Cap 1: 👋

471 30 13
                                    

Mi infilai brutalmente la calzatura come mio solito fare e mi recai presso quell'edificio più odiato dai teenager.

Era lunedì mattina, uno dei giorni spesso disdegnati da molti, e l'uomo in quanto soggetto presente, udiva un senso di stanchezza dentro se già di primo mattino d'inizio settimana.

"Cominciamo bene" essa era una di quelle parole che ripetevo continuamente alla mia mente. La mia vita non era mai andata per il verso giusto ma cercavo di inseguive la positività.

Mentre la mia anima era persa nei suoi sogni, il mio corpo era giunto ormai a destinazione e pregava di chiudere gli occhi e apparire in qualsiasi altro posto che non sia quell'istituto.

Non avevo niente contro quel luogo da brivido ma in particolare con gli individui che ogni mattino si azzardavano a mettere piede lì dentro.

Non sto insinuando di non aver mai avuto persone che ci tengono a me dentro quel cancello ma non posso negare di aver avuto persone che nutrivano verso di me tanto odio.

Uno di quei esseri è Benjamin Alexander Krol, uno dei ragazzi più gettonati della scuola. Aggregati a lui c'erano le sue percorrerle, Noen eubanks e il suo amichetto Chase Hudson.

Dalla mia parte c'erano Syd e Abby roberts a difendermi nel momento del bisogno, ovvero quando quei tre mi infastidivano.

Posai la mano sull'armadietto e provai ad aprirlo molte volte senza alcun risultato. Dopo svariati tentativi ci riuscì ma Benjamin arrivò e richiuse la porta che avevo aperto dopo molto tempo.

<<Hey Garay il fidanzatino?>> chiese avvicinandosi a me in un modo brusco << A no giusto, neanche i frocetti come te ti vogliono.>> mi tirò un pugno sulla spalla e si avviò verso la sua classe.

Venivo preso di mira da quel ragazzo per un motivo, ero gay. La maggior parte dei ragazzi con un orientamento sessuale diverso venivano derisi, e io facevo parte di loro.

Il suono della campanella iniziò a rimbombarmi nelle orecchie per dirmi di entrare in classe e gli obbedì.

Mi accomodai su una di quelle sedie più accostate all'unico varco di luce che possedevamo in aula e cominciai a fissare quel bellissimo panorama.

Il sole era alto nel cielo e splendeva come solo lui sa fare, le nuvole erano bianche e morbide, chi sa come sarebbe stato sdraiarsi su quei cuscini bianchi che invadevano il cielo.

<< a cosa pensi?>> sollecitò Syd dirigendosi al banco accanto al mio. <<ciao>> pronunciai mentre mi voltavo verso di lui.

<<stavo solo desiderando di voler volare e salire sulla nuvola più grande>> guardai il cielo con gli occhi sognanti. << ok sognatore ma ora dovremmo studiare>> rabbrividì a quelle parole, odiavo sforzare i miei neuroni mancanti.

Iniziammò la lezione che il sottoscritto non ascoltò neanche per sbaglio. Ad un certo punto risuonò il suono fastidioso della campanella, ma non era irritante come sempre perché segnava la fine di quella brutale ora.

Continua....

Spazio me
So che dovrei continuare la fine di i need you ma mi piace tenervi sulle spine 🌝

~two weeks engaged ~ benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora