Mancavano cinque giorni e più passava tempo più sentivo vicino a me il giorno della finta litigata. Dopo quello tutto sarebbe tornato come prima e Benjamin non mi avrebbe più guardato negli occhi.
I miei occhi si riempirono di lacrime al sol pensiero ma poi tornai alla realtà. <<Sono ancora abbastanza nervoso>> disse Benjamin sedendosi accanto a me. <<tranquillo ci sono io con te>>
Gli strinsi la mano <<a proposito.. sai che fra poco tutto questo finirà e torneremo alle nostre vite "normali"... vorrei farti una domanda..>> iniziai a sperare che fosse quella la domanda che Benjamin mi stava per domandare
<<vorresti .... beh... lascia stare>> si alzò dal letto sbuffando << faremo tardi se non ci muoviamo>> prese le chiavi e ci dirigemmo in macchina.
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Il silenzio dominava in quella piccola auto grigia, mi tornò in mente la proposta che benji mi stava per fare in camera.
<<cosa volevi chiedermi?>> girò la sua testa per guardarmi e la rigirò subito tornando a guardare la strada.
<<niente>> mentiva e io ne ero certo <<impossibile, benji... adesso o mai più>> tacque e così feci anche io.
Arrivammo davanti al cancello. <<sei sicuro?>> annuì ed entrammo dentro. L'ansia si faceva sentire passo dopo passo.
Dei poliziotti aprirono il portone e noi ci precipitammo dentro. Ci portarono in una stanza con un muro di vetro e delle sedie.
<<Shamantam dopo tredici anni c'è qualcuno che ti viene a cercare>> dall'altra parte del vetro apparve una donna, assomigliava molto a Benjamin, era identica...
Appena lo vide i suoi occhi si immersero nelle lacrime
*POV BENJI*
Iniziai a parlare, non era cambiata molto da quando ci aveva lasciati.
B: mamma....
MB: Benjamin.... mi sei mancato tanto.
B: perché lo hai fatto?
MB: benji nella vita si fanno tanti errori, possono essere piccoli, grandi o addirittura enormi e io ho fatto i miei. Potrei sapere chi è il ragazzo li (disse quando vide Jorge in piedi parlare al telefono)
B: beh, dobbiamo far finta di essere fidanzati per un'altra settimana e poi non lo vedrò più in casa mia. Non lo sopporto.
MB: perchè è qui se non lo sopporti?
B: gli ho chiesto io di venire.
MB: ma lui ti piace?
B: a dire il vero.... lo picchiavo... cioè sai il bulletto della scuola nei film americani? Eccomi qui.
MB: è uno dei tuoi errori... non picchiare la gente, tranne quella che ti ferisce.
B: si...
MB: e se ti piace quel ragazzo anche se a certe persone non va giù devi tenerlo stretto e lottare per il vero amore. E se lui ti ha accompagnato fino qui in una lurida prigione dopo che lo hai bullizzato non credi che tra voi due ci sia qualcosa?
B: i-io come posso sapere se Jey...
MB: prova a chiederlo a lui.
B: d'accordo
MB: posso sapere come l'ha presa tuo padre?
B: stranamente bene
MB: sarà stata quella arpia della sua nuova moglie.
B: come fai a saperlo? Nessuno ti viene a trovare qui da tredici anni
MB: Benjamin... questo lo so e so tante cose. Non spaventarti ma c'è una specie di "agente segreto" che ti controlla... controlla tuo padre e tuo fratello
B: ah... ma- ma- i-io... quindi sapevi pure di Jey?
MB: beh.. non volevo dirtelo ma si, e so anche cosa avete fatto in camera.
B: i-io... vado. Non controllarmi più è inquietante.
MB: è l'unico modo per sentirvi.
B: ma non cosìUscii da quel posto trascinandomi dietro Jey. Cosa ne poteva sapere lei del vero amore dopo che controllava la sua famiglia pagando un tizio (con non sapevo cosa e non ci tenevo a saperlo.) per pedinarci.
*POV JORGE*
Benji mi trascinò terrorizzato in macchina per poi abbracciami. <<che c'è sei in vena di abbracci oggi?>> sorrise per un secondo ma subito dopo si spense. <<cos'è successo?>> domandai a Benjamin.<<ho scoperto che mia madre mi pedinava>> scoppiai a ridere <<come può pedinarti da una prigione?>> <<manda un tizio non lo so come fa ma da... Jey... sei tu il tipo che da informazioni a mia madre?>> lo guardai stranito <<cos.. no!?!?!?! Perché dovrei, non la conoscevo neanche>> scosse la testa piano <<Come fa a sapere di quando... abbiamo... insomma hai capito. Oppure della scommessa. Lei sa tutto quello che sta succedendo in questo periodo>> << come ti ho detto io non la conoscevo neanche.>> <<Jey, se sei tu dimmelo... perfavore>> <<benji ma ti si è fuso il cervello? Non farei mai una cosa del genere e poi l'ho "conosciuta" se si può dire così, solo due giorni prima del compleanno di tua nonna>>
Iniziò a pensare posando la sua testa sul sedile. <<non so chi sia ma lo troveremo>> non mi credeva me lo sentivo, avevo bisogno della sua fiducia per riuscire a trovare il tipo.
Dopo qualche istante mi vennero in mente due persone la prima non poteva essere siccome non c'era in casa e la seconda non sapeva della scommessa... o forse sì.
Continua...
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~two weeks engaged ~ benjey
Teen FictionUn ragazzo più popolare della scuola, Benjamin krol è costretto a fare finta di avere una relazione con il suo nemico, lo sfigato della scuola, Jorge Garay