Capitolo 10

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Mi sveglio a causa della luce che filtra dalle persiane,
è molto presto, sono solo le sei di mattina ma non riesco a richiudere gli occhi per addormentarmi, così decido di scendere, tanto vale prepararsi,
preparo il caffe che dopo pochi minuti è pronto, lo verso in una tazza scheggiata sul bordo per colpa della mia goffaggine, probabilmente fatta cadere, fisso per un secondo la finestra sopra il lavandino,
il cielo è color miele, propio come il led di Connor,
apro la finestra godendomi quei pochi secondi di pace al mattino.
Faccio una coda bassa indossando una giacca del dipartimento, la coda bassa che faccio ogni giorno per lavoro mi ricorda i tempi dell'accademia dove avevo studiato, sorrido guardando il mio riflesso, metre sorseggio velocemente la tazza scheggiata di caffè,
<<fatto>>
***

Mi siedo alla mia scrivania come al solito,  , accendo il computer,
<<Connor sai per caso dov'è il tenente Hank ?>>
Connor scuote il capo ed annuisco
mi avevano avvisato dei suoi continui ritardi, si presenterà piu tardi sicuramente, decido di lasciar perdere e tornare ad analizzare i nuovi casi sul computer, ogni giorno, ogni ora sempre piu devianti,
come finirà tutto questo?.
È quasi mezzo giorno e di Hank non c'e ancora traccia,
prendo il cellulare e clicco sul suo contatto per chiamarlo,
niente.
A questo punto andrò a chiedere a qualcuno che potrebbe averlo visto il giorno precedente, ma chi? mi sposto con lo sguardo sulle altre scrivanie per cercare qualche volto familiare;
finchè non ne riconosco uno Gavin, ok forse possiamo rimandare  la missione "trova Hank", ma mi convinco che sarà solo una semplice conversazione una domanda e via, spero davvero che non inizi a dire cazzate pervertite perché è l'unica cosa che ha saputo dire da quando l'ho conosciuto.
Ok tranquilla, gestisci la situazione e avrai il controllo, le mie classiche frasi da maniaca dell controllo,
mi alzo dalla scrivania e mi dirgo a quella di Gavin, che sta puntualmente smanettando con il telefono,
<<Gavin>> alza gli occhi e mi guarda dall'alto verso il basso con un sorrisetto, si sistema sulla sedia mettendosi il telefono in tasca
<<cosa posso fare per te ?>>
<<sai se Hank ha fatto tardi ieri o almeno il motivo per cui oggi non si sia presentato?>>
Gavin fa una risata divertita
<<si vede che sei nuova>> fa un sorso dalla sua tazza di caffè
<<lui fa sempre così>> continua, 
<<va bene, non fa niente grazie>> ritorno alla scrivania,
Connor si volta verso di me <<saputo niente?>> scuoto la testa in segno di no,
<<é un suo comportamento abituale?>> chiedo,
<<esattamente>>.

***
sistemo i fascicoli da studiare nella borsa, sono le 8.20 dieci minuti alla fine del mio turno,
<<Swan>>
<<Connor>> prendo l'ultimo foglio di carta caduto, per poi cercare lo sguardo dell'androide che è dietro di me,
<< le dispiacerebbe se ci avessero assegnato un'indagine propio ora?>>
sbuffo e so che è probabilmente così, guardo l'orologio sulla scrivania di metallo,
<<ora?>>
Connor  annuisce
<<è stato segalato movimiento in un appartamento 10 minuti fa>>
chiudo la tracolla di pelle
<<e va bene >> gli sorrido
<<andiamo>> nonostante la stanchezza mi avvio con passo spedito all'uscita del dipartimento seguita da connor.

***
Siamo davanti alla porta del luogo indicato, c'è poca luce ed è tutto cosí inquietante,
<<polizia di Detroit aprite>>
Connor batte dei colpi sulla porta, nessuna risposta,
insiste dinuovo battendo piu forte,
mi volto di scatto guardandolo,
<<lo hai senito?>> pochi secondi dopo il rumore si intensifica, come qualcosa che cade, qualcosa di metallico.

Connor sfonda la porta ed io lo seguo impuntando la pistola, esamino ogni angolo di quella casa procedendo lentamente,

<<Cristo>> il salone é ricoperto da piume ed abitato da volatili che spiccano il volo appena mi avvicino,
<<Ehi Connor hai visto...>> mi giro con lo sguardo per cercarlo, é propio dietro di me e sta osservando quello che ho appena visto,
Ra9.
***
Mi abbasso per esaminare una gabbia per uccelli caduta per terra, forse responsabile di quel rumore,
Connor é nell'altra stanza, probabilmente esaminando qualcosa,

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