5 anni dopo...
Erano passati ben 5 anni dalla sua partenza...
Niccolò li aveva passati in gran parte a Parigi, ed altri come un nomade per tutta Italia, ma proprio quel giorno stava facendo ritorno a Roma, la sua amata Roma.
Parigi si, era bella, ma la sua città non la batte nessuno.
Per quanto riguarda Sofia, bhe...
Non aveva sue notizie praticamente da quando era partito, e l'ultima cosa che ricordava di lei era il suo volto distrutto e pieno di lacrime.
Gli aveva fatto male lasciarla, ma doveva farlo sia per lui, sia per lei, ma soprattutto per la loro relazione.
Lui l'amava ancora, anzi, non aveva mai smesso di farlo. Non aveva avuto relazione in durante il suo trasferimento, non ne sentiva il bisogno.
Però una cosa che aveva fatto in quegl'anni era realizzare i suoi sogni: aveva ricominciato a scrivere canzoni e addirittura riempire quasi tutti gli stati d'Italia.
Era davvero orgoglioso di quello che aveva costruito, ma sentiva che gli mancava qualcosa, e quel qualcosa era lei.
Si conoscevano dall'età di 14/15 anni, si erano conosciuti alle superiori.
Lui era stato bocciato in primo superiore, ed era capitato in classe con Sofia.
Lei, la solita ragazza perfettina e studiosa.
Lui, un ragazzo con una vita disordinata e davvero poco studioso.
Erano gli esatti opposti, eppure entrambi provavano attrazione l'uno verso l'altro.
Sorprendentemente, a fare il primo passo, fu Sofia: durante un progetto per la scuola che si stava svolgendo a casa sua, lei lo baciò.
Niccolò non credeva nell'amore, soprattutto a quell'età, pensava fosse una relazione passeggera che da un momento all'altro sarebbe finita.
E invece, si sbagliava di tanto: la loro relazione durò ben quasi quattro anni, e stavano perfino per andare a convivere.
Lei, dopo la maturità, aveva smesso di essere la ragazza studiosa di una volta, difatti aveva cominciato a lavorare insieme a sua madre in un ristorante come cameriera.
Mentre lui aveva cominciato a scrivere canzoni, che teneva per sé e non faceva sentire a nessun altro.
Invece adesso Niccolò aveva 23 anni compiuti, quasi 24, ed era rimasto sempre quello di una volta. Quello che non cambierebbe la sua città con nessun'altra, quello che invece di una serata in discoteca preferiva una serata a casa tra amici, quello che credeva nell'amore più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Insomma, era sempre il solito Niccolò, ma con qualche consapevolezza in più.
Il ragazzo arrivò al bar, si sedette al tavolo ed aspettò i suoi amici.
Solo alcuni di loro sapevano il vero motivo della sua partenza, altri sapevano che era partito semplicemente per lavoro."Nic!"
Urlò Gabriele, per poi avvicinarsi a lui.
Niccolò si alzò e lo abbracciò, per poi fare lo stesso con tutti gli altri. Solo lui e Adriano sapevano com'erano andate realmente lo cose, e gli avevano promesso di non dire nulla a Sofia e difatti così fu."Come sta Sofia?"
Chiese bisbigliando a Gabriele, approfittando del fatto che gli altri parlavano tra di loro.
"Non ho notizie di lei da un bel pò, però so che adesso lavora in un altro ristorante"
Gli rispose lui sincero.
"Sai qual é?"
Chiese ancora lui.
"Dovrebbe essere quello giù casa mia, l'ultima volta l'ho vista lì"
Dopo aver parlato con Gabriele, si alzò di scatto dalla sedia e si avvicinò all'uscita.
"Ragazzi, ci vediamo dopo"
Disse per poi andare via lasciando tutti molto perplessi, chiedendo spiegazioni a Gabriele, che rispose con un'alzata di spalle.
•••
Arrivò fuori al ristorante e notò che stava per chiudere. C'erano dei ragazzi fuori che pulivano i tavoli, ma di lei non c'era traccia.
Decise di entrare dentro ma, mentre stava per farlo, improvvisamente un bambino si aggrappò alla sua gamba facendolo fermare."Lorenzo!"
Sentì urlare, e capì che forse si riferiva al bambino.
Quella voce non gli era nuova..."Lorenzo! Vieni qui!"
Disse ancora la ragazza, richiamando il bambino.
Quest'ultima si calò verso Niccolò per poi prendere il bambino in braccio."Scus-"
La ragazza si bloccò appena incrociò i suoi occhi.
"Sofia..."
Disse lui sorridendo come un ebete.
"N-niccolò..."
Disse lei balbettando.
Il suo cuore stava letteralmente per esplodere ed i suoi occhi si stavano pian piano riempiendo di lacrime e nessuno dei due sapeva cosa fare, si limitavano a guardarsi.
Lei era cambiata tanto, non era più la sua "piccola", come la chiamava lui anni fa.
Era molto più alta rispetto a prima, non più di lui, ed i suoi capelli castano chiaro erano cresciuti ancora di più, tanto da coprire tutta la schiena, ed era ancora più magra di cinque anni fa.
L'unica cosa che non era cambiata, erano i suoi occhi verdi e magnetici, quegl'occhi per i quale Niccolò perdeva ogni volta la testa."Sofia!"
La voce di un ragazzo la fece distrarre dai suoi pensieri.
Scosse la testa e poi si voltò verso di lui."Pensavo aveste già chiuso"
Disse lui riferendosi al ristorante.
"S-stavamo per farlo"
Lei era ancora incredula, non aveva ancora metabolizzato il tutto, non riusciva nemmeno a parlare bene.
Niccolò intanto osservava bene il ragazzo in questione: occhi azzurri, capelli biondi, alto e palestrato. L'esatto contrario di lui, in poche parole."Lui chi é?"
Bisbigliò lui, riferendosi a Niccolò.
Sofia si voltò verso di lui, incrociando i suoi occhi."Lui é Niccolò"
Le faceva strano ripetere quel nome, non lo faceva da un pò.
"Aspetta..."
Disse il biondo avvicinandosi a lui.
"Tu sei lo stronzo che l'ha ferita!"
Disse per poi dargli uno spintone, quasi facendolo cadere.
"Andrea! Fermo!"
Urlò lei, allontanando il suo ragazzo da Niccolò.
Lui non sapeva cosa fare o dire, era come paralizzato."Mamma, voglio scendere!"
Si lamentò il bambino.
"M-mamma...?"
Chiese Niccolò incredulo, sgranando gli occhi.
"Si, é NOSTRO figlio, hai qualche problema?"
Intervenì Andrea arrabbiato, e intanto Sofia abbassò la testa.
"Stavo parlando con lei"
Disse indicandola.
"Senti vai via o te lo giuro che..."
Non finì la frase che Sofia lo interruppe.
"Niccolò..."
Gli disse lei, guardandolo con occhi che le pregavano di andarsene.
Averlo lì davanti e non poter fare niente, era davvero un colpo al cuore per lei, la stessa cosa per Niccolò."Eh va bene..."
Disse lui sospirando.
"Ma solo perché me l'ha detto lei"
Continuò, guardando Andrea con aria da sfida.
Le rivolse un ultimo sguardo, il quale era pieno di lacrime, e poi andò via.
Rivederla era stato stupendo, ma a lui non bastava solo quello.Allora, vi piace Andrea?😏
A sabato prossimo♥
Ciaoo🙈🙈
STAI LEGGENDO
Quella casa che avevamo in mente||Ultimo
Fanfic"Tu occupavi un posto troppo grande E certo adesso è strano non parlarne Di quella casa che avevamo in mente" Copertina: lasuatrilly