Dedicated to subarulover97
Sapete quando vi succedono una serie di cose non particolarmente gradevoli e poi dici “Ma va, non può andare peggio di così!” e poi ti succede una cosa che è peggio di quelle di prima? Ecco a me stava succedendo proprio così. Dopo aver perso il primo treno per Monza e aver quasi rotto il mio cellulare, la gentile receptionist mi dice che c’è solo una camera disponibile e che dovrò pure condividerla con uno sconosciuto. <Mi dispiace signorina, ma purtroppo c’è stato un errore nella registrazione e non c’è modo di trovarle un’altra camera> <Va bene. Che camera è?> <La 127 al primo piano>. Prendo sconfitta le chiavi e salgo nella camera. Entro e apro subito le tende per vedere il paesaggio. Si vedono le campagne della Brianza e non molto lontano c’è il circuito. Il motivo per cui mi trovo a Monza è proprio il circuito. Sono venuta a vedere il Gran Premio, da grande appassionata di Formula 1 quale sono. Il biglietto mi è stato regalato da mio fratello Niccolò che ha due anni in meno di me e anche lui è appassionati di motori. Io e lui siamo legatissimi. Il suo pilota preferito è Nico Hulkenberg e dalle foto che mi ha fatto vedere e che sono andata a cercare è proprio un gran figo. Lo conosco come pilota, ma non l’ho mai seguito, come seguo Sebastian Vettel, che è il mio pilota preferito. Niccolò invece lo ama. Mi ha raccontato un sacco di cose su di lui. E una cosa che accomuna me e Nicolas è il numero 27. Non lo so perché, ma il 27 è presente sin da quando sono nata. Sono nata il 27 marzo, mio fratello è nato 27 giorni dopo il mio compleanno, il risultato della mia prima espressione di matematica era 27, il primo numero che ho casualmente (giuro casualmente) imparato dell’inglese è stato 27, il mio primo testo conteneva 27 parole e oggi sono nella camera numero 127. E con questo non prendetemi per pazza. Che sia destino? Non credo, almeno, io non credo al destino. Sono appena uscita dalla doccia con solo l’accappatoio addosso e i capelli umidi, quando sento la porta della camera aprirsi. “Immagino sia la persona con cui dovrò condividere la stanza”. Spero sia una ragazza, anzi sono sicura che sia una ragazza. Dai, quale hotel metterebbe un ragazzo e una ragazza che non si conoscono nella stessa stanza d’albergo? Quando vado apro la porta della camera da letto per andare nel mini-salottino mi blocco di colpo. “Beh oggi non è proprio giornata!”. <Ehm… ciao> dice lui appoggiando la sua valigia. Non biascico parola. “No, vero che non è lui? È un fantasma vero?” dico nella mia testa cercando di metabolizzare il fatto che NICOLAS HULKENBERG sia nella mia stanza e che molto probabilmente sarà LUI la persona con la quale la condividerò. <Ci-ciao!>. Grazie a Dio sono riuscita a dire qualcosa. <Ehm… noi condivideremo la stanza, non so se te lo hanno detto in reception. C’è stato un errore e… niente, io sono Giulia> gli dico porgendogli la mano. <Piacere Nicolas, ma chiamami pure Nico> risponde con un sorriso. <E così dovremo condividere la stanza per questo weekend?> dice guardandosi in giro. Mi rendo conto adesso che sono ancora in accappatoio e con i capelli umidi. “Solo io posso fare cose del genere” <Oh, ehm… io vado a darmi una sistemata. Tu intanto sistemati pure!> e corro via con le guance rosse. Quando ritorno trovo Nico spaparanzato sul divano e io mi siedo accanto a lui iniziando una conversazione. Le parole scorrono velocemente e ci conosciamo a poco a poco senza entrare troppo nel personale. Quando prendo il mio telefono per fargli vedere una mia foto di quando ero piccola e lui vede il mio blocco schermo, mi chiede <È il tuo fidanzato?>. Sul blocco schermo c’è una foto con me e Niccolò abbracciati. <No, no, è mio fratello>. Lui fa un sospiro di sollievo e io ridacchio. <Ti fa piacere che sia mio fratello e non il mio ragazzo?> <Sinceramente, sì!>. Io arrossisco violentemente a questa inaspettata affermazione. E a salvarmi ci pensa il mio amato fratellino che mi sta chiamando. <Scusami…> dico a Nico allontanandomi per rispondere. “Ehi fratellino!” “Giulia ti avevo detto di chiamarmi appena arrivavi in hotel!” “Lo so, lo so, ma ho avuto qualche imprevisto. Tra questi anche che dovrò condividere la camera con uno sconosciuto” “Come?! Dimmi che non è un uomo…” “Sì purtroppo è un uomo. Ma non immaginerai mai chi è!” “E chi è, dai, sentiamo” “Nico Hulkenberg” “CHE COSA?! TU MI STAI DICENDO CHE NICOLAS HULKENBERG, NONCHE’ IL MIO PILOTA PREFERITO, È IN CAMERA CON TE?!”. Io rido e intanto mio fratello continua a gridare. “Tu non torni a casa se non hai fatto sesso con lui capito?!” “Nick, ma sei scemo?! Ma io secondo te faccio sesso con uno sconosciuto?!” “Sì, se lo sconosciuto in questione è Nico Hulkenberg. Torna a casa solo se hai fatto sesso con lui chiaro?! Porca miseria Giulia, approfittane! Hai in camera il pilota più figo della griglia e non hai intenzione di provarci?!” “NO!” “Sì, invece! E non voglio sentire scuse! Ti voglio bene sorellona!” “Nick, io non…”. Ma ha già messo giù. Mio fratello è scemo. Io non faccio sesso con il primo che passa, anche se si tratta di Nico (ammetto che è un gran figo, eh, però dettagli). Quando torno di là ritrovo Nico sempre steso bellamente sul divano. <Era tuo fratello?> <Sì, era lui. Stava sclerando su di te, perché ti adora. Sei il suo pilota preferito!> <Bene, mi fa piacere. Sono anche il tuo pilota preferito?> mi chiede con un sorriso malizioso. Qualcosa mi dice che ci sta provando spudoratamente. E io acconsentirei anche, ma non mi sembra il caso visto che ci conosciamo appena. <No, per ora no. Il mio pilota preferito è Sebastian> <Beh, è già un buon inizio: è tedesco come me!>. Io rido e mi sbatto una mano sulla fronte. <Comunque ho ordinato il cibo in camera, se per te va bene> <Sì, sì va benissimo>. Mangiamo, scherziamo e parliamo ancora. Parlare con lui, devo dire che è molto piacevole: è gentile, scherzoso e schietto alcune volte. Dopo aver concluso la cena, è ora di andare a dormire. <Beh allora io dormo sul divano> dice lui. <No, tu non dormi sul divano è scomodissimo e poi tu devi dormire bene. Dormi nel letto, io dormo sul divano> <Non se ne parla neanche. Tu dormi nel letto e io sul divano>. Andiamo avanti così per almeno dieci minuti senza mai deciderci. Poi alla fine io dico <Ok, senti facciamo così: visto che il letto è matrimoniale, dormiamo tutti e due nel letto> <Sei sicura?> mi chiede lui dubbioso. <Sicurissima!> <Va bene. Terrò le mani a posto, lo giuro!> <Mi fido, mi fido>. Lui va in bagno per cambiarsi mentre io mi cambio in camera, mettendo una delle felpe extra large senza cerniera di mio fratello: sono talmente grandi, che mi coprono anche il sedere. Quando esce dal bagno, lo ritrovo solo con dei pantaloncini addosso, che lasciano spazio all’immaginazione. Deglutisco pesantemente e mi metto nel letto coprendomi bene con le coperte. Poi sento lui che si mette nell’altra parte. <Buonanotte Nico> <’Notte Giuli>.
Mi sveglio a causa di alcuni raggi di sole che colpiscono il mio volto. Apro lentamente gli occhi e sento due possenti braccia avvolgermi i fianchi e stringermi decise, ma non forte. Mi giro lentamente e scopro con mio grande piacere che Nico sta ancora dormendo. Sembra un bambino. Gli accarezzo i capelli e la guancia. Dopo qualche mormorio si sveglia anche lui. <Buongiorno bell’addormentato> gli dico dopo che lui si è stropicciato un po’ gli occhi. <Ah, è stata la più bella dormita della mia vita! E questo grazie a te che sei un ottimo peluche!>. Io arrossisco violentemente e lui si sporge verso di me e mi lascia un bacio sul naso. <Sei proprio carina quando arrossisci>. Il bel momento viene interrotto dalla sveglia. Oggi è venerdì e Nico si è offerto di accompagnarmi al circuito e di farmi vedere prove libere, qualifiche e gara dal suo box. Nel frattempo che sono stata nel paddock ho avuto la fortuna di farmi fare qualche autografo e foto da qualche pilota per mio fratello e per me. Ho conosciuto Daniel Ricciardo che è proprio come si mostra al pubblico: simpatico, scherzoso e sempre disponibile con tutti. E con Nico ho iniziato una sorta di convivenza: mangiamo insieme, guardiamo film insieme e dormiamo insieme. Ho quasi paura di dire che mi sto innamorando di lui, perché non è possibile. Quasi non ci conosciamo. Però non riesco a smettere di pensare che sia perfetto per me. Forse dopo tanto tempo mi sento apprezzata e sentita amata da qualcuno. Sono stata troppo tempo da sola. Lui non si trattiene dal farmi sempre complimenti e dal provarci con me, ma non lo fa mai in modo opprimente. E sì, forse in fin dei conti, mi sto innamorando di lui. Amo semplicemente stare con lui, amo il suo sorriso e amo come mi fa sentire “amata”. Le qualifiche del sabato vanno benissimo per lui: dopo un finale di qualifiche a dire poco pazzesco, con Nico che taglia la prima chicane per dare la scia e un sacco di piloti che prendono bandiera, tra questi anche Lewis Hamilton, Sebastian, Valtteri Bottas e Daniel, la pole va a Charles Leclerc (sono andata in delirio per lui, perché sono anche una tifosa sfegatata della Ferrari, da buona italiana quale sono). Nico conquista la sesta posizione. Appena sceso dalla macchina corro ad abbracciarlo e a fargli i complimenti. Quando torniamo in hotel andiamo a dormire molto presto perché lui si deve riposare, non prima però di aver visto un film, ma anche con una strana tristezza, forse consapevoli che dopo domani tutto quello che c’era tra noi finirà poiché lui tornerà a Monaco e alla sua vita, e io torno a casa da Niccolò. Come promesso guardo la gara nel box di Nico e mi gaso tantissimo. Alla fine, la vittoria va a Charles dopo una splendida gara e Daniel finisce al quarto posto, mentre Nico al quinto. Prima di andare a salutarlo non posso perdermi il podio e la marea rossa che c’è sotto, perché è questa la bellezza di Monza. Appena finite le celebrazioni corro dal tedesco e appena finisce di parlare con la sua assistente gli corro in braccio e lui mi prende velocemente per i fianchi e mi fa girare come una trottola. <Giulia…> non lo lascio parlare perché ho già le labbra sulle sue. Dopo un po’ ci stacchiamo col fiato corto e le labbra gonfie <Ti amo Giulia> mi dice lui con uno splendido sorriso. <Ti amo anch’io, Nicolas>. Devo ammetterlo che è uno dei baci migliori che abbia mai dato in vita mia e anche la notte che passai è stata la migliore della mia vita. Quando tornai a casa Niccolò mi accolse stra felice per aver saputo che ho fatto sesso con il suo pilota preferito, ma anche felice per vedermi innamorata dopo tanto tempo. E sì, forse era destino che mi dovessi innamorare del pilota numero 27.
Spazio autrice: Spero ti piaccia! Sorry per il tanto tempo che ci ho messo per pubblicarla, ma volevo farla bene perché ci tengo particolarmente ed è uno dei miei piloti preferiti e poi sono stata un po' impegnata con la scuola.
P.S. Grazie per le 160 letture!❤
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One Shot| Formula 1 (RICHIESTE CHIUSE)
Short StoryRaccolta di One Shot sulla Formula 1 (ma non solo). Se volete essere protagoniste oppure volete una one shot particolare leggete la parte "Introduzione". LE RICHIESTE SONO CHIUSE. TOP TEN e altri: 🥇 su nicohulkenberg 🥇 su f3 🥇 su f2 🥈 su formu...