Capitolo 8

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Dapprima John si rese conto del freddo che lo portò a domandarsi quale parte del suo passato avrebbe visitato questa notte. La visione si mise a fuoco lentamente mentre il freddo aumentava: le punte delle sue dita bruciavano e aveva prurito per la sciarpa avvolta intorno al collo. Abbassando lo sguardo alla sciarpa vide strisce bianche e rosse in contrasto con lo sfondo nero del cappotto e capì dove si trovava.

John si tolse il cilindro e chiamò Paul, che stava scambiando qualche parola con il direttore, senza dubbio gli stava dicendo come svolgere il suo lavoro. Paul alzò gli occhi e John corse verso di lui, con i piedi che si inceppavano nella neve.

Ringo e George erano spariti, erano andati senza dubbio a fumare qualsiasi cosa avessero con loro in privato. Le Alpi austriache erano un posto perfetto dove sparire per un po' durante una pausa delle riprese.

John aveva finalmente raggiunto Paul, e Dick Lester gli volse uno sguardo di gratitudine, contento di non dover più trattare con Paul.

"Spariamo per un po'", suggerì John, le parole che aveva detto così tanto tempo fa gli tornavano alla memoria e trapelavano facilmente dalla sua bocca come se le avesse pensate al momento.

Paul annuì, riabbassandosi gli occhiali da sole sul piccolo naso. "Da quella parte?" chiese Paul, indicando più avanti un pendio di neve a caso. In risposta, John cominciò a correre, perdendo la sua lunga sciarpa lungo il corso, senza fermarsi.

Paul gli gridò dietro tutto il tempo, in parte ridendo e in parte cercando di dire qualcosa di importante. John raggiunse la collina e cadde sulle ginocchia, scivolando in una depressione nella neve.

Paul scivolò disordinatamente accanto a lui. Si erano riunchiusi nella neve, in un piccolo incavo fatto dal vento e dalla montagna, sotto le folate, nascosti dagli altri.

John non si perse in chiacchiere, sperando di non svegliarsi troppo presto. Afferrò le spalle di Paul e lo tirò verso di sè, finchè un braccio non lo fermò.

John sbattè le palpebre e al di sotto di lui non si trovava la neve fredda delle Alpi, ma la coperta bianca del suo letto. Scosse la testa, stordito, erano ancora di Paul le spalle che stava afferrando.

Forse era passato a un altro sogno? Potevano essere in una stanza d'albergo per quanto ne sapesse, nonostante non succedesse di solito nei suoi sogni.

"Sei sveglio", squittì Paul. "Ti stavi agitando, poi ti sei alzato e mi hai inseguito e, e- John, pensavo dovessimo scrivere una canzone oggi".

Era Billy e non era un sogno. Lasciò andare Shears e l'impostore si mise a sedere debolmente.

"Oh. Cammino nel sonno", disse John, stupidamente, trovando una giustificazione.

Billy annuì e prese un respiro profondo. Si aggiustò la camicia dove John l'aveva stropicciata con le sue mani e guardò John. "Stavi sognando Paul?"

"No, stavo sognando tua madre. Adesso andiamo a scrivere quella canzone", brontolò John con tono irritato.

Almost him [Traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora