-13 gennaio,'44
Sono passati dei giorni e sto incominciando ad abituarmi a questa nuova vita,
lavoro nel mio ufficio tutte le mattine per poi fare un turno di due ore dopo pranzo.Mikkel,il mio segretario è un uomo molto intelligente,ha frequentato scuole private ,per poi laurearsi con il massimo dei voti;
anche se rimane un comune nazista,dovrò pur parlarci e farmi credere come una persona pari a lui.Oggi mentre stavo sfogliando alcuni archivi, Mikkel è entrato nel mio studio con aria esuberante chiedendomi:
"Signore,il tenente Schlling e alcuni suoi amici vorrebbero sapere se questa sera lei vorrebbe raggiungerli presso il Piotrowski."Appena mandato giù un sorso di whisky gli ho fatto un cenno con la mano ed è uscito chiudendo la porta.
Non avrei potuto rifiutare l'offerta.
D'altronde non ho ancora avuto la possibilità di visitare la città.
21:45
Sono appena arrivato davanti al Piotrowski.
Dall'esterno sembra una locanda parecchio malandata,anzi potrebbe essere anche un bordello,visto che i tedeschi vanno in cerca di questo tipo di intrattenimento nel tempo libero.Ho indosso l'uniforme,e appena varco la soglia dell'entrata mi accorgo di essere circondato esclusivamente da giovani soldati ed anche più anziani,che ridono,bevono,fumano e chiacchierano creando un enorme fracasso che ormai si è diffuso in tutto il locale.
Credevo ci fossero delle donne ma non ne scorgo nemmeno una.
Non che mi interessi più di tanto,non mi reputo un uomo dipendente dal sesso o altro,
almeno non mi è ancora capitato di trovare la persona giusta.Lontano noto un uomo che si alza e che apre le braccia:
"Henryk!C'è Henryk!"
Si rivolge agli altri.È il tenente Schlling."Vieni amico mio!"
Scoppia in una risata del tutto forzata.
Credo che abbia assunto una grande quantità di alcol ma anche qualcosina di più,sembrerebbe "neve"(cocaina)
dato che al giorno d'oggi è diventata una vera e propria moda.
A me bastano solo whisky e sigarette.
Mi siedo al tavolo,appoggiando il cappotto sulla spalliera della sedia in legno.
Il cappello raggiunge tutti gli altri che sono sulla tavola,piena anche di bicchieri sbavati e tracce di polverina bianca.Saluto tutti con una stretta di mano.
I tre uomini,i nomi dei quali non sono ancora riuscito a capire dato il continuo chiasso,incominciano a lamentarsi per il ritardo di una cantante,che sembrerebbe abbastanza famosa qui,in Polonia.
Ascoltando conversazioni altrui,riesco a capire quello che sta succedendo.
Pare che la cantante non venga per dei problemi scontrati durante il viaggio.Pensavo avessimo solo bevuto qualcosa in un posto calmo e rilassante,ma purtroppo non è stato così.
Allora decido di accendere una sigaretta e accavallando le gambe,
cerco di ignorare tutto e tutti isolandomi,da quelli che per me sono problemi inutili.Il tutto termina quando sento la voce del tenente aumentare:
"Allora!Dov'è?!Hey tu!Qui!"
Ancora fuori di se,egli indica un uomo che fino ad ora ha pulito il bancone con uno straccio umido.
L'uomo impaurito si avvicina e abbassa lo sguardo.
"Mi dica,signore.""Ma insomma dov'è lei?!"
"Signore perdonatemi,ma a quanto pare la signora Rena non è riuscita a raggiungerci questa sera."
"Ed ora?Che si fa?"
Si alza barcollando."Signore,per fortuna c'è il figlio del proprietario che stasera,canterà qualcosa."
Il tenente si risiede con aria curiosa.
Uno dei suoi amici appoggia un gomito sulla tavola:
"Ma chi è?Quel ragazzino,Andrej giusto?E che vuoi che canti!"
Anche lui comincia a ridere in modo piuttosto beffardo,accompagnato dagli altri.Non mi sento per niente a mio agio,in mezzo a questi uomini del tutto bacchettoni e che disprezzano tutto quello che non sia di loro gradimento.
Il cameriere senza aprire bocca ritorna al bancone.
Perché ridere in faccia ad un pover uomo che cerca solo di essere gentile?Bastardi.
Una luce bianca si posiziona al centro del piccolo palco a circa quattro metri da me,alla sinistra del nostro tavolo.
Accendo un'altra sigaretta.Un uomo compare:
"Buonasera signori,come vi è stato già riferito,stasera è stato annullato lo spettacolo.Mio figlio ha voluto approfittare per cantare qualcosa in onore della nostra Rena Rolska.Buona serata a tutti.
Sieg Heil(saluto nazista)!"Un applauso.
Dei fischi.
Silenzio.
Il mio cuore si ferma e la cenere della sigaretta cade nel bicchiere appena riempito.
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- 𝘼𝙣𝙙𝙧𝙚𝙟 -
RomanceTrama -10 gennaio 1944 Löcknitz,Germania Henryk Kowalski,nominato da poco Gauleiter (capo di una nazione locale del Partito Nazista),viene mandato a Danzica,Polonia,per sorvegliare ed essere a capo del Reichsgau Danzig-Westpreußen (Danzica-Prussia...