Un altra possibilità| Pascal Wehrlein

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Dedicated to Alessiaaa_0357

E-Prix di Sanya 2019  
Sono a Sanya per l’E-Prix. A dire la verità non conoscevo la Formula E fino a quando il mio ragazzo Pascal Wehrlein non ha deciso di correre in questa categoria. È grazie a lui e al mio migliore amico se mi sono un po’ appassionata ai motori. Nelle qualifiche è riuscito a conquistare il nono posto. In questa categoria sta andando molto bene e si diverte. Il problema è che tra noi non è più la stessa cosa da un po’. Litighiamo spesso e finiamo per urlarci addosso solo cattiverie che non pensiamo, almeno da parte mia. E’ da un po’ di tempo, ormai, che io e lui non passiamo del tempo assieme come i fidanzatini di una volta. Lui passa la maggior parte del tempo in giro per il mondo e io lo seguo anche perché in quella categoria c’è anche il mio migliore amico, Daniel Abt. Io e lui siamo cresciuti assieme da sempre e siamo legatissimi. È l’unica persona, infatti, che mi è sempre stata accanto e che non se n’è mai andata. Devo tanto a Daniel e lui a me. E oggi gli avevo promesso che sarei andato nel suo box a vedere la gara. <Alessiaaa!> mi grida in un orecchio. “E’ odioso quando fa così!”. <Daniel quante volte ti ho detto di non gridare?!> esclamo io mentre cerco di darmi una sistemata. <Non è colpa mia se sei sempre tra le nuvole!> dice cercando di difendersi. Io alzo gli occhi al cielo per poi chiedergli <Allora? Ci sei o no?>. Dovete sapere che Daniel ci mette una media di circa mezz’ora per sistemarsi i capelli e poi altri 20 minuti per vestirsi. E tra i due sono io quella che ci mette di meno e questo è un paradosso. <Solo un secondo!> esclama davanti allo specchio mentre cerca di mettere a posto i capelli. Io alzo di nuovo gli occhi al cielo ridendo. “Non cambierà mai!” <Fatto!> esclama tutto contento e venendo verso la mia direzione. <Sei peggio di una modella quando ti prepari!> gli dico mentre usciamo dall’hotel. <A volte. Ma devo essere perfetto sempre!> mi risponde lui e io scoppio a ridere. Un’altra caratteristica di Daniel è che quando si tratta del suo aspetto fisico, il suo ego cresce a dismisura. <Sì, sì, placati. Non sei Lewis Hamilton> gli rispondo io camminando verso il paddock. <No, infatti, sono meglio> mi risponde con un sorriso furbo. Io mi sbatto una mano sulla fronte ed entriamo nel paddock. Entriamo nei box Audi dove passo la maggior parte del tempo durante i weekend. Mi osservo attorno cercando un altro mio gradissimo amico ma lancio un gridolino quando due braccia mi sollevano per aria. <LUCAS!> grido ma lui nulla si mette a ridere come un cretino. Anche Lucas è diventato in poco tempo una delle persone più importanti nella mia vita. Mi carica sulla schiena come un sacco di patate. <Daniel fai qualcosa!> esclamo ma il mio migliore amico non dice nulla, anzi si mette a ridere insieme al suo compagno di squadra. <Se non mi metti giù all’istante non giocherò più alla Play con voi!> dico io. A quelle parole il brasiliano mi rimette a terra. Entrambi tengono moltissimo ai tornei con i videogame e non vorrebbero mai perdere. <Ma voi non avete una gara da fare?> gli chiedo io mentre mi sistemo la maglietta. <Oh sì vero! Andiamo che se no Allan mi fa il terzo grado!> esclama Daniel. Entrambi poi mi salutano dandomi un bacio sulla guancia. Così mi avvio verso i box Mahindra per andare a salutare Pascal, anche se non se lo merita poiché abbiamo litigato proprio il giorno prima. È per questo che mi sono rifugiata nella camera di Daniel. Busso alla porta del suo camerino e il suo “Avanti!” mi incita ad entrare. <Ehi!> mormoro mentre lui è di spalle che sta tentando di allacciarsi la tuta. <Ah sei tu…> mi risponde quasi deluso voltandosi verso di me. <Sì, io ero…> cerco di dire ma vengo bloccata dal tedesco. <Eri al box di Abt vero?> mi chiede nervoso. <Sì, dov’è il problema?> ribatto io incrociando le braccia al petto. <” Dov’è il problema?!” Ma ti senti quando parli? Passi più tempo da loro che qui con me! Pensi che a me faccia piacere che tu sia così legata ai miei rivali? Ma non ci pensi a me?> esclama lui. <E tu?! Tu non ci pensi a me?! Io ieri sono andata da Daniel perché abbiamo litigato! Sono mesi che ti comporti così e io non posso più essere la vittima delle sue scenate di gelosia!> sbotto io. Sono stufa di questa situazione. <Stai dando la colpa a me adesso? Sai cosa ti dico? Che sei TU il problema in questa relazione! Tu scappi sempre dai problemi, stai sempre con loro invece che con me! Tu ti comporti da bambina e non da ragazza di 25 anni!> prosegue lui arrabbiato. Sapete quando si ha la vera e propria sensazione del cuore spezzato? Ecco in quel momento il mio era a brandelli. Pascal in quel momento si era reso conto di quello che aveva detto e tentò di scusarsi <Oddio Ale, scusami, i-io non volevo…> ma io lo blocco asciugandomi le lacrime <Non importa. È finita>. Con quelle parole esco dalla stanza e torno in hotel per poi tornare a casa.
 


E-Prix di Diriyah 2019
Domenica. Oggi si corre la gara due del E-Prix di Diriyah. Cammino per il paddock in compagnia dei due uomini che mi hanno sostenuta di più nell’ultimo periodo: Daniel Abt e Lucas di Grassi. Camminiamo tranquilli, fino a quando non incrocio due occhi marroni che non vedevo da tanto tempo e che mi fanno tremare ancora come una volta. Daniel nota la mia tensione e mi sussurra all’orecchio <Ma hai provato più a parlarci?> <Secondo te? Non ci vediamo né sentiamo da un anno, vuoi che abbia provato a parlarci?!> sbotto io nervosa. Lui alza le mani in difesa e si ferma per poi abbracciarmi. <Lo sai che ci sarò sempre per te, vero?> mi mormora. Io annuisco e mi stringo più a lui. Io e Daniel siamo così, amici nonostante tutto e nonostante tutti. <Hey piccioncini! Volete muovervi?!> esclama Lucas facendoci separare. Daniel sbuffa e avvolge un braccio attorno alle mia spalle per poi dirigerci verso il brasiliano. <Certo che è un rompiballe> mormora Daniel. <Sì, infatti. Mi dispiace per Blanca> gli rispondo. <Guardate che vi sento!> esclama Lucas e io e Dan scoppiamo a ridere.
La gara per i due miei migliori amici, piloti Audi, è andata abbastanza bene. Lucas, infatti, è arrivato secondo per la penalità inflitta a Günther, mentre Daniel è arrivato sesto. Non bene per il mio ex che è arrivato quindicesimo. In hotel però, non so quale strano meccanismo si accenda nel mio cervello, ma decido, di andare a trovare la persona che mi ha spezzato il cuore e che dovrei odiare come nessun’altro al mondo. Il problema è che nonostante non ci siamo più visti né sentiti, io ho continuato ad amarlo. Ho continuato a pensare a lui, a noi, a suoi abbracci, ai suoi baci. Questi pensieri mi conducono come un automa verso la sua stanza, che so che è sempre la stessa. Mi blocco davanti alla porta non sapendo se bussare o meno. “Hai fatto tutta sta fatica per venire qui, mo non vuoi bussare Ale?”. Scuoto la testa e alla fine busso. “Se disastro deve essere, facciamolo fino in fondo”. <Alessia?> mi chiede stupito. Io cerco di sorridere anche se dentro di me è in corso una vera e propria tempesta. <In persona> rispondo sorridendo. <Vieni, entra> mi dice poi facendosi da parte per farmi entrare. Di solito Pascal è una persona abbastanza ordinata, ma al momento sembra che nella sua camera sia scoppiata una bomba: scarpe sparse per il pavimento, vestiti qua e là e fogli accartocciati da qualche parte. <Sì, scusa per il disordine, ma avevo altro a cui pensare> mi dice grattandosi la testa imbarazzato. Pascal non è una persona che si distrae molto. A dire la verità non riconosco più il mio Pascal, quello che ho conosciuto circa due anni fa. <Non sei più tu…> mormoro dando voce ai miei pensieri. Pascal mi ha sentito e mi guarda con occhi tristi. <Non sono più lo stesso da quando…> ma si blocca a metà, provando quasi dolore per pronunciare quelle parole. <Pascal…> cerco di dire ma lui con un cenno della mano mi blocca. Prende un bel respiro e dice <Alessia da quando ci siamo lasciati, io sono stato male. Mi sono sentito uno stronzo per averti detto quelle cose che non pensavo davvero. Io non ho mai smesso di pensare a te Ale, davvero. Io… io vorrei solo un’altra possibilità. Con te. Vorrei farti capire ogni giorno quanto ti amo. Perché io ti amo Alessia. E non smetterò mai di farlo. Vorrei trattarti come la splendida ragazza che sei. Trattarti come meriti. Capirò se…> ma non dice più nulla perché io ho le labbra sulle sue. Io volevo sentirmi dire queste parole. Io non volevo e non voglio altro se non lui. E’ un bacio dolce che sa di amore, che sa di tutte quelle parole e di tutti quei gesti che non ci siamo detti per tanto tempo. Quando ci stacchiamo sorridiamo felici e appoggiamo la fronte uno contro l’altro. <Ti amo Alessia. Ti amo tantissimo> mormora contro le mie labbra. <Ti amo anch’io Pascal> gli rispondo e i suoi occhi si illuminano. È in quell’istante che capisco di non aver fatto scelta più giusta. Ho scelto Pascal. Ho scelto noi.

Spazio autrice:
Ehilà! Prima one shot sulla Formula E! Spero vi sia piaciuta! Vi ricordo ancora che per le richieste potete scegliere piloti di qualunque categoria tra le Formule. E nulla che dire, ci vediamo alla prossima!
Baci❤😘
Martina

One Shot| Formula 1 (RICHIESTE CHIUSE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora