27.12.2019 2.54
Il sentimento costante di essere sbagliata mi ha accompagnato per tutti questi mesi, quasi più del pensiero di te che non mi ha abbandonata neanche un attimo, ciò che mi sta consumando di più è la consapevolezza di tutto, di ciò che sono, di quello che sei, e di cosa siamo, ma arrivati a questo punto chi può dirlo cosa siamo? Tu per me sei niente e sei tutto, per te cosa sono? Sono quel porto sicuro anche se non mi hai mai amato? Cosa era reale e cosa è stato solo nella mia testa? Chi può sindacare la mia voglia di esserci per te nonostante mi devasta sentire ogni parola sulla tua vita senza di me? Ma come faccio a sentirti ancora dentro nonostante non sei mai stata più lontana di così? Cos è che ci lega dentro? Sono io? Sei tu che non riesci mai a lasciare andare nessuno? La malinconia che sento è per egoismo, perché mi manca essere felice o perché mi manca esserlo con te? Tra poco è il tuo compleanno e per la prima volta in due anni non te lo organizzerò io, mi devasta pensare a tutte le cose che facevamo insieme e che ora facciamo da sole. Sei quella presenza incombente che c'è anche se non c'è più o non c'è mai stata. Seppure non sento la tua mancanza la sento sempre, " questo Natale è stato diverso, è mancato qualcosa" "ah ma lei non c'è più" e a santo Stefano non c'eri come non ci sarai per il resto dei giorni. Ma io fondamentalmente chi sono? Un ammucchio di ossa e pelle con sentimenti sparsi, la mia unica certezza era amarti, anzi, desiderarti, desiderare di non smettere mai di conoscerti e volevo che tu conoscessi me, ma penso che nonostante tu hai avuto parti di me che nessuno ha mai visto e che forse non riuscirò mai più a far vedere, non mi hai mai conosciuta davvero. Vorrei che tutta questa sofferenza avesse un senso, vorrei capire chi sono, mi sento un foglio bianco.
Ho perso parti di me cercando di starti dietro perché pensavo che non sarebbe mai finita, perché per me venivi prima di qualsiasi cosa, perché un tuo sorriso valeva mille lacrime mie, perché sentirti addosso non aveva prezzo, perché tutto il male si annullava tra le tue braccia,perché eri la mia casa e potevo sbattere negli spigoli ma tu saresti sempre stata tu. Ma in tutto questo mi sono persa, non trovo più la strada di casa, sono al buio e non mi interessa di cosa ne sarà di me, vorrei solo stare bene con me stessa, anche per un solo secondo.
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Da quando non ci sei.
RomanceChi sono da quando non ci sei tu? Probabilmente sono più me e meno te, ma non averti a fianco è come ritrovarsi chiusa fuori casa con le chiavi all'interno. Da quando non ci sei dormo meno e fumo di più, da quando non ci sei vorrei solo chiudere g...