*POV JORGE*
Ero costretto a tornare in casa mia con mio cugino che odiavo da molto tempo. Diciamo che il nostro "amore" era reciproco.Io odiavo lui e lui odiava me. <<Sei arrivato in tempo. Devo tornare a casa domani sera>> con quell'affermazione mi ricordai subito che era giovedì e dopo tre giorni sarei tornato single.
<<Beh non mi dispiace affatto>> risposi sinceramente. <<oggi dormi sul divano io sul tuo letto o dico a zia che tu mi hai cacciato>> mi domandavo se seriamente volesse minacciarmi così.
Evitai litigi da bambini piccoli e presi due coperte e un cuscino. Sentivo la mancanza di Benjamin e del suo comodissimo letto matrimoniale.
Mi domandavo se anche lui pensava a me ma la risposta che mi aspettavo sarebbe stata orribile. Mi addormentai con quel pensiero nella testa.
~~~
Mi alzai da quel divano scomodo, spalancai il frigo e non trovando cibo per fare colazione urlai a mia madre <<mamma ho fameeee>> venne in cucina con area dispiaciuta e mi diede due euro <<ha mangiato tutto tuo cugino>> Lo aveva fatto a posta.
Mi preparai e mi recai a scuola. Non comprai colazione per la mattina semplicemente perché non volevo guardare la sua faccia e decisi di restare fuori per pranzo, e anche se non possedevo molto soldi mi sarei riuscito a prendere una bottiglietta d'acqua e un pezzo di focaccia.
Chiusi il mio zaino nell'armadietto per dirigermi nell'aula di scienze. Nel momento in cui arrivai accanto alla porta una mano mi afferò il braccio facendomi atterrare di schiena al muro.
<<non lo avrei mai detto ma mi sei mancato>> sorrisi. Il suo viso si avvicinò pian piano al mio, sentivo diminuire il mio battito cardiaco e percepivo il suo fiato sul collo.
Tutto questo venne subito interrotto <<Heyyy ragazzi>> urlò Syd senza accorgersene ci fece saltare entrambi dallo spavento.
<<Ho interrotto qualcosa?>> domandò. Ci guardammo per un attimo e poi negammo. Tirai Syd in classe ma ancora una volta benji mi fermò.
<< volevo chiederti scusa per ieri, e per molte cose>> annuì e mi girai dall'altro lato rientrando di nuovo in classe.
*POV BENJI*
Colpì dalla rabbia un armadietto, certo che Syd aveva trovato il momento giusto per arrivare. Tutti si girarono sentendo il suono del mio pugno che colpiva il metallo (credo sia metallo)
<<cosa guardate?>> gridai dirigendomi nella mia classe. Purtroppo non avevo tante ore simili a quelle di Jorge quindi non potevo sbirciarlo da lontano come facevo di solito.
Non avevo mai trovato il coraggio di dichiararmi anche se per Jorge avevo sempre provato qualcosa oltre l'odio reciproco che Jey credeva.
*POV JEY*
Dopo le noiosissime ore di lezione uscì da scuola e mi recai al panificio più vicino.Una signorina si avvicinò a me con un bellissimo sorriso stampato sul volto. <<buongiorno cosa desidera?>> mi domandò la ragazza <<della focaccia è una bottiglietta d'acqua>>
La signorina si girò e un ragazzo pose sul tavolo dei soldi e con voce calma esclamò <<due bottigliette d'acqua>>
Sorrisi quando capii l'identità di quel ragazzo. <<Benjamin non dovevi>> esclamai io quando arrivammo ad un muretto per sederci. <<Perché?? Siamo fidanzati no?>> si sedette al muretto mentre io cercavo di salirci.
Dopo svariati tentativi decisi di arrendermi ma Benji mi tirò dalla vita facendomi salire sul muro. <<grazie>>.
Parlammo un po' mentre gustavamo la nostra buonissima focaccia. <<diciamo che puoi restare da me sta notte. Sempre se ti va>> annuì <<ma tu non eri quello che non vedeva l'ora di non vedermi più?>> gli tirai una pacca sulla spalla ridendo <<si ma non ho voglia di stare solo con mio fratello e gli altri che non mi prestano la minima attenzione.>>
Strinsi la sua mano mostrando il mio sorriso più vero. In quel momento mi accorsi che solo con quel ragazzo potevo mostrare chi ero davvero senza essere giudicato in qualche modo.
Continua...
È colpa d Benjey_Addicted_ se aggiorno perché mi costringe. :D quindi prima di lunedì prossimo non aggiorno. Colpa tua monella
STAI LEGGENDO
~two weeks engaged ~ benjey
Teen FictionUn ragazzo più popolare della scuola, Benjamin krol è costretto a fare finta di avere una relazione con il suo nemico, lo sfigato della scuola, Jorge Garay