12. I serpeverde

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«Bene, penso di avere tutte le informazioni necessarie per studiare il caso di Granger. Devo, però, verificare alcune cose in biblioteca e poi confrontarmi magari con Theodore.»

Sentendo quelle parole Malfoy si riscosse. «Cosa c'entra Theodore?» disse diffidente.

«Ascolta, Draco, io ti ringrazio per avermi aiutato ad aprire questa clinica, ma non avrai pensato sul serio che io potessi sobbarcarmi tutto il lavoro da sola? Theodore è un pozionista abile e Blaise in qualità di avvocato disbriga le rotture burocratiche che la gestione di questo posto comporta.»

Il biondino sembrava scioccato: Pansy aveva rivelato senza riflettere una notizia molto confidenziale ad Hermione, come quella di aver ricevuto un supporto economico dall'amico per aprire quella clinica in cui aiutava indiscriminatamente purosangue, mezzosangue e sanguesporco che avessero avuto problemi durante la guerra magica e che non avessero né voglia né tempo di andare al San Mungo. La casa di cura era conosciuta tramite il passaparola; c'erano sempre amici di amici che sapevano come individuarla. La parola d'ordine per poterla far apparire nel mezzo della campagna inglese veniva consegnata ai diretti interessati tramite gufo e poi la pergamena si incendiava e la parola veniva sostituita al paziente successivo.

Vedendo la titubanza dell'altro la moretta continuò. «Lo so che mi avevi scritto di non farne parola con nessuno, ma io non avrei mai potuto da sola fare tutto questo» disse allargando le braccia e indicando l'ampia stanza in cui si trovavano. «Sai che in alcuni giorni ci sono anche trenta persone qua fuori che aspettano di essere visitate?»

Pansy l'aveva detto con un certo orgoglio, misto a un'arroganza in puro stile Serpeverde, e Hermione, che ancora stava sdraiata sul lettino, non riusciva comunque a capire con precisione di quale argomento stessero parlando i due ex compagni di casa.

«Senti, non mi sembra il momento per discutere di come gestisci la clinica: è tua, te l'ho regalata e lo sai. Puoi fare il meglio che credi per la sua conduzione, però non ho intenzione di vedere loro

La moretta allora fece un sonoro sbuffo, seguito da una faccia scocciata. «Certo che sei cocciuto. Non sei per niente cambiato dai tempi della scuola. Allora perché gli hai mandato quella lettera in cui chiedevi di incontrarli? Perché lo hai fatto, vero, Draco?»

Di fronte all'evidenza dei fatti il biondo non poté far altro che sbuffare a sua volta e guardare Hermione, che ancora era sdraiata, anche se molto più vigile e attenta. Draco osservò la cicatrice magica, ancora pulsante sotto la china nera, e ciò lo preoccupò non poco.

«Sentite, se è necessario che anche Nott e Zabini vengano a conoscenza della situazione per me va bene, basta che risolviamo in qualche maniera» disse la riccia, sbrigativa come al suo solito. Se c'era un problema, Hermione cercava di andare dritta al punto per risolverlo.

Due paia di occhi si voltarono verso l'ex Grifona. Da quando Hermione Granger, integerrima Grifondoro, era diventata così disponibile a farsi circondare dalle Serpi?

«In fondo siamo venuti qui per avere un parere medico e se la Parkinson crede che Nott, in qualità di pozionista, possa esserle di aiuto, allora per me va bene.»

La moretta fece quindi un grosso sorriso e disse: «Non ti facevo così intelligente, mezzosangue, vedo che con la guerra sei diventata più scaltra. Soprattutto da quando non sei più circondata da quei due mammalucchi... A proposito: dove li hai mollati?»

Hermione sbuffò sonoramente a quella constatazione, ma non rispose. In fondo era vero: da quando non era più circondata da Harry e Ron poteva decidere della sua vita indipendentemente dagli amici e dai loro giudizi. Aveva imparato a contare su se stessa, anche se ciò, adesso, voleva dire essere aiutata dai Serpeverde. Da quando aveva rivisto Draco aveva deciso di dargli una possibilità e non solo a lui, ma anche a quella Casa che tanto aveva odiato negli anni della scuola. In fondo Peter Minus era stato un Grifondoro, eppure era stato lui a tradire i genitori di Harry facendo sì che si avverasse la profezia su Voldemort e il ragazzo.

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