Dedicated to hulk-badger
Spero ti piaccia!❤🥰
Sabato sera=discoteca. È così che l’ho sempre pensata e così la penserò per molto tempo, fino a quando non sarò in carrozzella, anziana e tutta tremolante. Ho un carattere troppo fuori dai termini, troppo esuberante per non pensarla così. E in effetti questo mio carattere non si addice per niente al nome che porto e i miei genitori me lo hanno sempre detto. Ritornando a noi, ora sono in un locale di Monaco con la mia migliore amica per divertirmi. In discoteca non ci sono mai andata per secondi fini tipo rimorchiare e mai lo farò. Anzi, il più delle volte c’erano molti ragazzi che mi ronzavano intorno, ma io non li ho nemmeno considerati. Per quanto ribelle ed estroversa possa essere, non sono quel tipo di ragazza da storia di una sera. A distrarmi dai pensieri sulla mia vita ci pensa Jennifer, la mia migliore amica. <Eli, Eli guarda ci sono due gnocchi che ci guardano!!!> esclama lei tutta esaltata. “Ci risiamo” penso nella mia testa. E’ sempre la stessa storia da quando ci conosciamo: lei pensa ai ragazzi e io penso a divertirmi. <Jen non mi volto a guardarli, non mi interessa> le dico rimanendo seduta al mio sgabello rigirando il mio Martini. <Dai ti prego, sono veramente due fighi della Madonna!> <Jen no> le dico risoluta mentre bevo il mio drink. <Ma c’è uno che ti sta mangiando con gli occhi!> prosegue lei insistente. Io alzo gli occhi al cielo e mi volto a guardarli. Sono due ragazzi, uno biondo con gli occhi azzurri alto, mentre l’altro è un ragazzo con i capelli ricci e la pelle più abbronzata dell’altro. Io sorrido perché uno dei due l’ho riconosciuto. I nostri sguardi si incrociano per un breve istante e poi torna a parlare con il suo amico. <Sì ci stanno proprio fissando> dico ritornando a guardare la mia amica. <E beh cosa vuoi fare? Il biondo sembra proprio volerci provare con te!> esclama di nuovo Jennifer. Io alzo di nuovo gli occhi al cielo e vado a prendere di nuovo da bere, lasciando cadere quel discorso. Vado al bar e dopo aver ordinato il drink, attendo che il barista lo prepari. <Sai non dovresti andare in discoteca con un vestito così perché ci sarebbe una marea di uomini che ti guarderebbero il sedere> sento sussurrare all’orecchio provocandomi milioni di brividi lungo la schiena. Ma non perdo la concentrazione e ribatto con un sorrisetto e voltandomi verso il ragazzo in questione <E tu sei uno di quelli?>. Lui ride e si avvicina di nuovo al mio orecchio <Io sono il primo della lista>. Il barista mi porge il drink e lo prendo ancora ipnotizzata dalle sue parole, ma soprattutto dai suoi occhi azzurri. Finisco il drink abbastanza in fretta mentre lui dice <Come ti chiami?> <Pensavo che utilizzassi altre tecniche per rimorchiare> gli rispondo a mia volta. <Ma rimango comunque un gentiluomo> ribatte con un sorriso. Quest’uomo sa ovviamente quello che fa, ma io non sa con chi a che fare. <Elizabeth> dico poggiando il bicchiere e guardandolo dritto negli occhi. <Un nome un po’ innocente per una ragazza come te> prosegue lui sorridendo. Io gli rispondo sorridendo <Mai fidarsi delle apparenze>. Ora hanno fatto partire una canzone decente ed era ora cavolo: è tutta la serata che continuano a mettere canzoni che fanno schifo. <Ti va di ballare?> mi chiede tornando “serio”. Non so neanche io perché do questa risposta ma giuro che non è colpa mia, ma colpa dei suoi occhi <Sì, va bene>. Mi sorride e mi prende per mano portandomi in mezzo alla pista. Si mette davanti a me, posizionando le mani sui miei fianchi. Le mie vanno intorno al suo collo accarezzando i suoi capelli. Non ho mai fatto così con un ragazzo in discoteca, ma con lui è diverso. Non so per quale motivo, magari solo per l’alcool che ho in corpo. Mi accorgo a malapena che lui sta avvicinando il suo viso al mio. Passo lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra fino a quando non si incontrano. All’inizio è un bacio dolce, ma poi diventa sempre più passionale, fino a quando non siamo costretti a staccarci senza fiato. Lui sorride quasi vittorioso perché alla fine dei conti ha ottenuto quello che voleva. Il nostro momento però viene interrotto dalla voce di Jennifer che mi dice di andare. <I-Io devo andare…> mormoro allontanandomi da lui. Mi sono già voltata, in procinto di raggiungere la mia amica quando sento una mano prendermi per un polso. <Aspetta. Non sai neanche come mi chiamo> dice quasi dispiaciuto. <Non ne ho bisogno, perché non è detto che non ci vedremo più> gli rispondo sorridendo maliziosa e lasciandolo da solo in mezzo alla pista più confuso che mai.
Qualche mese dopo…
Nico pov’s
Entro nella sala riunioni nella fabbrica della Renault. Oggi ho proprio la testa da un’altra parte, come se negli ultimi tempi l’avessi per le cose importanti. La verità è che dopo quell’incontro con quella ragazza in discoteca, non sono più riuscito a togliermela dalla testa. E’ diventata il mio chiodo fisso. Mi siedo accanto a Daniel, mentre lui solleva lo sguardo dal cellulare, mettendolo via e guardandomi preoccupato. <Non hai una bella cera Nico. È successo qualcosa?> mi chiede. <No, niente è solo che…> non ho tempo di dire altro che veniamo interrotti da Cyril che entra nella sala. Io e Dan scattiamo in piedi mentre lui ci dice di accomodarci. <Bene ragazzi. Vi ho chiesto di venire qui oggi perché volevo presentarvi un nuovo membro del team. È una persona veramente capace e con ottime qualità nel suo lavoro. Siamo stati veramente fortunati che abbia scelto noi per proseguire la sua carriera nel campo delle corse. Ebbene sarà un nuovo ingegnere e lavorerà sia con Daniel che con Nico. Lasciando da parte le chiacchere è ora che ve la presenti: vieni entra!> dice tutto orgoglioso. Deve essere una persona veramente brava nel suo lavoro perché non è per niente facile entrare a far parte in un team come ingegnere e lavorare con noi piloti, ma soprattutto non è per niente facile convincere Cyril e i grandi capi della Renault. Appena vedo chi entra, mi si mozza il fiato. <Si chiama Elizabeth e lavorerà con noi e con voi per la maggior parte del tempo> prosegue ancora Cyril mentre la ragazza si presenta a Daniel. Quando arriva il mio turno le porgo la mano imbarazzato e stupito. <Ma tu come…?> chiedo ma lei mi blocca sussurrando e sorridendo <Te l’avevo detto di non fidarti delle apparenze>. Ci sediamo di nuovo e Cyril inizia a spiegarci il nuovo programma, ma io non lo sto ascoltando. Sono preso nel guardare la ragazza di fronte a me. Sono troppo felice. Lei notando il mio comportamento si volta verso di me e mi sorride. Ora che l’ho ritrovata non me la lascio più scappare.
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One Shot| Formula 1 (RICHIESTE CHIUSE)
ContoRaccolta di One Shot sulla Formula 1 (ma non solo). Se volete essere protagoniste oppure volete una one shot particolare leggete la parte "Introduzione". LE RICHIESTE SONO CHIUSE. TOP TEN e altri: 🥇 su nicohulkenberg 🥇 su f3 🥇 su f2 🥈 su formu...