capitolo 24

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Sono le quattro di mattina e non riesco a dormire così decido di chiamare payton, ma non risponde, beh è ovvio sono le quattro presumono stia dormendo.

Guardo il soffitto illuminato da piccole lucine che sembrano stelle, le avevo fatte mettere io da piccola perché mi ricordava il cielo stellato, mi piaceva guardare le stelle era come guardare i sogni sia mie che di altre persone che chissà magari si sarebbero realizzati, sono sempre stata una sognatrice ,però esserlo a volte porta a delusioni ,tipo quando ritorni nella realtà rimani delusa  e vorresti solo che il mondo che hai creato nella tua testa diventasse realtà  ,ma purtroppo non puoi vivere sempre nei tuoi sogni perché comunque la vita è fatta di delusioni anche se forse a volte sono troppe.

Un rumore mi distrae dai miei pensieri,è il mio telefono che squilla

Inzio chiamata

P: hey, scusa se non ti ho risposto
Io: tranquillo, scusami tu se ti ho chiamato alle quattro del mattino
P: tranquilla puoi chiamarmi quando ti pare, ma comunque, perché mi hai chiamato?
Io: non riuscivo a dormire

Chiacchieriamo un po' fino a quando non mi addormento con la sua voce leggera che anche se non stavo capendo molto di quello che stava dicendo per colpa del sonno che stava arrivando, mi fa addormentare con un sorriso stampato in faccia

...

Sono le 10:30 e sono ancora sdraiata nel mio letto perché non ho voglia di alzarmi,sento bussare alla porta

Io: avanti
G: ale vieni a fare colazione
Io: si ora arrivo

Dico sbuffando e rotolandomi giù dal letto

Io: aia!
Escalamo quando mi ritrovo per terra ancora arrotolata nelle coperte, cerco di rialzarmi e con la delicatezza di un rinoceronte in un negozio di ceramica scendo al piano di sotto a fare colazione

M: sei andata a dormire tardi vero?
Io: erano le quattro e qualcosa

Dico con la voce impastata dal sonno

M: hai guardato il soffito pieno di luicine vero?
Io: già
M: sei pripio come quando eri piccola

Mi dice mia madre accarezzando la mia schiena posando difronte a me un piatto con dentro i pancakes, mi mancavano,quelli fatti da mia madre avevano un sapore diverso dagli altri

...

16:00

°pov's payton °

Sto dando ripetizioni di scienze a Janette già da un po'

J: mi piace la tua maglietta

Dice passando la sua mano sopra ad essa

Io: grazie

Si avvicina di più a me e mentre io continuo a spiegare lei continua a guardarmi

Io: puoi prestare più attenzione per favore?
J: oh già scusami e che tu sei più interessante
Io: Janette
J: si?
Io: a che gioco stai giocando?

Si sede a cavalcioni su di me
Io: puoi alzarti perfavore?

Accarezza il mio petto da sopra la maglietta

Io: Janette, ma che stai facendo?
Dico mentre cerco di allontanarla, ma lei tenta di baciarmi ma io mi scanso

Io: ma che stai facendo? Io sono fidanzato
J: lo so, ma forse è meglio provare qualcuno di nuovo, sai credo di essere più brava di lei

Sussurra con voce provocante tentando di levarmi la maglietta

Io: ma ti sei bevuta il cervello

Rispondo nervoso andando via.

...

Sono a casa e ho raccontato tutto ai ragazzi e anche ad ale, che adesso ha anche più fiducia in me perché anche se una ragazza mi ha provocato io non ho ceduto

°pov's Alessandra°

Sento bussare alla porta di ingresso faccio per uscire dalla mia camera, ma sento che qualcuno ha già aperto la porta perciò rimangono sdraiata sul mio letto

M: aleeee, scendi di sotto
Io:ok un attimo

Dico sbuffando

dalla cima delle scale lo vedo all'ingresso, sul mio viso si crea un sorriso enorme

Io: tu sei pazzo

Dico fiondandomi nella sue braccia

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Chissà chi è il pazzo ahaah

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