𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆

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𝑷𝑨𝒀𝑻𝑶𝑵 𝑷𝑶𝑽'𝑺
Mi sveglio, sono le 6:40, Faith e Amber stanno ancora dormendo, sono così tenere abbracciate, non so ancora cosa sia successo ieri in cucina, ma so solo che ho avuto paura anche io, lo ammetto.
Prendo il telefono cercando di non svegliare nessuno ma fallisco e sveglio Amber -buongiorno dormigliona- le dico ridendo lei mi guarda -grazie per averci fatto restare- mi ringrazia e si alza spostando delicatamente il braccio di Faith dalla sua spalla, -niente di che, eravate spaventate- dico io levando il telefono dalla carica -si, abbastanza- risponde lei specchiandosi e cercando di farsi una coda ma senza riuscirci.

Mi accorgo che ho dormito a petto nudo e mi metto una maglia nera -oi- la chiamo e si gira -girati e non guardare, mi devo levare i pantaloni- dico ridendo e lei si gira coprendosi gli occhi, in fretta mi tolgo i pantaloni del pigiama e mi metto un paio di Jeans -fatto- dico raggiungendola allo specchio, prendo un laccio e iniziò a farle la coda -come..?- mi domanda lei -mi ha insegnato mia cugina quando ero piccolo- dico ritornando a sedermi sul divano -ma, è semplicemente perfetta- dice guardandosi allo specchio e sorridendo -grazie- dico io ridendo.

Aspettiamo che Faith si svegli e poi apriamo la porta, cautamente scendiamo le scale e raggiungiamo la cucina, -è tutto in ordine, tutto chiuso e ora che me ne accorgo, c'è l'allarme, mia madre l'ha messo prima di andare al lavoro ieri sera- dico io, nostra madre fa l'infermiera e ha gli orari di lavoro sballati, mi sono accorto stamattina che non c'era da ieri sera, il suo letto è intatto, di solito lo lascia sfatto e poi lo fa fare a Meredith, la donna delle pulizie.
-ma allora ieri sera...- comincia Faith -non so cosa sia successo ma facciamo finta di nulla ok?- dico io prendendo tre tazze dall'armadietto, verso del latte in ognuna e un goccio di caffè, apparecchio e facciamo colazione -che uomo di casa- dice Amber, -magari mia sorella mi preparasse la colazione- continua con tono sognante, -che facciamo oggi?- chiede Faith a lei -avrei un'idea- dice Amber mentre mi alzo per mettere le tazze nel lavandino, lei fa lo stesso -potremmo...ahh- inizia ma inciampa nel tappeto e cade.

𝑨𝑴𝑩𝑬𝑹 𝑷𝑶𝑽'𝑺
Ho inciampato nel tappeto, temendo il peggio metto le mani davanti alla faccia ma non cado, delle mani fredde mi prendono la vita, e si...è Payton, rossa in guance mi allontano ringraziandolo e salgo in camera di Faith che intanto era già salita -Faith, andiamo a fare shopping- dico io prendendo i miei abiti di ieri sera e indossandoli nuovamente -ok, ci sto- risponde lei truccandosi.

Dopo un po' usciamo dalla sua stanza e scendiamo in cucina per bere un bicchiere di succo prima di andare in centro -che fate di bello?- ci domanda Payton, stava guardando la TV in salotto -andiamo a fare shopping-  rispondo io e vedo che Faith mi guarda scuotendo la testa -serie? posso venire?- ci domanda, rimango letteralmente sorpresa -ehm...ti piace fare shopping?- domando un po' esitante -si un botto- risponde lui spengendo la TV e infilandosi le Nike ai piedi -mm...interessante- rispondo io -va bene vieni- acconsente Faith sbuffando.

In ogni caso Payton ci avrebbe dovuto accompagnare perché sua madre è al lavoro e la mia è a casa.
Saliamo sull'auto nuova di Payton, è stupenda, accende la radio a palla -potresti abbassare?- domanda Faith infastidita -no- risponde Payton guardandola attraverso lo specchietto retrovisore, Faith sbuffa e si appoggia al finestrino.

In pochi minuti arriviamo in centro New York dove ci sono tutti i negozi principali, parcheggiamo...o meglio...Payton parcheggia e noi scendiamo e ci dirigiamo da Gucci.
Entriamo -Buongiorno, vi serve aiuto?- ci accoglie una commessa con un forte accento britannico -no grazie- rispondiamo noi in coro e ci dirigiamo al reparto donna.

Avviato una felpa bianca, è stupenda e decesso di provarla, intanto Payton ci raggiunge, esco dal camerino, -come mi sta Faith?- domando e lei mi guarda -da Dio- risponde, sorrido e sto per entrare quando la commessa fa un commento -scusi signorina...quella felpa è da uomo- -oh...ok...- la tolgo e la rimetto dov'era, troverò qualcos'altro da mettere.

-scusi, posso provarla io?- domanda Payton facendomi l'occhiolino, non capisco, quando usciamo dal negozio, mi porge il sacchetto con la felpa dentro -cos..?- domando io -tieni, prendilo, è la stessa felpa di prima, te l'ho presa io- sorride -no ti prego non posso- dico riporgendogli il sacchetto ma lui lo rifiuta -grazie- dico arrossendo e lui mi fa la linguaccia.

Spazio Autrice
Buongiorno, come state? se vi piace la storia potrete commentare? grazie, alla prossima.

𝑭𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒈 || 𝑷𝒂𝒚𝒕𝒐𝒏 𝑴𝒐𝒐𝒓𝒎𝒆𝒊𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora