Capitolo 4

4 0 0
                                    

Un signore con il cappello entra nella stanza. È piuttosto giovane, un ragazzo a dire la veritá: ha più o meno 20 anni, ma va già a lavorare. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi, quasi bianchi. Perfino i miei amici dei giardinetti sembrano brutti in confronto a lui. Ha un tatuaggio sul braccio, che sembra aprirglielo: mi fa un po' impressione, ma lui è carino.
Io non lo guardo e lui non guarda me. Solo dopo un paio di minuti mi rivolge la parola: "Ciao Allison"
Non gli rispondo perchè non lo conosco e la Moci mi diceva sempre di non parlare con gli sconosciuti.
Si siede accanto a me: "Mi chiamo William, sono qui per le ombre".
Lo guardo stranita. Le vede pure lui?
"Raccontami cosa succede. Magari posso aiutarti"
"Quando vado a nanna arrivano delle ombre." gli spiego continuando ad impilare mattoncini colorati "Credevo fosse uno scherzo della Moci, ma prima mi ha guardato cattiva. Una sembra un angelo luminoso, ma poi fuma quando si arrabbia, prima di andare via, e diventa nero, come le altre ombre. E poi c'è il re, si chiama...non mi ricordo come si chiama. E ha una forma strana, ha le cornina da diavolo. Lui gioca con me e non mi guarda mai cattivo come la Moci. Ma poi quando mi addormento e l'ombra bella ha finito la sigaretta se ne vanno, ma lasciano la puzza di fumo e mamma si arrabbia sempre!"
William mi da un bacio sulla guancia e mi prende in braccio. Trasmette un calore strano, una sorta di familiarità. Mi sembra di averlo già visto, ma non dalla Moci, quindi mi sa che mi sbaglio.
"Mi chiamo Hell di cognome, sai? E anche io quando avevo la tua età avevo una mamma che mi guardava sempre cattiva. E avevo anche un papà, un papà che mi guardava cattivo pure lui e non mi ascoltava mai. Mi faceva male"
"Oh, mi dispiace molto" gli dico e gli dò un bacino sulla guancia. Mi sento a mio agio con lui.
"Non ti devi dispiacere. La vita è così. Ascolta" dice avvicinandosi al mio orecchio "credo che ti faranno prendere delle medicine. Per non vedere le ombre. Tu non prenderle ok? Nasconditele nella tasca e poi buttale nel water quando vai in bagno. Io ti vengo a trovare di nuovo va bene?"
Mi sembrava di essere di nuovo con qualcuno della mia famiglia, con un fratello, per dire. Ma lui era diverso da me, tanto. Quindi non era mio fratello, ma mi gira di definirlo così.
"Promesso?"
"Promesso piccina."

Shadows: un'infanzia rubataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora