||3.||

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Un caldo tepore inondó il visó della ragazza, segnato da due pomini rossi e da un accenno di borse sotto gli occhi. Dalla finestra di camera sua, entravano sottili spiragli di Sole, luminosi e piacevoli.
La bruna mise una mano sugli occhi a coprire la luce, si alzó a sedere sul morbido materasso e tese le braccia verso l'alto, stiracchiandosi e lasciando che un lungo sbadiglio uscisse dalla sua bocca.
Scese dal letto e il contatto con il pavimento freddo le creó dei brividi su tutte le gambe scoperte; zampettó fino al bagno e si lavó il viso, per poi metterci una crema idratante.
Seppur sempre molto indaffarata, Kathleen manteneva il suo corpo e la sua figura sempre in ordine, perfetta e curata.
Quella mattina soltanto i capelli le donavano un'aria scapestrata, poichè non avendoli asciugati la sera prima erano diventati molto voluminosi e ricci.
Prese a spazzolarli e poi se li lisció leggermente; quando non erano legati, i suoi capelli le arrivavano quasi fino ai glutei, e si notavano molto dato il loro colore particolare.
Mentre si stava ancora sistemando, sentii il trillo del suo telefono dall'altra stanza e si diresse a prenderlo.
Quando lesse il nome sopra la schermata, le sue labbra si incurvarono felici e i suoi occhi si illuminarono.

-Signorina Raimon, che piacere sentirla.- rispose con tono di scherno alla sua migliore amica, mentre dall'altro capo del telefono si sentiva Nelly ridacchiare affettuosamente.

-Capitano Smith, sarebbe disponibile per un pranzo? Non lo prenda come un appuntamento, sono sposata!- entrambe risero e rimasero a parlare per più di mezz'ora, ma intanto, anche se si sarebbero viste da li a poche ore, entrambe sapevano che avrebbero trovato altri migliaia di argomenti per discutere.
Dopo aver salutato l'amica e aver riposto il telefono in carica, si preparó un thè, scrisse il biglietto della spesa per essere sicura di non dimenticarsi nulla e si vestii comodamente, un paio di jeans, sneakers, una neutra t-shirt bianca e la felpa della Marina, l'unico elemento che poteva risaltare tra gli altri.
Non era solito truccarsi pesantemente, ma di certo non rinunciava al suo velo di mascara e al gloss color pesca; Kathleen ci teneva molto al suo apparire, forse dovuto anche al fatto che per mesi aveva indossato la divisa militare e non avesse toccato nulla che avesse a che fare col make up.
Diede una lieve spazzolata ai suoi folti capelli e spruzzó un po' del suo profumo preferito sul collo e sui polsi prima di uscire di casa.
Controlló più volte di aver chiuso la porta con accuratezza, e quando finalmente era sicura, potè incamminarsi verso la stazione, dove avevano accordato di vedersi lei e Nelly.
Appena salii le scale di pietra che portavano nella hall, dove vi erano i tabelloni di partenza dei treni, vide subito la figura slanciata di Nelly.

-Sempre puntuale, vedo.- con un sorriso di scherno salutó la sua migliore amica, che nel frattempo maneggiava il suo smartphone.

-E tu sai essere bellissima, pur indossando una felpa di due taglie in più, adesso come la mettiamo mia cara?- sorrisero entrambe e si abbracciarono, come mai avevano fatto prima, lasciandosi trasportare dalla mancanza reciproca e dalla malinconia.
Passarono parte della mattinata per le vie del quartiere, comprarono qualche vestito e Nelly accompagnó anche l'amica a fare la spesa in un piccolo negozietto di quartiere, offrendosi di darle poi un passaggio in auto fino a casa.
Le due ragazze così caricarono i loro acquisti sulla macchina della ex manager e poi si diressero verso un piccolo locale, per pranzare in tranquillità.
Quando il cameriere, un giovane ragazzo dai capelli punk e il piercing al labbro, le vide entrare, gli sguardi non furono pochi.
Dopo ancora svariati anni entrambe le ragazze avevano mantenuto il loro aspetto adolescenziale, che tempi addietro aveva fatto breccia in molti cuori della Raimon Jr. High.
Si sedettero in un tavolino vicino la finestra, non perdendo l'occasione di parlare con calma e serenità.

-Allora- incalzó Nelly. -Come è andata in questi ultimi mesi?-

-Passare quasi sei mesi per mare non è affatto facile- sentendosi in soggezione, come un vago sentore di essere osservata, Kathleen cominció a stuzzicare con le dita il lobo dell'orecchio sinistro; era un movimento abituale che faceva quando era al centro dell'attenzione, cosa che non amava particolarmente, se non durante il suo lavoro da Ufficiale. -Dopo qualche settimana ci fai l'abitudine.- vedendo il sorriso dell'amica, dedusse che quella fosse una sua sensazione e smise di giocare con l'orecchino. -Peró riprendere la proprio vita non è semplice.-

||Fuoco e Fiamme.|| -Inazuma Eleven GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora