"Assolutamente niente" (Capitolo 4)

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Intanto Sofia portò Andrea in cucina con una scusa, e non lo fece uscire.

"Perché hai l'affanno?"

Chiese lui, per poi toccarle la guancia che era caldissima.
Era rimasta senza fiato dopo il bacio con Niccolò...

"E perché hai le goti rosse?"

Chiese ancora lui, prendendole il viso tra le mani.

"Ho solo corso mentre salivo le scale"

Mentire non era suo solito, difatti si sentiva sempre in colpa.

"E il dito?"

Chiese prendendo il dito medicato tra le sue mani.

"Ma quante domande fai?!"

Disse lei con una risata nervosa.

"Mi preoccupo solo per te"

Rispose lui sorridendo.

"Comunque nulla di che, mi sono fatta male con un bicch-"

Improvvisamente si sentì un rumore, provenire proprio dalla camera di Sofia.
I due si guardarono e poi corsero a controllare cosa fosse successo.
Aprirono la porta e videro solo Lorenzo che giocava, e a fare quel rumore fu proprio un suo giocattolo.
Sofia fece un sospiro di sollievo, pensava ci fosse ancora Niccolò in camera.

"Lore, fai più piano"

Disse Sofia con un tono dolce, per poi sedersi accanto al bambino e accarezzargli i capelli.

"Mamma, lo sai che sono l'aiutante di Peter pan?"

Disse lui tutto felice, mostrando alla mamma il suo pupazzetto di Peter Pan che aveva tra le mani.

"Davvero? Wow, che bello!"

Disse lei stando al gioco del piccolo.
Lorenzo amava quel cartone perché Sofia, quando lui era più piccolo, per farlo addormentare gli faceva guardare le puntate di quel cartone, e crescendo si é appassionato sempre di più nel vederlo.
Sofia conosceva quel cartone grazie a Niccolò, dato che anche lui era cresciuto guardandolo.
Andrea intanto aveva lasciato la mamma e il figlio da soli, e così, mentre il piccolo giocava, Sofia si stese sul suo letto fissando il soffitto.
Senza accorgersene, cominciò a sorridere come un ebete pensando al bacio tra lei e Niccolò.
Toccare quelle labbra dopo cinque anni era stato stupendo, eppure lei in parte era ancora arrabbiata e delusa da lui. L'aveva lasciata senza un motivo, le aveva fatto del male e in quei cinque anni non si era degnato nemmeno di un messaggio o di una telefonata, niente di niente.

"Mamma, perché sorridi?"

Chiese suo figlio fissandola.

"Niente amore, pensavo"

Disse voltandosi verso di lui.

"Mamma, ho un segreto che non posso dire a nessuno"

Disse bisbigliando.

"Cioè?"

Chiese lei usando il suo stesso tono, per poi alzarsi col busto.

"Però non devi dirlo a nessuno nessuno!"

Disse lui, facendo sorridere Sofia.

"Prometto!"

Disse alzando la mano sinistra e l'altra la mise sul cuore.

Quella casa che avevamo in mente||UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora