Capitolo 7

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Dovrei mettere il cast della storia?
Fatemi sapere grazie🐾

In alto Bryan Dechart l'attore che interpreta Connor, ma quanto è bello?

dei raggi di sole filtrano tra le persiane della
camera da letto, mi sveglio rigirandomi, ho mal di testa e credo sia per aver esagerato con l'alcol ieri, cerco di ricordare tutto quello che é sucesso, mi giro per vedere se Connor c'è ancora, ma non é dove era la sera precedente, sul mio comodino c'e un biglietto che con uno sforzo prendo.
Sono andato al dipartimento avevano bisogno di me.
Qualsiasi cosa chiamami
-Connor
Mi alzo piano e mi dirigo verso il bagno, mi tolgo la benda e promo a muovere la spalla, e ci riesco
<<bene>>
Mi guardo allo specchio,
Non ho una bella cera, mi sciolgo i capelli e mi vesto, guardo per un secondo il tatuaggio che ho sul fianco, c'è scritto liberté, ovvero libertà in francese.
mi sciacquo la faccia, l'acqua gelida mi risveglia, ricordo che usavo questo metodo quando dovevo studiare fino a tardi all'università, sorrido al pensiero di tutte le notti passate in bianco a studiare, mi asciugo la faccia e mi vesto,

Il trucco è naturale, lucidalabbra mascara e via, non amo avere tutta quella roba in faccia, soddisfatta, mi guardo allo specchio, <<cosa vogliamo fare oggi Ginevra?>> Sembrerò pazza ad alcuni ma, si, io parlo da sola tutto il tempo ad esempio dev...

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Il trucco è naturale, lucidalabbra mascara e via, non amo avere tutta quella roba in faccia, soddisfatta, mi guardo allo specchio,
<<cosa vogliamo fare oggi Ginevra?>> Sembrerò pazza ad alcuni ma, si, io parlo da sola tutto il tempo ad esempio devo decidere cosa ordinare:
<<sushi o pizza Ginevra?>> , o scegliere un abito:
<<andiamo sull'elegante?>>, ormai è un'abitudine, è divertente, tranne quando ti scordi di essere in pubblico, e ti ritrovi le peggiori occhiataccie addosso.
Sistemo una ciocca dietro i capelli,
<<Non mi farebbe male prendere un po d'aria>> , guardo il mio riflesso come se potessi conversare con la figura che si rispecchia davanti a me
<<aggiudicato>>, mado un messaggio a Connor che sono al parco, nel caso venisse a casa per cercarmi, nel frattempo mi faccio un caffe, sono praticamente dipendente dalla caffeina,
faccio un ultimo sorso ed esco.

Prendo l'autobus perchè ancora non ho una macchina, lo so, faccio pena ma prometto che appena troverò abbastanza soldi ne prenderò una.
Scendo e mi guardo intorno,
Sono nel centro di Detroit e sono in un parco, quindi credo potete immaginare che la fusione tra tecnologia e natura sia qualcosa di mozzafiato.
Inizio a camminare, mi è sempre piaciuto passeggiare nei parchi,
Mi fermo ad una panchina, ci sono molte persone anziane con i loro androidi, e anche qualche bambino, una ragazzina bionda sta correndo verso un'androide per poi abbracciarlo, sorrido a quella scena, chissà come dev'essere avere un bambino.
Mi alzo, sono le 10.00 di mattina, la spalla mi fa abbastanza male ma di meno rispetto agli altri giorni,
<<ehi, fa attenzione!>> , urto qualcuno e cado a terra,
un ragazzo dalla carnagione olivastra sta raccogliendo qualcosa che ho appena fatto cadere,
<<mi scusi non volevo>> mi rialzo e lui mi scruta, ha due occhi verdi profondi, ma il suo sguardo non è vigile quanto quello di Connor,
<<non fa niente>>, il suo tono diventa improvvisamente calmo,
<<no davvero scusa, mi dispiace ero nei miei pensieri come al solito, sono sempre disattenta e..>>
Sto parlando troppo
<<davvero tranquilla>> adesso sta ridendo, solo ora noto il led sulla tempia,
È un androide
<<bene...>> vorrei salutarlo ma non so il suo nome
<<Markus>>
<<bene, Markus, arrivederci e scusa ancora>>
Gli faccio un sorriso e me ne vado,
Era abbastanza carino ma i suoi occhi non erano niente in confronto a quelli di Connor, a quel pensiero sento come una piccola fitta allo stomaco,

Mi appoggio su una staccionata che da su un prato,
Sento dei passi vicino a me, mi giro e vedo due occhi marroni che mi fissano, un ciuffo moro che sembra incorniciargli  la fronte, un fisico perfetto, spalle ampie un altezza notevole, i lineamenti del volto sono perfetti,
Connor.
<<Buongiorno>>
Gli faccio un sorriso,
<<Buongiorno Connor>>
Si avvicina e si mette accanto a me,
<<Come va la Spalla?>>
Mi giro e guardo la vista del parco davanti a me,
<<Diciamo che va meglio>>
Mi fa un mezzo sorriso, tra noi c'è un attimo di silenzio
<<avevo paura che non fosse sopravvissuta>>
Ora anche lui si gira e guarda il vuoto davanti a lui,
<<Connor..>>
gira il collo e mi guarda, ma il mio sguardo resta sempre nel vuoto,
<<Ci sono due cose che mi sono sempre riuscite nella vita>>
Mi fa un sorriso sorpreso
<<ah si e quali?>>
<<andare a cavallo e>> faccio un respiro pensando a tutto quello che ho dovuto subire all'accademia, nella mia vita
<<sopravvivere.>>
Connor guarda il panorama come se stesse elaborando quello che gli ho appena detto
<<sa andare a cavallo?>>
Gli do una piccola spinta come per prenderlo in giro sul fatto di avermi fatto una domanda così scontata,
<<si, quando ero piccola ci andavo>>
<<poi...>> continuo con una piccola pausa per i ricordi di quello che sto dicendo
<<ho dovuto lasciare tutto per l'accademia>>
Connor sembra riflettere,
<<mi dispiace>> ha di nuovo quel tono compassionevole
<<di che? Se non avessi fatto tutto quello che ho dovuto fare ora non sarei qui>>, di istinto mi avvicino a lui,
<<Connor>>
Lo guardo e lui guarda me con il suo solito sguardo severo,
<<parlami di te>>
sembra sorpreso da quello che gli sto chiedendo
<<bhe, cosa vuole sapere?Puo farmi domande o..>>
<<quanto anni hai?>>
Il suo led diventa giallo
<<in realtà sono stato creato da pochi, ma la cyberlife ha dato un eta di 24 anni a questo prototipo>>
<<uno in piu di me>>,
Decido di rompere quel silenzio che si è creato
<<non ti fanno spesso queste domande vero?>>lo guardo ancora come se ne fossi dipendente,
<<credo che lei inieme ad il tenente Hank siate gli unici che mi abbiano fatto delle domande di interesse personale in vita mia>>
Fa un piccolo sorriso
<<bhe..>> continua
<<oggi Gavin mi ha chiesto se avessi il..>>
Scuote la testa divertito
<<lasciamo perdere>>
Chi è questo Gavin?
<<chi è Gavin Connor ? Cosa ti ha chiesto?>>
Connor si gira, e sbuffa
<<lo saprai domani, quando lo incontrerai in centrale>>,
<<Connor>>
<<si?>>
<<tu puoi provare sentimenti?>>
Il led di Connor diventa giallo,
<<posso , s..simulare emozioni unmane sono stato creato nel modo..>> non è questo che  voglio sapere e lo interrompo
<<ho chiesto se tu provi emozioni o ne hai mai provate>>
ora sembra perso, cerca di trovare le parole ed intervengo prima che si autodistrugga
<<lascia stare>> mi incammino
<<a domani Connor >>.
Me ne vado, cosa volevo che mi rispondesse?
Che stupida.
É solo una macchina.

Angolo autrice
Ciaoooo ecco la mia situazione ahaah

Sto giocando a Detroit é la mia prima storia, non ho niente da dire é un gioco stupendo (Viva i led blu che ci azzeccano na cifra con Detroit Become Human)

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Sto giocando a Detroit é la mia prima storia, non ho niente da dire é un gioco stupendo
(Viva i led blu che ci azzeccano na cifra con Detroit Become Human)

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