𝑭𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒈 || 𝑷𝒂𝒚𝒕𝒐𝒏 𝑴𝒐𝒐𝒓𝒎𝒆𝒊𝒆𝒓

𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝑵𝒐𝒗𝒆

𝑨𝑴𝑩𝑬𝑹 𝑷𝑶𝑽'𝑺
ci stiamo avvicinando, l'ansia incomincia a farsi sentire, il cuore mi batte a 6000, non riesco a dire una sola parola, mi sento avvampare, ma ho freddo, tanto freddo , e se svengo? e se muoio di infarto? e se vomitassi davanti a lui? no non ce la posso fare.
Mi ritraggo dalle sue braccia, lasciandolo stupito, ci è rimasto male, lo vedo dalla faccia, brava Amber, complimenti, ora ti senti anche in colpa.
non resisto più, prendo le mie cose ed esco dal bar, mi sento il suo sguardo bruciare sulla schiena, mi dispiace Payton, mi dispiace davvero tanto.

Torno a casa e saluto mia mamma -ciao- scappo in camera senza dire nulla, mi ci chiudo dentro e mi butto sul letto, finalmente il mio cuore inizia a rallentare, il respiro non è più affannato come prima, prendo il mio telefono, ci sono 34 chiamate perse da Faith e 46 messaggi, lo spengo, non voglio parlare con nessuno.

Vado in bagno e mi lavo la faccia, poi mi svesto, mi faccio la doccia e mi butto sul letto, addormentandomi.

Driiin Driiiin Driiiiiiin
la sveglia suona, mi alzo e guardo le ore, sono le 9 di Sabato mattina, mi dirigo in bagno e mi guardo allo specchio, vedo riflessa una ragazza bassa, capelli lunghi e castani, occhi azzurri come il mare, occhi che lei odia, lei lo vuole normali, castani, come tutti, fisico non male, ma a lei non interessa, lei vuole solo qualcuno che le ridia il padre che non ha mai avuto, che le ridia l'infanzia con un padre che non ha mai avuto, lei vuole questo.

Mi lavo la faccia, con acqua gelata, poi affetto il telefono, il numero delle notifiche sono aumentate: 78 chiamate perse, 89 messaggi.

Apro instagram, nessuna storia dei miei amici, apparte Payton, la guardo, lui è casa, sta guardando Netflix, sotto c'è scritta in piccolo una frase "È solo un brutto giorno, non una brutta vita" è di ieri sera alle 7:30, non so cosa dire o cosa fare, mi sento un vuoto dentro, vorrei parlare con Faith ma no, vorrei  spiegare a Payton, ma non mi capirebbe non so cosa fare.

Sono le 16:40 decido di uscire a fare una passeggiata, chiudo il cancelletto del mio giardino e mi incammino verso i giardini di fianco alla piscina, mi siedo su una panchina, mi guardò intorno, sono nata a New York, ci sono vissuta, mi distruggerebbe lasciarla, i ricordi mi affiorano, io che gioco con un pallone insieme a mia madre che mi guarda, papà se n'è appena andato da casa, mamma è distrutta ma non vuole che io lo veda, e poi un altro ricordo, sono in piscina, avrò si e no 9 anni, mi sto tuffando insieme a Faith, io e lei ci conosciamo da quando avevamo 7 anni, lei mi schizza e mi butta in piscina, io la abbraccio e gli dico che saremo migliori amiche per sempre.

-Amber- sento una voce chiamarmi -Amber, stai bene?- è...Chase? -Chase...si perché- domando -stai...piangendo- dice lui guardandomi, senza accorgermene le lacrime hanno rigato le miei guance e sciolto metà del mio trucco.

Mi ripulisco gli ultimi residui di mascara -come stai?- mi chiede Chase sedendosi di fianco a me -male- rispondo sincera -cosa è successo ieri? Faith è preoccupata, ti ha chiamato...- inizia ma io concludo la frase -78 volte, lo so- lui sorride e guarda in basso -credo che le andrò a parlare, ci vediamo Chase e grazie- lo ringrazio
e mi incammino verso casa per cambiarmi.

Arrivò, entro e mi fiondo in camera, prendo un paio di jeans strappati e un body scollato bianco, la cintura di Gucci e la borsa abbinata, poi mi metto le Nike ed esco di nuovo.
prendo un taxi e quando arrivò davanti all'impotenza villa Moormeier il cuore inizia a battermi violentemente.

Chiamo Faith e lei mi risponde subito -Amber, stai bene? cos..- inizia a parlare ma la interrompo subito -sono fuori casa tua, aprimi- e chiudo la chiamata.

Mi apre il cancello, mi metto davanti alla porta in attesa che me la apra, ma non è lei ad aprirmela.

SPAZIO AUTRICE
BUON ANNO NUOVO ❤️❤️❤️
nuovo capitolo amiciiii