Segui il tuo cuore| Kimi Räïkkönen

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Dedicated to _just_a_fan_01
Spero ti piaccia!❤🥰

GP di Monaco 2019

Sono nella mia camera d’albergo che passo per almeno la quindicesima volta in rassegna i miei vestiti senza trovarne uno decente. Mio fratello ha avuto la splendida idea di trascinarmi a una festa sullo yacht del suo migliore amico. Io odio questo tipo di feste. <Gabriella sei pronta?> grida mio fratello da dietro la porta della mia stanza. <No, non so ancora cosa mettere…> gli dico, ma faccio appena in tempo che lui si fionda nella mia stanza. <O mio Dio! Ancora non ti sei decisa? Chi stai aspettando? Babbo Natale?> <No e io non ci voglio venire a questa festa e lo sai. Perché ci devo venire Sebastian, dimmelo!>. Ebbene sì, mio fratello è Sebastian Vettel. Sono molto felice e orgogliosa per lui e dei risultati che è riuscito a raggiungere. È molto gentile e premuroso nei miei confronti, ma quando fa così mi viene solo voglia di strozzarlo. <Non ricominciare Gabriella! È uno dei miei amici più cari, mi ha invitato e ho intenzione di fare bella figura!> <Portando me?!> <Sì! Muoviti e mettiti questo vestito, se non vuoi farmi fare ancora più ritardo>. Quando vado in bagno e vedo il vestito strabuzzo gli occhi. <Ma ti sei fatto di qualcosa stamattina? Io questo vestito non me lo metto, ma manco morta!> gli dico dal bagno. <Dio, certo che sei proprio pesante! Mettitelo e basta!> mi risponde lui spazientito. “Sì certo, basta che poi non ti lamenti perché è troppo corto!”. Lo metto e mi trucco un poco, mettendo solo del mascara e un po’ di rossetto. Quando esco mio fratello mi squadra. <Che c’è? Non va bene?> <No, sei bellissima sorellina!> mi dice abbracciandomi e lasciandomi un bacio tra i capelli. Ci avviamo allo yacht con la sua Ferrari. Quando arriviamo noto subito che ci sono tutti i piloti. Saliamo e veniamo accolti da un omone della sicurezza che ci chiede i nostri nomi.  Io so già chi l’ha organizzata questa festa: Kimi Raikkonen. Era il compagno di squadra di Seb in Ferrari dal 2015 al 2018. Tra loro c’è una bella amicizia, ma tra noi non c’è mai stata una grande amicizia, solo saluti e un paio di chiacchere quando ci vedevamo. Ma non sono mancati i momenti in cui ci siamo avvicinati troppo. Sì, sapete quei momenti imbarazzanti dove ti stai quasi per baciare. A noi sono capitati un paio di volte, ma ho sempre cercato di non pensarci perché ogni volta che lo faccio mi vengono le farfalle nello stomaco, quando non dovrebbero. Ne ho parlato con Sebastian, anche perché non sarei riuscita a mantenere il segreto. Quando gliene parlai lui mi rispose <Gabri, segui il tuo cuore>. Ma non ho mai seguito una volta il suo consiglio e ho sempre ragionato con la testa. È troppo difficile per me: se dovessi seguire il cuore avrei paura di andare incontro a scelte sbagliate e di soffrire ed è già successo una volta. Entriamo e c’è già la musica a palla che mi spacca i timpani. Sto proprio trovando la buona scusa per andarmene, mio fratello ha la bella idea di andare a salutare Kimi. “Proprio quando avevo intenzione di evitarlo per tutta la serata…”. <Ehi Kimi! Come va?> dice mio fratello dando una pacca sulla spalla al finlandese. Lui lo saluta, ma invece di guardare lui, passa i suoi occhi di ghiaccio sul mio corpo. Sento immediatamente le guance farsi rosse. <Benissimo Seb> risponde tornando a guardare lui. Io tiro un sospiro di sollievo. Ogni volta che ci vediamo fa così e questa cosa mi dà sui nervi. Guardo la sala alla ricerca di qualche faccia simpatica. <Come va l’università?> chiede Kimi facendomi ritornare con i piedi per terra. Mi guarda sempre con quello sguardo come se riuscisse a guardarmi dentro, a capire quello che penso. <Ehm… Bene. Ho passato l’ultimo esame con il massimo dei voti> <Ho sempre saputo che ce l’avresti fatta> mi risponde, ma senza accennare un sorriso. Io arrossisco un poco e vedo qualcuno che si sta sbracciando. È Charles. <Scusate, ma vado da Charles che mi sta chiamando> dico ai due piloti e lasciando un bacio sulla guancia a Seb. <Non ti ubriacare!> mi dice quando mi sto già allontanando. È sempre il solito. Quando arrivo da Charles, mi accoglie con un caloroso abbraccio. Oltre ad essere coetanei (siamo entrambi nati nel 1997), io e Charles siamo amici sin dall’anno scorso e mi è sempre stato vicino anche nei momenti più duri, ad esempio quando mi sono lasciata con il mio ex James. Eravamo fidanzati sin dalle superiori e poi tre mesi fa ho scoperto che lui mi tradiva da almeno due anni con una che manco conosco. L’ho lasciato e mi sono sentita una stupida per avergli creduto per così tanto tempo. Charles e mio fratello mi sono stati vicini e mi hanno aiutato. <Ciao Charles!> dico lasciandogli un bacio sulla guancia. <Non mi aspettavo che venissi!> mi risponde lui stupito. <Sì, nemmeno io! Ma sai com’è Seb: quando si tratta delle feste di Kimi non manca mai!> <A proposito di Kimi, guarda che l’ho visto come ti guardava: tu gli piaci!> <Ne abbiamo già parlato Charles. Non siamo fatti per stare assieme. Abbiamo quasi venti anni di differenza. E poi non è il mio tipo> <Sì e io ci credo! Ma se vi siete quasi baciati tre volte!> <Hai detto bene QUASI, quindi non vuol dire niente> <Gabri ti devi lasciare andare. Lo so che con quello che è successo con James è difficile, ma devi andare avanti e Kimi forse è il modo migliore per provarci> <Non lo so Charles. È difficile> gli dico sentendo le lacrime agli occhi. <Ehi…> dice lui accarezzandomi il braccio. <Sappi che qualunque cosa succeda io ci sarò per te, ok?> <Grazie Charles, non so cosa farei senza di te> gli dico abbracciandolo. <Non ti divertiresti!> mi risponde ridendo. Subito dopo sono insieme a Daniel e a Charles sulla pista a cantare e a ballare. Loro due sanno proprio come farmi divertire. Ancora non ho smesso di ridere per le battute di Daniel. Non ho pensato a Kimi, a James e a tutti i miei problemi, mi sono solo lasciata andare. Ma c’è sempre qualcosa che mi trattiene. O qualcuno. Dopo un po’, quando vedo che Charles e Daniel sono troppo ubriachi per poterci parlare, salgo delle scale che mi portano al piano superiore dello yacht dove c’è una splendida vista sul mare e su Monaco. Mi accorgo appena che qualcuno mi ha appoggiato la sua giacca sulle spalle. Mi volto per ringraziare colui che mi ha prestato la sua giacca e incontro due occhi ghiaccio e un brivido percorre la mia schiena. “Dannazione!” <Grazie> gli dico cercando di togliermela. <Tienila, stai tremando>. “Sì, sapessi veramente perché sto tremando!”. Rimaniamo così, uno a fianco all’altro, appoggiati alla ringhiera con le spalle che si sfiorano a contemplare il mare. <In Finlandia il mare è sempre ghiacciato> dice rompendo quell’atmosfera di pace che si era creata tra noi. Mi volto per guardarlo, ma lui continua a guardare il mare. I suoi occhi risplendono di un particolare azzurro sotto la luce della Luna. “Potrei perdermici in quegli occhi…”. <Perché sei qui Kimi?> gli dico guardandolo. Lui ancora non mi guarda e resta ancora a contemplare il mare, quasi alla ricerca di una risposta. <Non lo so> mi risponde. <Come non lo so? Ce tu vieni qui per cosa? Per darmi la tua giacca?> gli rispondo nervosa. “Non ne posso più di questa situazione”. <Qualche volta si fanno cose senza ragionare, senza pensare alle conseguenze. Io nel mio essere Iceman mi lascio sempre andare, ma tu, tu che a 21 anni dovresti fare quello che vuoi, ragioni con la testa di un ottantenne> mi risponde questa volta guardandomi negli occhi, ma senza far trasparire alcuna emozione dalla voce. <Cosa stai cercando di fare? Di darmi una lezione su come si vive? So benissimo badare a me stessa sai!> <È questo il tuo problema: vuoi dimostrare agli altri che sei forte, ma ti basta poco per mostrare la fragile Gabriella che sei>. Sto iniziando a innervosirmi sempre di più perché so che ha ragione, ma non gli voglio dare questa soddisfazione. <Sai che c’è? Io non prendo lezioni da uno come te, che non sa neanche cosa vuol dire amare. Perché io mi sono innamorata di una persona e ci ho pure sofferto. Ma tu non sai di che cosa sto parlando perché non te ne frega niente dell’amore>. Con questo so di aver fatto scattare qualcosa dentro di lui. <Io non so cosa significa amare? Io amo una persona e l’ho vista soffrire senza che io potessi fare niente per consolarla. Io vedo questa persona buttare via la sua vita tutti i giorni perché ha paura di innamorarsi ancora. E io non faccio niente perché non sono la persona giusta per lei> pronuncia questa parole con un tono diverso. <E sentiamo chi è questa persona?> gli chiedo ormai con i nervi a fior di pelle. <Tu>. Il mio cuore perde un battito quando sento questa semplice parola. <Non può essere…> gli dico in un sussurro. <Senti, lo so che noi due non potremmo mai stare insieme perché abbiamo una differenza di età abissale e perché abbiamo due caratteri diversi, ma voglio dirti che ti amo e che ci sarò sempre per te anche solo per essere tuo amico. Posso essere quello che vuoi: Iceman, amico, consolatore, amante, ubriaco, tutto quello che vuoi, mi basta solo stare con te> mi dice prendendomi le mani. Non so quale strano meccanismo del mio cervello si sia attivato, ma prendo il colletto della sua camicia e avvicino le mie labbra alle sue per un bacio romantico, per nulla frettoloso. Quando ci stacchiamo con il fiato corto e fronte contro l’altra vedo uno splendido sorriso sul volto del campione del mondo 2007. <Adesso sei solo mia> mi dice accarezzandomi la guancia e dandomi un leggero bacio sulle labbra. <E tu sei solo mio> gli rispondo mettendo le meni dietro il suo collo e baciandolo una seconda volta. E per la prima volta, sul tetto di uno yacht, con il mare e la Luna a risplendere in questa notte a Monaco, posso dire di aver seguito il consiglio di mio fratello e che il mio cuore mi ha portato dalla persona che amo veramente e che so che mi proteggerà, qualunque cosa accada.

One Shot| Formula 1 (RICHIESTE CHIUSE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora