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Narcis era riuscito a parlare con gli altri Omega, alludendo, rimarcando su alcune parole, aveva visto passare sui loro volti sorpresa, stupore e comprensione. In un paio di occasioni Jacob e Steph avevano coperto le sue chiacchiere con le loro risate. Dai cinque Omega con cui parlava poi c'era stato un passaparola fatto in modo discreto.

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Altre settimane erano passate, la direttrice era riuscita a creare un ambiente salutare per gli Omega. Lo chiamò per controllare le sue condizioni, lo visitò accuratamente, aveva il volto preoccupato, e Narcis si agitò..

-C... che succede?-

La donna gli fece un dolce sorriso, ma gli occhi erano preoccupati. -State entrambi bene, ma vorrei tenerti in infermeria per farti alcuni controlli, qualche giorno di riposo non ti farà male...-

Narcis annuì, si era strapazzato un po' in quelle settimane, fra la biblioteca, e il giardino. Mangiava poco, e aveva una forte malinconia, sentiva sempre di più la mancanza di Black. E l'unico modo per andare avanti era stato lavorare. Molti Omega lo avevano preso ad esempio, e sembravano più stoici e forti di prima. Alcuni avevano perfino avuto il coraggio di rispondere sibilando ad alcune guardie. Che si erano zittiti e per gli ordini che avevano, se n'erano andati.

"Quattro giorni." Gli aveva detto muovendo il labiale la donna. Ma se fosse stato segregato in infermeria, come avrebbe potuto organizzarli tutti?

-Jacob, Steph.- Chiamò la direttrice.

I due corsero quasi dentro, rimasero a fissare il ventre ancora denudato di Narcis, che si coprì veloce arrossendo.

-Portate Narcis in infermeria, e quando dico portate, dico che lui il pavimento non lo deve toccare!-

Steph si avvicinò lento, mise una mano dietro le sue spalle e una sotto le sue ginocchia e lo alzò delicato, Jacob rimase con la direttrice, i volti preoccupati mentre si scambiavano alcune parole. Posò il capo sul petto di Steph, che gli fece un lieve sorriso. -Andrà tutto bene lupacchiotto guerriero...-

-Ho paura.- Si sfiorò il ventre.

Arrivati là, vide che tutti gli Omega incinti erano dentro, e riposavano tranquilli.

Tutti sotto monitoraggio di vari macchinari. Narcis sospirò capendo che li avevano messi lì per non stressarli troppo.

Quegli ultimi giorni erano decisivi. -Steph...- Mormorò Narcis vicino al suo orecchio. -Non fate cazzate, siete le mie guardie...- "I miei amici." Pensò.

L'altro gli sorrise dolcemente. Lo posò sul letto libero, e gli diede un bacio in fronte.

-Non ti libererai di noi così facilmente...- Sussurrò mentre lo sistemava, per poi lasciarlo nelle mani del medico.

A quanto aveva capito nell'infermeria erano stati radunati tutti gli Omega in condizioni delicate e fragili. Cosa che lo faceva infuriare, non era né delicato, né fragile. Sbuffò cercando di alzarsi, ma venne fermato dal medico.

-Se non stai calmo dovrò darti un tranquillante, vuoi veramente questo?-

Narcis scosse la testa. Si sentiva nervoso a rimanere là segregato, sapendo che a breve sarebbe partito l'attacco. Altri Omega entravano e rimanevano in infermeria.

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Il quarto giorno era un completo fascio di nervi. Sapeva che stava per succedere ma non quando. Verso sera, Jacob e Steph avevano portato altri trenta Omega dentro, ora erano quasi un centinaio. Avevano staccato le telecamere e buttato i microfoni.

-Qualsiasi cosa succeda al di fuori di questa porta, voi restate qui! È il luogo piu sicuro e la porta è in acciaio, non ci passano pallottole od altro. Chiaro?- Fissarono Narcis, e anche gli altri Omega.

Incrociò le braccia ma disse -Sì.- Era arrabbiato lo avevano messo in infermeria per proteggerlo, come se fosse una femminuccia.

Jacob gli prese le mani. -Non possiamo mettere a rischio...- Gli indicò il ventre. -I vostri bambini. I piu fragili emotivamente e fisicamente sono qui, gli altri sono già consapevoli di ciò che succederà e hanno scelto di combattere. Ti prego Narcis...fallo per il tuo compagno e per tuo figlio.- Negli occhi anche una muta preghiera. "Fallo anche per Steph e me."

Narcis annuì.

Jacob lo fissò dolcemente poi gli premette le labbra sulle sue, uscì poco dopo lasciandolo sorpreso e sbigottito.

Steph gli si mise seduto vicino prendendogli la mano. -Non ne essere sorpreso Narcis. Io e Jacob siamo mercenari. Abbiamo scoperto di avere un cuore lotteremo per te. Sapendo comunque che hai un compagno, che vi appartenete e che nulla si metterà fra di voi, ti amiamo lo stesso. Grazie alla tua purezza di cuore, ci hai conquistato...- Anche Steph premette le sue labbra sulle sue. Per poi andarsene.

Narcis era sicuro, che il loro fosse un addio. Comunque fosse andata, loro due sarebbero spariti dopo la battaglia. Una lacrima gli rotolò giù dalla guancia.

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Sapeva che erano tutti nervosi li vedeva agitati.

-Sediamoci tutti, e leggiamo, che dite?- Tutti annuirono e gli portarono un libro.

Lesse il titolo e scoppiò a ridere. -Oh no, io questo non lo leggo...-

Un altro Omega lo guardò imbronciato. -Eddai, la saga di Twilight è dolce...- Manuel, l'Omega che gli aveva dato il libro sospirò in modo esageratamente romantico.

-Tu non hai un Link vero?-

L'altro scosse il capo negativamente. Narcis lo guardò alzando un sopracciglio e ridendo. -Scordati che in una situazione simile io legga di vampiri smielosi e mannari rincoglioniti...-

Ridacchiarono un po', accendendo una discussione sui libri fantasy, e su cosa negli anni avevano scritto di loro. Non sapevano nulla della gerarchia dei licantropi, gli scrittori umani.

Gli Omega, sì, erano le ultime ruote dei carri, ma lo erano solo per via che erano delicati. E quindi erano costantemente tenuti sotto controllo, alcuni venivano trattati male, ma erano rari casi. I loro figli erano definiti speciali. Fisicamente erano uguali agli altri, ma le loro menti si muovevano molto più velocemente, molto intelligenti e con straordinaria forza. Un mix per futuri Alpha perfetti, se uscivano Omega, la loro forza era limitata, erano sì piu forti dei normali Omega, ma confronto di altri ranghi erano deboli. Era la loro intelligenza la loro vera forza. Sempre non fossero innamorati, perché quando succedeva, si riducevano il cervello in una massa di gelatina, come la sua.

Jacob e Steph tornarono dentro lanciando a vari Omega dei dispositivi.

-Levatevi i collarini ora, velocemente...- Jacob aiutò molti Omega, Steph corse da Narcis e gli tolse il suo, per poi aiutare a levarene altri. -Siate discreti, tenetevi chiusi i pensieri per ora, ogni minima distrazione può essere pericolosa. Ok?- Tutti gli Omega annuirono.

I due guardarono Narcis e uscirono tranquilli.

OMEGAVERSE 1  *NARCIS*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora