Dedicated to Giirasole_
Spero ti piaccia!❤🥰Da qualche mese ho iniziato a odiare tutto quello che mi circonda. Ma quando dico “odiare” non è nel vero senso della parola perché io non sono quel tipo di persona. Se volete definirlo “odio passeggero” fatelo pure, anche se non so quanto passeggero possa essere. Ma volete sapere chi è la causa di tutto ciò? Il mio migliore amico George Russell. La persona che ogni giorno mi fa sorridere, mi fa ridere, con la quale ho vissuto per quasi tutta la mia vita, mi sta facendo crollare in uno stato che nemmeno io riesco a comprendere. Sono solo stanca del suo comportamento e del suo atteggiamento nei miei confronti. Perché lui, “il simpaticone”, quando siamo da soli mi tratta quasi come se fossi la sua fidanzata (anche se non ci siamo mai baciati o altro eh, però ammetto che non sono mancate le occasioni dove stavamo per baciarci), mentre al resto del mondo mi presenta come “la sua migliore amica”. Ma io dico: è cinismo questo? Sarcasmo? Per quale dannato motivo fa così? Io sono ormai settimane che cerco di rifletterci su questa cosa, ma non ho trovato risposta. E questa cosa mi fa innervosire. Uno schiocco di dita davanti alla mia faccia mi fa riprendere dai miei pensieri. <Non mi stavi ascoltando, vero?> mi chiede Lando con un sorriso furbo. Io scuoto sommessamente la testa e rigiro il cucchiaio nella mia tazza di caffè. <Cosa tormenta la testa della mia povera amica?> mi chiede continuando a sorridere. Lando è uno dei miei più cari amici e l’ho conosciuto attraverso George. <Lo sai benissimo di che si tratta> mormoro mentre bevo la mia bevanda scura. <Lo sai come la penso. Io dico che dovresti parlarci> mi risponde lui appoggiandosi un po’ di più allo schienale della sedia. Per poco non sputo tutto. <Ma sei fuori?! E cosa dovrei dirgli eh? “Oh guarda sono innamorata persa di te però tu continui a fare il cretino perché non sai cosa vuoi nella tua vita”> sbotto. <Sì potrebbe starci> mi risponde lui ridendo e io gli lancio un tovagliolo. <Sei uno stupido> dico però sorridendo. <Uno stupido che però dice la verità> continua lui. Alzo gli occhi dalla mia tazza e lo guardo. <Senti io non posso dirti cosa devi fare nella tua vita però posso dirti che come ti guarda e come ti sorride è qualcosa di veramente unico e fidati che sei l’unica con cui lo fa> mi dice con sincerità. <E perché non fa nulla? Perché continua a trattarmi come la sua migliore amica?> ribatto io. <Questo non lo so> mi risponde dispiaciuto. Io sbuffo e vado al bancone per pagare il conto. Dopo aver fatto ciò mi dirigo verso l’uscita del bar. Ma una mano attorno al mio polso mi blocca. <Che c’è ancora Lando?> chiedo all’inglese mentre mi volto verso di lui. <Non vieni a vedere le qualifiche dal mio box?> mi chiede facendo gli occhioni da cucciolo. <No mi dispiace. Non me la sento> gli rispondo dispiaciuta. Lui annuisce e mi lascia un bacio sulla guancia salutandomi. Io gli voglio un bene dell’anima e mi dispiace non andare nel suo box, anche perché glielo avevo promesso, ma non me la sento, non dopo la nostra piccola discussione. La consapevolezza di non essere quello che vorrei per la persona che conta di più nella mia vita mi distrugge. Saluto con un cenno della mano Alex che mi guarda preoccupato. Asciugo quella lacrima che scende lungo la mia guancia per poi dirigermi all’hotel dove passerò da sola il resto della giornata.
George pov’s
Cammino tutto fiero per il paddock, per andare alla ricerca di quella che è la mia migliore amica. Solitamente, prima di una qualifica, va in un bar con Lando per parlare. È una loro routine anche se mi da molto fastidio. Sono geloso. Lo sono perché lei è una bella ragazza, ma anche molto ingenua quindi se dovesse cascare nelle mani di qualche ragazzo stronzo, mi arrabbierei moltissimo. Tengo molto a lei, forse anche di più di quello che farebbe un semplice migliore amico. Mentre cammino noto Alex che mi fa segno di raggiungerlo. Non ci penso due volte e mi avvicino a lui. <Che è successo con Aurora?> mi chiede subito. Io lo guardo confuso per poi chiedergli <Nulla, va tutto bene. La stavo giusto cercando. Tu sai dov-> <E’ uscita dal paddock in lacrime. Sappiamo benissimo tutti e due com’è il vostro rapporto e forse sarebbe ora che tu ti comportassi diversamente con lei> mi dice con una serietà che non gli avevo mai visto. <E cosa dovrei fare scusa? Lei è la mia migliore amica, l’ho sempre trattata come si deve!> esclamo io. <Magari potresti evitare di fare lo stronzo e ammettere i tuoi sentimenti verso di lei> ribatte lui. Ma non ho tempo di dire altro che lui già se n’è andato verso i suoi box. Resto da solo, con i miei pensieri e decidendomi sul da farsi.
Aurora pov’s
Sono bella e beata sul divano a mangiare popcorn e mentre vedo sulla TV che c’è nella camera “La bella addormentata nel bosco”. Se ve lo state chiedendo, è da qui che viene il mio nome, da un cartone animato su una principessa. A mia madre piaceva molto questo cartone, perciò, ha deciso di chiamarmi come la principessa in questione. Io ho sempre sognato di essere come lei. Da piccola, per esempio, avevo tutta la stanza rosa e avevo tutti i libri e i quaderni e altre varie piccole cose con la mia principessa Disney preferita. Infatti, quando sono triste o nervosa guardo sempre questo cartone. L’avrò visto almeno centomila volte. Il problema è che io, a differenza di Aurora, non ho trovato il principe azzurro, o almeno c’è ma non penso che si sia reso conto che io lo amo. A disturbare la mia serata deprimente ci pensano dei colpi alla porta. Lascio perdere sperando che se ne vada. <Aurora apri, so che sei lì!>. La sua voce è come un fulmine a ciel sereno. <Hai le chiavi, apri tu, no?> gli rispondo io cercando di ignorare i battiti del mio cuore. Quando vengo con lui alle gare e prenotiamo l’albergo chiedo di dare una copia delle chiavi anche a lui così se ha bisogno di me può entrare senza bussare. <Le ho lasciate in camera> mi risponde. Io sbuffo e vado ad aprigli, per poi ritornare sul divano per vedere il mio film. Lui entra senza farsi troppe domande e si siede al lato opposto del divano rispetto a me. <Che succede?> mi chiede andando dritto al punto. <Nulla, perché? Ci deve essere sempre qualcosa che va storto?> ribatto io nervosa. Lui non mi risponde e guarda il film con me. Quando arriva la scena dove il principe bacia Aurora per risvegliarla dal suo sonno, sento una fitta al cuore. Spengo immediatamente tutto. <Perché hai spento tutto? Era la tua scena preferita> mi dice George guardandomi stupito. <Non mi andava di vederla> gli rispondo e mi alzo dal divano dandogli le spalle. <Perché fai così? Non sei più tu!> esclama lui alzandosi con me e mettendosi di fronte alla sottoscritta. “Perché deve rendere sempre tutto così difficile?” mi chiedo io. Mi giro verso di lui, con il cuore che batte a mille. Davanti a me ho di fronte il ragazzo più figo della griglia di Formula 1, del quale sono migliore amica, ma anche perdutamente innamorata. <E’ colpa tua> dico senza neanche pensare. <E’ colpa mia?! Si può sapere perché è colpa mia?!> ribatte lui alzando la voce. <E’ colpa tua perché sei uno stronzo! Ti comporti con me come se fossi la tua fidanzata e poi?! E poi quando siamo fuori con gli amici per te divento di nuovo l’Aurora migliore amica! Sono stanca di questa situazione George e tu non lo vuoi capire! Tu non hai capito che io sono innamorata di te! Io ti amo sin dal primo giorno in cui ti ho visto, ma tu sei troppo preso da altre cose per accorgertene! È per questo che ti sto odiando! È per questo che…> non ho tempo di ribattere che lui ha posato le labbra sulle mie prepotentemente. Mi viene a mancare la forza nelle gambe per la velocità con cui sta succedendo tutto questo. Non mi aspettavo minimamente una reazione del genere. Ci baciamo con passione e le nostre lingue si incontrano per la prima volta e si cercano. Ci stacchiamo poi senza fiato. Appoggiamo al fronte uno contro l’altro. Sorridiamo, mentre il nostro respiro è ancora affannoso. <Ti amo> mi dice e io penso di averlo sognato. <Ridillo> <Ti amo> mi dice più lentamente con quel sorriso da ragazzo che lo contraddistingue. <Ti amo anch’io> dico con lo stesso sorriso per poi baciarlo di nuovo. Le sue mani vanno sotto le mie cosce e in un batter’ occhio sono sollevata contro il suo corpo muscoloso. Cammina in direzione del letto e il mio cuore batte ancora più forte al pensiero di quello che sta per accadere. La mia schiena aderisce al materasso. Ci spogliamo e io ho paura, una paura matta di non piacergli abbastanza e che tutto questo sia un sogno dal quale mi sveglierò presto. Ma quando entra dentro di me io mi rendo conto che non sto assolutamente sognando, ma che il ragazzo con il quale sto facendo l’amore è la persona che amo di più al mondo. Raggiungiamo l’apice con le mani strette forte, mentre mi sussurra parole dolci all’orecchio. Ci afflosciamo stremati sui cuscini per una notte che sembra non finire mai. Appoggio la testa contro il suo petto nudo mentre George mi accarezza i capelli delicatamente. <Vuoi essere la mia ragazza Aurora?> mi chiede poi facendomi alzare la teste verso di lui. <Certo che sì George> gli rispondo con un sorriso. Lui mi sorride in risposta e mi bacia di nuovo. E ora posso dire di essere come Aurora: ho trovato il mio principe azzurro e non lo lascerò andare.
Spazio autrice:
Ehilà! Scusate per il tanto tempo che ci ho messo a pubblicarla, ma sono stata davvero impegnata con la scuola. Spero comunque che vi piaccia e ci vediamo il prossimo weekend spero!😅
Baci❤😘
Martina
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One Shot| Formula 1 (RICHIESTE CHIUSE)
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