Misi le ultime cose nella valigia e la chiusi, la portai al piano inferiore dove tutti mi stavano aspettando.
Andammo in macchina e partimmo.
Stavamo ritornando a casa, quelle tre settimane erano volate.
Ritornare alla solita monotonia.
Ripensai a quello che era successo con Alejandro due settimane prima, avevo pensato tanto a quello che era successo.
Dopo il bacio nessuno ha avuto il coraggio di parlarne, avevamo e stiamo facendo finta di niente, ammetto però che non l'ho rifiutato il bacio, tutt'altro.
Quando saremo ritornati alla nostra vita continueremo ad odiarci, come abbiamo sempre fatto.
Un po' mi dispiaceva, infondo non era così male come ragazzo, forse l'ho giudicato troppo presto.
Solo ora mi accorsi che stavano scendendo tutti dalla macchina, eravamo arrivati in aeroporto.
Dopo le solite stronzate che bisognava fare prima di imbarcarci dovevamo ancora aspettare 40 minuti.
Decisi così di andare in un bar accanto per mangiare qualcosa, lo riferii ai miei e andai.
'Non riesco a non fare finta di niente' trasalì sul posto, Alejandro si trovava accanto a me e non lo avevo nemmeno sentito o visto.
'Nemmeno io' dissi guardando tutto tranne che lui.
'Bisognerà affrontare l'argomento una volta per tutte no?' chiese lui guardando la vetrina di un negozio davanti al bar.
'Alejandro, io e te ci siamo sempre odiati, cos'è cambiato ora? Niente. Non è cambiato assolutamente niente' dissi, però sembrava che volevo convincere più me che lui, ero arrabbiata con me stessa, forse perché non riuscivo ad ammetterlo che provavo un certo interesse per lui.
Alejandro abbassò la testa e se ne andò.
Stupida! Stupida! Stupida! mi rimproverai da sola.
Appena torneremo a casa gli parlerò e gli chiederò scusa.
Forse non è vero che non è cambiato nulla, sono cambiate tante cose in queste tre settimane, e la prima cosa il pensiero negativo su Alejandro.