Dedicated to Sofia_Bricoli
Spero ti piaccia!❤🥰Ho sempre e perennemente odiato le discoteche e questa non fa eccezione. Musica alta, gente che balla e alcool a tutto spiano. <Che schifo…> dico mentre sono al bar che mi rigiro il mio Martini. “Se odi le discoteche perché sei qui?” vi starete chiedendo. Semplicemente perché il mio migliore amico mi ci ha trascinato e io gli voglio troppo bene che non sono riuscita a dirgli di no. Dopo la rottura con il mio ex fidanzato mi è stato accanto e ora, cito sue testuali parole “E’ il momento di andare avanti e di superare tutto! Chissenefrega del mondo!”. Scuoto la testa ripensando alle sue parole. “Perché sono stata così stupida a seguirlo?” mi chiedo nella mia testa. La cosa ovvia poi, è che il simpaticone ha deciso di abbandonarmi qui, al bar, con una massa di ubriaconi che non stanno in piedi manco a pagarli. Mi scolo il mio primo e ultimo drink per la serata e prendo la mia borsa. Me ne sto per andare quando qualcuno mi trattiene e mi fa risedere sullo sgabello. <Dove vuoi andare? Siamo solo all’inizio!> esclama il mio migliore amico ordinando un altro drink. <Max sei una testa di cazzo! Lo sai benissimo che odio questi posti! Che cosa dovrei fare eh? Ubriacarmi per poi svegliarmi domani mattina con un mal di testa lancinante?> gli rispondo io nervosa. Ebbene sì, il mio migliore amico è quell’idiota/pilota di Max Verstappen. <Sofi guarda che io lo sto facendo per te eh!> mi risponde lui mentre si scola il suo drink. “Perfetto è ubriaco!” penso nella mia testa alzando gli occhi al cielo. “Ci mancava solo questa!”. <Sei per caso ubriaco Max?> chiedo io mentre si appoggia alla mia spalla. <Io? No per niente! Sono sano come un pesce guarda!> dice tutto fiero, ma barcolla e mi cade addosso e per poco non cadiamo in due. Si mette a ridere di gusto per poi rialzarsi e camminare verso non so quale direzione. <Stai attento!> gli grido mentre lui si allontana sempre di più. Lui mi saluta ridendo e sparisce tra la folla. Io scuoto la testa sorridendo. Decido che è arrivato il momento di alzarmi e di andare da qualche parte, non so dove, ma giusto per sgranchirmi le gambe. Cammino lentamente mentre dico centomila “mi scusi”, “permesso” che non sono serviti a niente dato che vengo spintonata in continuazione. E ovviamente quando arrivo nella prima zona libera mi vado a scontrare contro il petto di qualcuno. <Oh, scusami non volevo…> dico arrossendo e facendo qualche passo indietro. <Figurati non è successo nulla> mi risponde e io alzo gli occhi riconoscendo la voce. Incontro i suoi occhi marroni dei quali mi sono innamorata. <Daniel…> dico sottovoce e anche stizzita. Ma era ovvio che questa serata doveva andare a finire così! Mi ritrovo in una dannata discoteca, abbandonata dal mio migliore amico, ubriaco per giunta, e mi ritrovo davanti il mio ex. E sì perché il ragazzo australiano che ho davanti è Daniel Ricciardo, nonché il mio ex fidanzato. Avevamo una relazione perfetta, mi aveva anche proposto di andare a convivere, quando siamo entrati in crisi e abbiamo iniziato a litigare e ci siamo lasciati. I motivi? Quando si trattava di cose importanti per lui come i Gran Premi o cose così dovevo essere presente, mentre lui per me non c’era mai e poi lui faceva sempre il geloso con me e dubitava della mia fiducia, ma quando io facevo un attimo la gelosa con lui si arrabbiava. In più abbiamo iniziato a non andare d’accordo per ogni cosa e ogni volta sfociava in un violento litigio con parole gridate e porte sbattute. <Sofia, non mi aspettavo di trovarti qui> mormora riportandomi alla realtà e senza staccare gli occhi dai miei. <Nemmeno io> mormoro. Ma non ho il tempo di fare un passo che qualcun altro mi spintona e io mi ritrovo tra le braccia di Daniel, con il viso contro il suo petto muscoloso. <Stai bene?