due volte e si getta fra le braccia di Payton.

Appena esco dalla stazione sento di aver lasciato il mio passato lì dentro e mi sento incredibilmente leggera.

Mia madre mi ha appena comunicato che dormiranno in un albergo fuori Miami e che partiranno domani pomeriggio quindi a malincuore devo salutarla, ma prima ho promesso a Sam di portarla dai ragazzi e io le promesse le mantengo.

Così arriviamo in albergo e porto Sam subito da Jaden che abbraccia fortissimo.

Poi è il turno di Josh e Griffin e infine li porto da Chase, Noen e Anthony che sono tutti in camera di Payton.

Busso alla porta aspettando che aprano, ma ovviamente non ricevendo nessuna risposta decido di aprirla io.

Appena la apro li trovo a fare uno dei loro stupidi video ma non curante parlo lo stesso.

"ragazzi" dico richiamando la loro attenzione "guardate chi vi ho portato" dico e da dietro la mia schiena spunta Sam.

Subito si butta tra le braccia di Chase e ripete la stessa azione con Noen e Anthony.

Decidiamo anche di andare a pranzare insieme per poi salutarci.

Sam per tutto il tempo assume un sorriso a trentadue denti, mi chiedo se quel sorriso ce lo aveva anche a casa lì da sola con tutto quello che è successo.

Mi sento tremendamente in colpa per non aver saputo niente di tutta questa faccenda.

Mamma e John se ne sono stati tutto il tempo in un angolino e li ho osservati praticamente sempre, sembra che lui la renda felice, non ho mai visto mia mamma così solare. 

Immediatamente però mi sorge una domanda: che fine ha fatto papà?

🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷Buonasera a tutt*
Scusate per il ritardo ma il weekend è stato pieno di impegni ed è iniziata la settimana e i compiti hanno occupato tutto il mio tempo.
Spero che il capitolo vi piaccia!
Vi voglio troppo bene❤️🌷

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 | Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora