La stazione visita dall'alto poteva sembrare uno sciame di api.
Centinaia di studenti andavano avanti e indietro cercando gli amici o i bagagli."Primo anno! Primo anno da questa parte!" urlava Hagrid.
"Noi dovremmo seguire quello là?!" esclamò stupita una voce che però riconobbi subito, "Non lo merita neanche di stare vicino a noi."
"Hai ragione" cominciai, voltandomi verso il biondino, "Persone come te non meritano di stare con nessuno" dissi per poi rigirarmi e allontanarmi.
"Oh, aiuto, ha parlato la Sanguemarcio che aiuta gli elfi."Non lo badai e mi incamminai verso la sponda del lago dove si trovano delle barche e Hagrid.
"Ma sai chi è lui?" mi domandò Martha.
"Un marmocchio viziato?"
"Quello è Draco Malfoy. Suo padre ha lavorato per Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato."
"Sarà, ma è comunque un marmocchio viziato."A distoglierci dalla nostra conversazione fu l'omone che disse: "Fate attenzione a non cadere in acqua. Non vorrete mica entrare a Hogwarts per la prima volta bagnati come dei pulcini?"
Dopo qualche minuto di navigazione, un coro di oh si era levato dalle barche.
L'enorme sagoma di un castello si stagliava davanti a noi.
Era proprio come lo descrivevano nei libri, ma vederlo dal vivo era molto meglio.
Ti faceva restare senza fiato.
Ero talmente incantata che se Alexandra non mi avesse abbassato, avrei sbattuto la testa."Ecco qua gli allievi del primo anno, professoressa McGranitt."
"Grazie Hagrid, da qui in avanti gli accompagno io" rispose la strega che si trova sulla soglia, accompagnandoci in una saletta vuota."Benvenuti ad Hogwarts" disse la professoressa McGranitt, "Dunque, fra qualche minuto varcherete questa soglia e vi unirete ai vostri compagni, ma prima che prendiate posto verrete smistati nelle vostre case, che sono: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete qui, la vostra casa sarà la vostra famiglia: i trionfi che otterrete le faranno guadagnare punti e ogni violazione delle regole le farà perdere punti. Al fine dell'anno, alla casa con più punti verrà assegnata la Coppa delle Case!" e con questo aprì le porte che davano sulla Sala Grande.
La cosa che attirò la mia attenzione fu il soffitto che sembrava non esserci. Sapevo che era un incantesimo ma questo non lo rendeva meno spettacolare.
Quattro lunghi tavoli si trovano al centro della sala e un quinto, il tavolo degli insegnanti, era posto orizzontalmente rispetto agli altri.
In quel momento si alzò il preside che disse: "Desidero dare a voi tutti alcuni annunci di inizio anno. Il primo anno prenda nota... l'accesso alla foresta è severamente proibito a tutti gli studenti. Inoltre il nostro guardiano, il signor Gazza, mi ha chiesto di rammentarvi che la parte destra del corridoio del terzo piano è zona preclusa a tutti coloro che non desiderano fare una fine molto dolorosa. Grazie."Fra i tavoli degli studenti e quello degli insegnanti si trovava uno sgabello con sopra un cappello e visto che tutti lo fissavano, lo fissai anche io.
Fu in quel momento che una piega si mosse e il cappello cominciò a cantare:Forse Pensate che non sono bello
ma giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronta gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mano sicure
Perché io sono un cappello parlante!Finita la canzone la professoressa McGranitt esclamò: "Quando vi chiamerò, sedetevi sullo sgabello e indossate il cappello per essere smistati. Abbot, Hanna"
Una ragazzina con due codini si fece avanti e si mise il cappello in testa.
"Tassorosso!" urlò quest'ultimo e il tavolo alla nostra destra cominciò ad applaudire.Non prestai molta attenzione allo smistamento finché non venni chiamata.
"Elladaniell, Aldëa!" al mio ne alcune persone ridacchiarono, tra cui il biondino.Mi feci avanti e, dopo essermi seduta, mi infilai il cappello in testa. Subito il copricapo cominciò a parlare.
"Uhm... vediamo un po' cosa abbiamo qui... curioso, curioso. Non sarà facile trovare la casa giusta per te."
"Perché?"
"Perché hai le qualità per appartenere a tutte e quattro. Potresti essere una grifondoro, il fegato non ti manca di sicuro considerando ciò che hai fatto stamani.
Potresti essere una serpeverde, sei ambiziosa e furba.
"Potresti essere anche una tassorosso considerando che vuoi molto bene alle persone che conosci e lavori sodo.
"E potresti essere una corvonero visto che hai un buon cervello e più anni degli altri alle spalle, che ti fanno più saggia e più informata sulla vita."
"Vedo che pur di capire in che casa mettere una persona non ti fai scrupoli per frugare nella sua mente.
"E comunque quello di stamani non era coraggioso, anzi era una cosa stupida e da vigliacchi perché se non avessi chiamato Glordindel sarei morta, ma avendolo chiamato, sarebbe stato un duello impari.
Mentre riguardo all'ambiziosità e alla furbizia, in molti lo sono, chi più e chi meno.
"Lavoro sodo e voglio bene ai miei familiari e ai miei amici, ma se fossero solo queste le doti di un tassorosso, allora credo che sarebbe la casa più numerosa di tutte.
"E si, sono molto più vecchia degli altri. Comunque non credo che tu usi questo criterio basato su stereotipi per smistare le persone."
"Infatti non faccio così, ho detto così per confermare la tua casa visto che ero indeciso fra tassorosso e...""CORVONERO!" urlò il cappello mentre il tavolo della mia nuova casa scoppiava in un applauso.
Dopo fu il turno Martha che però venne smistata in tassorosso, e di Giulia che finì anche lei in corvonero e si sedette accanto a me così ne approfittai per chiederle: "Quanto sono stata con il cappello in testa?"
"Cinque minuti, poco più."Stavamo parlando quando la sala si fece silenziosa. Un ragazzo con degli occhiali tondi e una cicatrice a forma di saetta si sedette sullo sgabello e dopo un minuto il cappello urlò: "Grifondoro!"
Tornai parlare finché la professoressa non chiamò: "Zeller, Alexandra!" per poi arrotolare la pergamena con i nomi.
Due minuti dopo la mia amica era seduta di fronte a me e il preside cominciava un discorso.
"Benvenuti al nuovo anno scolastico di Hogwarts! Prima di dare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Grazie."~
Salve a tutti. Mi scuso per il ritardo ma spero che questo capitolo vi piaccia.Comunque, 350 visualizzazioni e 60 voti?!
WOW! Grazie ❤
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UNA NOLDOR A HOGWARTS
Fiksi PenggemarCosa succederebbe se un'elfa, figlia di Elladan, ricevesse la sua lettera per Hogwarts? ~IN PAUSA~ Non possiedo né Harry Potter né Il Signore Degli Anelli. Questa fanfiction non ha scopo di lucro.