> mi chiede preoccupato. <Sì sto bene> gli rispondo alzando di nuovo lo sguardo. Il suo profumo mi riempie di nuovo le narici e mi da alla testa. Mi riprendo in fretta e mi stacco da lui. <Io… devo andare> gli dico cercando una via di fuga. Appena la trovo cerco di andarmene ma una mano attorno al mio polso mi ferma. <Aspetta> dice e mi volto verso di lui nervosa. <Possiamo parlare? Ti prego> mi chiede quasi supplichevole. La sua voce fa trasparire tutta la sua tristezza. <Parlare?! Dannazione abbiamo parlato per mesi e cosa abbiamo fatto? Nulla! Non me la sento di ritornare in quell’inferno Daniel, non ce la faccio> gli rispondo e con uno strattone mi allontano dalla sua presa eme ne vado. Rivederlo ha riscosso in me sentimenti che era meglio lasciare stare. Io lo amo, lo amo ancora, non so se purtroppo e per fortuna. Non si può dimenticare una relazione di quasi due anni. Vado alla ricerca disperata del mio migliore amico che è l’unico che mi può salvare in una situazione del genere. Lo chiamo ad alta voce, ma la musica alta non aiuta. Non lo trovo da nessuna parte, perciò decido di andare fuori da questa odiosa discoteca. Mi dirigo verso un terrazzo, dove c’è una splendida vista sulla città di Monaco. Appoggio sulla ringhiera e mi porto la testa tra le mani. Io sono un casino, la mia vita è un casino. Sbuffo e mi passo le mani sul volto. “Ci mancava solo Daniel” penso nella mia testa, mentre un leggero vento scompiglia i miei capelli. <Sofia> sento dire il mio nome dietro di me e un leggero brivido percorre la mia schiena. <Che ci fai qui Daniel?> chiedo io stizzita voltandomi verso il pilota australiano. <Dobbiamo parlare, ti prego> mi chiede supplicante mentre si avvicina a me. <Sai quante volte volevo parlare io, ma siamo finiti solo per gridarci addosso?! Vuoi che te lo ricordi?!> gli rispondo io arrabbiata. <E io?! Non c’eri solo tu in quella relazione!> esclama lui alzando il tono della voce. <Non lo vedi come siamo?! Neanche due minuti che siamo da soli stiamo già litigando!> dico io frustrata. Le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi. Daniel si avvicina ancora di più a me e, mettendo due dita sotto il mio mento, mi fa alzare gli occhi verso di lui. I suoi occhi marroni non brillano più come una volta. Prima potevi anche specchiarci dentro, ma ora trasmettono solo tristezza. E questa cosa mi fa stare male. <Mi manchi. Non c’è giorno in cui non penso a te> mi sussurra, avvicinandosi ancora di più. <Dan io…> non ho tempo di dire altro che lui posa le sue labbra sulle mie. Mi era mancato lui, mi erano mancati i suoi baci, mi era mancato tutto. Non mi sembra neanche di aver vissuto in tutto questo tempo senza di lui. È un bacio passionale carico di ricordi e di emozioni. Quando ci stacchiamo siamo senza fiato. Appoggia la fronte contro la mia e sorridiamo felici e soddisfatti, dopo tanto tempo. Passo una mano tra i suoi ricci scuri e chiudo un attimo gli occhi per godermi il momento. <Ti amo> mi sussurra facendomeli riaprire. <Ti amo anch’io Daniel, ti amo anch’io> dico per poi baciarlo di nuovo.
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One Shot| Formula 1 (RICHIESTE CHIUSE)
Cerita PendekRaccolta di One Shot sulla Formula 1 (ma non solo). Se volete essere protagoniste oppure volete una one shot particolare leggete la parte "Introduzione". LE RICHIESTE SONO CHIUSE. TOP TEN e altri: 🥇 su nicohulkenberg 🥇 su f3 🥇 su f2 🥈 su formu...